Il 7 ottobre saliranno sul palco tre dei più grandi artisti del Sud della Penisola. Due napoletani, Eugenio Bennato e Peppe Servillo e un siciliano, Mario Incudine.
Insieme ripercorreranno le tappe fondamentali della tradizione musicale del Mezzogiorno nello spettacolo GRANDE SUD
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CHI SONO I TRE ARTISTI DI GRANDE SUD?
Eugenio Bennato
Laureato in fisica con una tesi sulle alte energie, fonda insieme a Carlo D’Angiò la Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e Musicanova (1976).
Compone colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico: L’eredità della priora (1980), sceneggiato televisivo tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Alianello; Domani si balla (1982), con Maurizio Nichetti e Mariangela Melato; Don Chisciotte-frammenti di un discorso teatrale (1982), di Maurizio Scaparro, A sud di Mozart per l’Aterballetto di Reggio Emilia; La stanza dello scirocco, (Nastro d’Argento 1999 per la miglior colonna sonora); Totò Sapore, cartone animato per la Medusa Cinematografica, in collaborazione col fratello Edoardo (2003).
Nel 1998 fonda il movimento Taranta power in cui chiama a raccolta i grandi maestri della musica etnica delle varie regioni del sud: dopo lo storico esordio nella piazza centrale di Lecce, dove appaiono per la prima volta insieme I cantori di Carpino, Matteo Salvatore, Antonio Infantino, i gruppi salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo storico calabrese Phaleg, i solisti della Tarantella di Montemarano, viene concepito un tour che si rivolge al pubblico alternativo dei centri sociali del nord, dalla Flog di Firenze al Leoncavallo di Milano, il Pedro di Padova, il Livello 57 di Bologna e Il Faro a Roma.
Il movimento, che conquista immediatamente decine di migliaia di giovani, parte dalla pubblicazione di due LP diventati storici, Lezioni di tarantella e La tarantella del Gargano, e vede i grandi maestri depositari dello stile popolare per la prima volta in una sala discografica professionale.
Contemporaneamente esce l’album omonimo Taranta power, che contiene brani scritti da Eugenio sul ritmo di taranta rispettoso dello stile popolare.
Nel 2000 fonda a Bologna, con la collaborazione di Silvia Coarelli e Maristella Martella, la Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo, prima scuola in Italia con lo scopo di recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del Sud.
E da quel momento la taranta cessa di essere un oggetto nascosto e diviene un ballo etnico che si manifesta in tutta Italia e anche all’estero, arrivando per la prima volta nei grandi festival internazionali della World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta Power a numerose edizioni (Melbourne e Singapore, 2001; Londra, 2002).
Eugenio con la sua band tiene concerti in tutto il mondo: Europa, Canada, Stati Uniti, Venezuela, Chile, Argentina, Brasile, Marocco Algeria, Tunisia, Egitto, Turchia, Siria, Filippine, Corea, Tailandia, Angola, Mozambico, Australia.
Nel 2000 assume da fondatore la direzione artistica del Carpino folk Festival in Puglia, e in Calabria del festival Tarantella Power, diretto insieme ai musicisti calabresi dell’associazione Arpa.
Nel 2002 esce l’album Che il Mediterraneo sia. Sul ritmo di taranta, nel brano che dà il titolo all’album, risuona per la prima volta la vocalità della lingua araba grazie all’apporto di artisti extracomunitari presenti ora nel nostro paese e individuati da Eugenio in un sodalizio di integrazione che continua ancora oggi.
Che il Mediterraneo sia viene scelta da RaiUno come sigla del programma Shukran sui nuovi migranti, ed è tuttora sigla di LineaBlu.
Nel 2007 esce l’album dal titolo Sponda sud, interamente composto da brani inediti. La canzone che dà il titolo all’album viene scritta e registrata ad Addis Abeba, con la partecipazione di un coro di voci bianche composto dai bambini di una scuola elementare della capitale.
Nel 2008 Eugenio Bennato accetta l’invito del Festival di Sanremo e vi partecipa con il brano Grande Sud, interpretato insieme alla straordinaria voce di Pietra Montecorvino. In quella occasione per la prima volta alla platea sanremese e televisiva viene offerta la sonorità della chitarra battente.
Nel 2009 per raccontare la genesi di Brigante se more, che nel frattempo è diventato un vero inno di tutte le manifestazioni dissidenti del Sud e del Nord Italia, scrive per la Coniglio Editore un libro dall’omonimo titolo.
