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Pantelleria, maltempo. Il Sindaco Campo: “Chiederemo lo stato di calamità”

Il Sindaco Vincenzo Campo: “Ci sono danni su tutta l’isola, crolli, smottamenti, allagamenti, strade distrutte: chiederemo lo stato di calamità naturale alla Regione. Un plauso ai volontari che stanno lavorando da ore”

Pantelleria e i suoi abitanti hanno vissuto un vero e proprio incubo sin da ieri sera e per tutta questa notte. In poche ore sono caduti 148 mm di pioggia, in pratica il 30% della pioggia che cade in un anno sull’isola.

 

Si sono regi­stra­ti fra­ne, smot­ta­men­ti, crol­li, alla­ga­men­ti, stra­de distrut­te, inter­ru­zio­ni di ener­gia elet­tri­ca e col­le­ga­men­ti inter­net, addi­rit­tu­ra bar­che affon­da­te su tut­ti gli 84 km² di super­fi­cie e l’unica nota posi­ti­va sino a que­sto momen­to è che non ci sono sta­ti feri­ti, gra­zie alla pru­den­za dei pan­te­schi che già da ieri sono rima­sti chiu­si in casa anche per l’avviso dato dall’Amministrazione Comu­na­le che ha rite­nu­to oppor­tu­no chiu­de­re le scuo­le stamattina.

Le squa­dre di volon­ta­ri, Pro­te­zio­ne Civi­le, Vigi­li Urba­ni, ope­rai del Comu­ne, Mise­ri­cor­dia e Cro­ce Ros­sa sono al lavo­ro per le stra­de per un even­to che non ha pre­ce­den­ti sull’isola. La gal­le­ria dell’aeroporto si è com­ple­ta­men­te alla­ga­ta e la Pro­te­zio­ne Civi­le ha lavo­ra­to con un’idrovora per libe­rar­la fino alle 4 di que­sta mattina.

Si è alla­ga­ta la Chie­sa Madre, dove si sareb­be dovu­to tene­re un fune­ra­le, mol­ti dan­ni alle pro­prie­tà pri­va­te, con imma­gi­ni impres­sio­nan­ti. Sono crol­la­ti can­niz­za­ti, ma la situa­zio­ne più pre­oc­cu­pan­te è senz’altro quel­la che riguar­da i muri e i muret­ti a sec­co, crol­la­ti in tut­to il peri­me­tro dell’isola.

Il Sin­da­co, Vin­cen­zo Cam­po, ha annun­cia­to l’ennesima richie­sta di sta­to di cala­mi­tà natu­ra­le per l’Isola, che quest’anno ave­va già paga­to in ter­mi­ni di vite uma­ne il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co in cor­so, non più di un mese e mez­zo fa:

L’emergenza è estesa a tutto il territorio di Pantelleria. Un evento di tale portata non è mai successo prima, c’erano state in questi anni delle bombe d’acqua, ma mai di