Per l’editore Rubbettino nel 2012 pubblica Ninco Nanco deve morire – Viaggio nella storia e nella musica del Sud.
Nel 2011, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, scrive dieci ballate raccolte nell’album dal titolo Questione meridionale.
Nello stesso anno Eugenio Bennato scrive una “Suite per orchestra e voci popolari” eseguita dall’orchestra e coro del Teatro San Carlo diretta da Julian Kovatchev.
Ancora il San Carlo di Napoli gli commissiona la composizione dell’opera dal titolo L’amore muove la luna che viene rappresentata, in più repliche, nello stesso prestigioso teatro.
Numerosi sono i suoi live in giro per il mondo, da ambasciatore dei valori del Mediterraneo.
Da che sud è sud esce nel 2017. Ne fa seguito un tour teatrale in tutt’Italia e sei prestigiose date nelle maggiori capitali nordafricane: Rabat, Cairo, Tunisi, Algeri, Orano, Tangeri. Il concerto al Teatro dell’Opera del Cairo è la prima apparizione di un musicista italiano dopo il tragico caso Regeni. Mona Elshazly, conduttrice della trasmissione più importante del mondo arabo, lo invita in diretta per uno special che sottolinea il suo ruolo di voce della pace e del rispetto delle diversità.
Sempre nel 2017 scrive Qualcuno sulla terra – canzoni inedite sulla natività, un corale a sei voci e con la partecipazione di Pietra Montecorvino e delle Voci del Sud, rappresentato in varie chiese in occasioni delle festività religiose.
Nel 2018 il Parlamento Europeo lo invita a Bruxelles per un concerto in occasione della giornata dedicata ai diritti umani.
Il 1° dicembre 2018 Eugenio Bennato festeggia i vent’anni di Taranta Power con un grande festival in piazza del Plebiscito, a Napoli. Sul palco i grandi maestri della Taranta e tre voci femminili del Sud a reinterpretare brani di musica popolare: Arisa, Dolcenera, Pietra Montecorvino.
Nel marzo 2020 Qualcuno sulla terra diviene un disco pubblicato dalla label Sponda Sud. In questa occasione, con Le Voci del Sud, incide anche A Sud di Mozart, suite in tre atti scritta in passato a quattro mani con Carlo D’Angiò.
Mario Incudine
Cantautore, attore, regista, musicista e autore di colonne sonore, Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Collabora fattivamente con Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con Artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso).
Ha diretto per quattro anni il festival “Narrazioni d’amore” alla mediateca comunale LacasadiGiufà del comune di Enna e tre edizioni del Termini Folk Festival di Termini Imerese (Palermo).
È stato direttore artistico del progetto “Volare liberi”, sostenuto dalla Regione Sicilia e da Rai Trade per combattere la dispersione scolastica nel quartiere Settefarine di Gela (Caltanissetta).
Dal 2014 al 2019 è stato direttore artistico del Teatro Garibaldi di Enna.
Accanto a Moni Ovadia, è stato condirettore artistico del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta dal 2016 al 2018 e dei teatri Impero e Sollima di Marsala (Trapani) nel 2016 e nel 2017.
Attualmente è direttore artistico del teatro Casalaina di Novara di Sicilia (Messina) e della Sala Sciascia di Chiaramonte Gulfi (Ragusa).
Cura la prima edizione dell’Antillo Folk Festival in programma nel luglio 2019 ad Antillo (Messina).
Nel 2018 e nel 2019 è nominato direttore artistico degli eventi musicali del Salina Doc Festival ideato e diretto da Giovanna Taviani.
Insegna canto e recitazione all’Accademia nazionale del Dramma antico di Siracusa e all’International Theatre Center di Comiso.
Per tre anni ha insegnato canto e musica alla scuola d’arte drammatica “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania.
Come educatore musicale collabora da oltre dieci anni con gli studenti e i docenti dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Vittoria (Ragusa) per il quale ha portato avanti diversi progetti teatrali e musicali.
Ha condotto progetti educativi musicali all’interno della casa circondariale di Enna e di Girare (Catania).
In qualità di cantante e musicista fa parte stabilmente dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma diretta da Ambrogio Sparagna.
È il direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea, una formazione di 18 musicisti provenienti da tutte le aree del Maghreb, che ha debuttato nel 2008 al Teatro di Verdura di Palermo ospitando il suonatore asturiano di gaita midi Hevia e la cantante tunisina Zorha Lajnef.
È direttore della SeteLuasOrkestra, produzione speciale del Festival Sete Sois Sete Luas presieduto dai premi nobel Dario Fo e Josè Saramago, di cui è anche coordinatore artistico per la Sicilia.
Con la sua band è stato protagonista di numerosi festival di world music in Italia, Europa e Marocco, Algeria, Tunisia, Messico, Turchia, Bulgaria, Capo Verde, Canada, Cina e Stati Uniti. Ha preso parte all’Umbria Jazz, al Negro Festival, al Kaulonia tarantella festival diretto da Eugenio Bennato, alla Notte della Taranta e Claudio Baglioni lo ha voluto ospite nel suo prestigioso festival “’O scià” a Lampedusa insieme con i più grandi artisti italiani e internazionali. Ha anche partecipato al Festival Verdi esibendosi al Teatro Regio di Parma con uno spettacolo ispirato ai Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, riarrangiati in chiave folk e tradotti in siciliano.
Ha suonato, cantato e condiviso il palco, tra gli altri con Cristina Donà, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede, Marco Zurzolo, Laura Mollica, Carlo Rizzo, Vlado Kreslin, Lino Straulino, Edoardo De Angelis, Coro della Sosat, Mimmo Epifani e Acquaragia Drom.
Nel 2010 ha preso parte al Festival di Sanremo, cantando accanto a Nino D’Angelo e interpretando, nella serata dedicata ai duetti, alcune parti del brano “Jammo Jà” in lingua siciliana sotto la direzione di Ambrogio Sparagna e assieme alle voci dell’Orchestra Popolare Italiana da lui diretta.
Al Teatro Massimo di Palermo ha accompagnato con bouzouky e voce Antonella Ruggiero nel concerto “Summertime… Ninne nanne dal mondo”, firmando gli arrangiamenti assieme a Marco Betta, Giovanni D’aquila e Valter Sivilotti.
Come cantante, attore e compositore, è stato protagonista di diverse edizioni del Festino di Santa Rosalia di Palermo, collaborando con Davide Rampello, Mario Saroglia, Daniel Ezralow, Flavio Bucci, Gigi Burruano, Mariano Rigillo e Remo Girone. È stato direttore musicale del 390° Festino di Santa Rosalia per la regia di Monica Maimone per il quale ha portato in scena il progetto originale “Le vie dei canti”.
La rivista World Music Magazine ha pubblicato il suo primo cd, Terra, e inserito nella prestigiosa collana musicale Tribù italiche Sicilia il suo brano, Viddaniska, grazie al quale è stato definito da Pietro Carfì “il futuro della musica popolare siciliana” (Carfì in http://www.worldmusiconline.it/sommario.php?n=76).
Più di 8.000 sono state le copie vendute del suo secondo cd, Abballalaluna, prodotto da Teatro del Sole e distribuito dall’Egea Music. La sua versione di Bocca di Rosa di De Andrè, tradotta dallo stesso Incudine in lingua siciliana come Vuccuzza di ciuri, è stata inserita nella compilation “Canti Randagi” prodotta dalla Fondazione De Andrè e distribuita dalla Universal. Vincitore del decimo Festival della canzone siciliana e Premio della critica all’undicesimo festival della canzone siciliana, nel cd Anime Migranti ha trattato il tema della migrazione con poetica e impegno sociale, avvalendosi della collaborazione di artisti come Salvatore Bonafede, Mario Venuti, Alessandro Haber, Nino Frassica e Faisal Taher.
Ha pubblicato per Finisterre Beddu Garibbardi, un cd interamente dedicato ai canti risorgimentali siciliani e alla figura di Garibaldi per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il lavoro è stato presentato a Roma durante la Notte Tricolore alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il suo album, Italia tàlìa, distribuito da Universal, si è piazzato al secondo posto al Premio Tenco nella sezione Targa Tenco 2012 – “Album in dialetto” ed è stato segnalato tra i migliori album italiani del 2012 vincendo il premio “Città di Loano” come migliore disco dell’anno. Il videoclip del brano Duedinotte è stato girato sui mosaici della Villa romana del Casale di Piazza Armerina (Enna).
Del 2018 è la sua raccolta di canti d’amore D’acqua e di rosi che contiene tre inediti e che dà il nome al tour attualmente in atto nei teatri e nelle piazze d’Italia.
È in uscita nel giugno 2019 il suo nuovo progetto musicale, La bella poesia, prodotto con Ambrogio Sparagna.
È stato uno dei protagonisti di “On the road 2015”, il programma condotto da Joe Bastianich in onda su Sky Arte dedicato alle figure più interessanti del folk italiano.
Nel 2013 ha aperto i concerti dell’Apriti Sesamo Live di Franco Battiato.
Il primo maggio 2015 è stato tra i protagonisti del Concertone di piazza San Giovanni a Roma condividendo il palco con Mario Venuti.
Nel 2018 Biagio Antonacci lo vuole accanto a se per duettare nel brano Mio Fratello, singolo del disco Dediche e manie, Assieme allo stesso Antonacci e ai fratelli Rosario e Beppe Fiorello è tra i protagonisti del videoclip del brano per la regia di Gabriele Muccino. Prende parte al tour di Antonacci in tutti i palasport di Italia e si esibisce all’Arena di Verona in occasione dei Wind music awards, della festa di RTL Power HIS estate e in piazza Duomo a Milano per la serata finale di Radio Italia Live.
Per Puglia Sound e per il festival Borgo in festa di Borgagne in Salento ha scritto e messo in scena il progetto originale Mediterrante con la partecipazione di Kaballà e Faisal Taher.
Nel 2019 nasce Grande Sud, progetto musicale live che vede protagonisti assieme Mario Incudiner, Peppe Servillo ed Eugenio Bennato.
Andrea Camilleri lo ha voluto accanto a sé nello spettacolo Cannibardo e la Sicilia prodotto dal Teatro Stabile di Catania per la regia di Giuseppe Dipasquale, con Massimo Ghini, debuttando al Teatro Romano di Spoleto per il Festival dei due mondi nel 2011.
Sempre nel 2011 ha recitato, scritto e interpretato le musiche originali dello spettacolo Curri l’aria, di Rocco Lombardo ed Elisa Di Dio, storia che narra l’epopea garibaldina in Sicilia.
Come attore e cantante è andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele di Messina con lo spettacolo La guerra di Giovanni Marangoni, sulla prima guerra mondiale, accanto a Mirella Mastronardi e debutta a Marcinelle, in Belgio, con lo spettacolo 262 vestiti appesi, di cui è attore e compositore della colonna sonora originale e che lo porta in tournée in Italia e in Belgio.
Nel 2015 è andato in scena come attore accanto ad Antonio Alveario nello spettacolo L’Assunzione di Laura Giacobbe.
Si è esibito al Teatro antico di Taormina durante la serata conclusiva del Taormina Film Fest 2011, accanto a Donatella Finocchiaro.
Assieme a Valter Sivilotti ha composto le musiche originali del balletto La Taranta della luna nuova, prodotto da Paola Catalani per la compagnia Balletto90 di Roma per le coreografie di Walter Matteini che ha debuttato a Villa Panphili a Roma il 14 luglio 2011, com repliche anche all’interno del Mittelfest a Cividale del Friuli. Con questa opera ha vinto il Premio Anita Bucchi come migliore musica originale della stagione coreutica 2011/2012.
Insieme con Tony Canto e Kaballà è stato autore e interprete dello spettacolo Malarazza. Omaggio alla Sicilia di Domenico Modugno, con il quale sé esibito in diversi teatri italiani registrando sempre tutto esaurito.
Nel 2015 Moni Ovadia lo ha voluto accanto a sé come regista collaboratore e autore delle musiche originali eseguite dal vivo, nella tragedia Le Supplici di Eschilo, andata in scena al Teatro Greco di Siracusa per il ciclo di rappresentazioni classiche dall’Inda.
Sempre con Ovadia e l’attrice Annalisa Canfora, scrive, dirige e interpreta lo spettacolo Anime migranti, riflessione in musica e recitazione sulla migrazione di ieri e di oggi.
Mette in scena come regista, attore e autore delle musiche gli spettacoli Il dolore pazzo dell’amore, I baci sono definitivi e Il diavolo di sant’Antonio di Pietrangelo Buttafuoco. Sempre con lui nel 2018 porta in scena a Ostuni (Brindisi) Passione. Opera paese, una rilettura della passione, morte e resurrezione di Cristo che ha coinvolto centinaia di persone.
Nel 2016 debutta a Spoleto come attore e autore delle musiche con lo spettacolo Il Casellante di Andrea Camilleri con Moni Ovadia, per la regia di Giuseppe Di Pasquale, e per due anni si esibisce in tournée in tutti i più grandi teatri italiani.
Dal 2017 recita e canta da assoluto protagonista in scena nello spettacolo Mimì. Da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno, scritto da Sabrina Petix e diretto da Giuseppe Cutino e Moni Ovadia, attualmente in tournée nei teatri italiani.
Nel 2018 per il teatro Biondo di Palermo mette in scena come protagonista, regista e autore delle musiche lo spettacolo Liolà, al fianco di Moni Ovadia.
Nel 2019 per il Teatro Nuovo di Milano interpreta il ruolo del rivoluzionario Percik nel musical Il violinista sul tetto, diretto da Moni Ovadia.
Diretto da Sergio Maifredi, porta in scena nei teatri antichi della Liguria, Il Ciclope, una personale rilettura del Ciclope omerico, e scrive due opere originali corali per il Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto: Un canto mediterraneo e Il canto di Nessuno, spettacoli andati in scena anche al Teatro antico di Taormina e al Teatro greco-romano di Catania. Il suo spettacolo Odissea. Un canto mediterraneo, con la partecipazione di Peppe Servillo, nel marzo 2019 ha registrato grandi successi al Teatro della Corte di Genova.
Nel 2019 ha debuttato a Matera (Capitale della Cultura) con Anime di cartone, spettacolo di cui cura la regia, le musiche e l’interpretazione, con musiche dal vivo eseguite dalla sua band e dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Valter Sivilotti.
Sua è la colonna sonora del documentario Le donne e il vino della regista Giulia Cardia.
I brani sull’unità d’Italia da lui composti sono stati inseriti dal regista Gianfranco Pannone nella colonna sonora del docufilm Ma che Storia, prodotto dall’istituto Luce e uscito in allegato al Corriere della Sera.
Ha composto le colonne sonore degli spettacoli Fuori luogo con Barbara Tabita e Filippo Luna, il Cosmorama con Giacomo Civiletti e Giorgio Li Bassi e Sotto un velo di sabbia Con Alessandro Haber e Caterina De Regibus, tutte per la regia di Sandro Tranchina, Alfio Scuderi e Roberto Salemi.
Per il Teatro Stabile di Catania ha firmato le musiche originali dell’opera La nave delle spose di Lucia Sardo ed Elvira Fusto per la regia di Giuseppe Dipasquale e i costumi di Marella Ferrera; del recital Agata tra cielo e terra, con Valeria Contadino e Miko Magistro; dello spettacolo Foemina Ridens con Guia Jelo per la regia di Giovanni Anfuso; dell’opera L’uomo, la bestia e la virtù, con Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli; dello spettacolo Vento di Tramontana di Gaetano Savatteri, tratto dal romanzo di Carmelo Sardo per la regia di Federico Magnano San Lio con Mimmo Mignemi e Davi Coco, in cui interpreta anche uno dei protagonisti.
Sue sono le musiche dello spettacolo Tre sull’altalena di Luigi Lunari per la regia di Alfio Scuderi, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo.
Nel 2017 ha scritto le musiche originali dello spettacolo teatrale Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi con Lucia Poli e Milena Vukotic per la regia di Geppy Glejeses, spettacolo campione di incassi per le stagioni 2017/2018 e 2018/2019.
Ha composto le musiche dello spettacolo La Signora delle Camelie con Marianella Bargilli e Silvia Siravo per la regia di Matteo Tarasco. Sue sono le musiche dello spettacolo Penelope diretto da Matteo Tarasco, di e con Teresa Timpano.
Per la regia di Alessandro Idonea, ha firmato le musiche degli spettacoli La zia di Carlo, e Sarto per signora e la favola Il principe e il pollo. Per la regia di Paolo Merlini, ha composto le musiche della commedia teatrale Da giovedì a giovedì, con Guia Jelo.
Ha composto la canzone originale Na petra nfunnu ‘o mari assieme a Paolo Vivaldi, per il film I Cantastorie di Gianpaolo Cugno distribuito dalla Walt Disney.
Attualmente lavora per la colonna sonora del film Famosa, opera prima di Alessandra Mortelliti, prodotto da Rai Cinema e Palomar.
Peppe Servillo
Voce degli Avion Travel, teatrante e attore impegnato, Peppe Servillo è un artista completo che sorprende di volta in volta per la capacità di adattarsi alle forme d’espressione più varie. Eclettico e versatile, comico e drammatico, è uno dei volti più interessanti della cultura italiana.
L’esordio in musica
Nato vicino ad Alessandria, Peppe Servillo si trasferisce poco dopo a Caserta, dove coltiva fin da giovane la passione per la musica. La formazione nel campo non avviene nei canali tradizionali delle scuole ma cresce tra le mura di casa; musicista autodidatta dotato di originale talento, riesce a sfondare grazie all’incontro fortunato con alcuni brillanti strumentisti della zona, con i quali forma la Piccola Orchestra Avion Travel (poi chiamata più semplicemente Avion Travel). Siamo agli inizi degli anni Ottanta quando il rock lo travolge e la fortuna del gruppo intraprende la via del successo. Nel 1992 pubblicano il cd “Bellosguardo”, seguito dalla collaborazione con Lilli Greco per un’opera musicale in un atto, “La guerra vista dalla luna” con Fabrizio Bentivoglio, con il quale instaura un importante sodalizio artistico che riprenderà più volte nel corso della sua carriera.
Il festival di Sanremo
Dopo la tournee italiana dello spettacolo, terminata attorno al 1996, esce l’album live “Vivo di canzoni” che inaugura un nuovo viaggio itinerante nelle regioni italiane e in Europa. Decidono poi di partecipare al festival di Sanremo con la canzone “Dormi e sogna”, vincitrice del Premio della critica e della giuria di qualità. Da lì nasce la collaborazione con Peppe Vessicchio con il quale compone “Sogno” interpretata poi da Andrea Bocelli; le collaborazioni continuano sia con artisti italiani (Marisa Monte, Caetano Veloso, Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Paolo Conte) che con personalità di livello internazionale (David Byrne, Ryuichi Sakamoto).
La vittoria a Sanremo e il debutto al cinema
Alla fine degli anni Novanta, gli Avion Travel pubblicano l’album “Cirano”, premessa musicale del ritorno al festival di Sanremo nel 2000, dove presentano la canzone “Sentimento”, un piccolo capolavoro che vince il concorso. Il successo nel campo musicale non ostacola il desiderio di aprirsi ad un altro tipo di esperienze artistiche; nel 1999 passa così alla sceneggiatura del cortometraggio Tipota diretto dall’amico Fabrizio Bentivoglio, al quale partecipa anche come attore al fianco di Valeria Golino. Recita in seguito nel drammatico Domenica (2001) di Wilma Labate, dove interpreta un commissario, in La felicità non costa niente (2003) di Mimmo Calopresti e nella trasposizione cinematografica di Don Chisciotte de la Mancia Quijote (2006) diretta da Mimmo Paladino, dove interpreta il protagonista. Nel frattempo torna a teatro con “La notte di San Donnino”, seguito a breve dalla pubblicazione degli album “Storie d’amore” dove gli Avion Travel cantano brani degli anni Sessanta e “Selezione 1990–2000”.
Lascia perdere, Johnny! e l’omaggio a Modugno
Nel 2007 l’amico Fabrizio Bentivoglio debutta come regista del lungometraggio Lascia perdere, Johnny!, film nel quale interpreta la parte di Gerry Como, a fianco del fratello Toni. Nello stesso anno esce l’album “Danson metropoli – Canzoni di Paolo Conte”, che segna la trasformazione del gruppo, da orchestra a quartetto, composto da Servillo, Fausto Mesolella, Mimì Ciaramella e Vittorio Remino. Tra il 2008 e il 2009 portano a teatro lo spettacolo “Uomini in frac”, in cui eseguono alcune canzoni di Domenico Modugno in occasione dei cinquant’anni della canzone “Nel blu dipinto di blu”.
Ruolo da protagonista per Into Paradiso
Dopo l’uscita dell’album “L’amico magico” (2009), ritorna al mondo della recitazione, dimostrando nuovamente una versatilità prodigiosa. L’occasione gli viene offerta da Paola Randi che lo inserisce nel cast di Into Paradiso (2010), dove duetta con Gianfelice Imparato, nei panni di un politico corrotto, stretto dalla morsa della camorra che lo ricatta senza indulgenza. Nello stesso anno prende parte anche al progetto musicale Passione di John Turturro, omaggio meticoloso alla carica emotiva della canzone napoletana. Segue poi il film tv Mannaggia alla miseria (2010) di Lina Wertmüller, con Gabriella Pession e Sergio Assisi. Nel 2006 viene scelto come protagonista del film artistico di Mimmo Paladino Quijote, nel quale interpreta un affranto e spaesato Don Chisciotte, attraverso la sua disperata ricerca di realtà e verità nel mondo che lo circonda.
Torna poi in un film diretto dai Manetti bros, Paura 3D, nel 2012.
Dal 2005 è il frontman del progetto speciale “Uomini in Frac”. Un concerto-omaggio a Domenico Modugno rivisitato in chiave Jazz. Nel progetto sono coinvolti alcuni dei più grandi jazzisti italiani: Danilo Rea, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Gianluca Petrella, Mauro Negri, Cristiano Calcagnile, Roberto Gatto, Marco Tamburini e vede la partecipazione speciale di Mimmo Epifani e Giovanni Lindo Ferretti.
Nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo, cantando con Enzo Avitabile il brano Il coraggio di ogni giorno.
Nel 2020–2021 partecipa come attore ne Il Commissario Ricciardi con Lino Guanciale e ne I Bastardi di Pizzofalcone, terza stagione.
GRANDE SUD
Grande Sud abbraccia Sicilia e Campania grazie all’estro artistico di Mario Incudine, di Eugenio Bennato e di Peppe Servillo e che affronta il Mare Nostrum mediterraneo, da una sponda all’altra, senza un un’andata o un ritorno.
Grande sud è l’orgoglio di fare musica che parte dal Sud Italia e che vuole affrontare il mondo. Due campani doc come il napoletano Bennato e il casertano Servillo e un siciliano verace come l’ennese Incudine hanno messo in comune repertorio, arte, ed esperienze per cantare l’anima popolare di due popoli mai come ora così vicini.
E se “D’acqua e di rosi” di Incudine rende pop il cuore tarantato del Sud, “L’ultimu vespru” è una romanza in siciliano che è magnificata dalla banda musicale Vincenzo Bellini di Antillo, diretta dal maestro Giuseppe Paratore, presenza eccezionale per l’evento finale dell’Antillo Folk fest. Peppe Servillo sale sul palco per offrire subito un po’ di napoletanità doc con due super-classici come “Canzone appassiunata” e “Core grammatico”.
Incudine e Servillo vanno in campo neutro affrontando insieme lo straziante sentimento di “Amara terra mia”, brano della tradizione musicale abruzzese poi reso un brano culto da Mimmo Modugno.
E se il ritmo travolgente di “Salina” di Incudine ci ricorda che i mari sono stati sempre solcati da gente in cerca di vita vera, gli fa eco Eugenio bennato – affiancato da due fedelissimi, la corista e danzatrice garganica Sonia Totaro e dal chitarrista Ezio Lambiase – con tre perle del suo repertorio come “Ritmo di contrabbando”, “Grande Sud” e soprattutto “E Mediterraneo, sia”, per lui un vero è proprio manifesto politico-culturale della nuova identità mediterranea. (Sicilia Report)
PRENOTA IL TUO POSTO AL CONCERTO!
Il concerto al Porto di Scauri è gratuito. Max 1.000 posti disponibili. Obbligo di Green Pass.
Per prenotare: https://billetto.it/e/eugenio-bennato-mario-incudine-e-peppe-servillo-in-grande-sud-biglietti-568768
Ingresso per i prenotati dalle 18.30 alle 20.00. Dopo le 20.00 i posti non reclamati saranno messi a disposizione.
Nell’ambito della campagna #pantelleriapertutti, i disabili e le loro famiglie che vorranno approfittare del posto in prima fila per tutti gli eventi, dovranno richiedere l’accredito direttamente all’Assessore Francesca Marrucci al numero 331 266 5409.
Per chi avesse problemi a prenotare sul sito di Billetto.it, si metta in contatto con l’Assessorato alla Comunicazione al numero 331 266 5409 o alla mail assessoremarrucci@comunepantelleria.it per assistenza.
Per il trasferimento al Porto di Scauri ci sarà un servizio navette da Pantelleria centro e da Scauri centro, inoltre saranno a disposizione i parcheggi in loco.
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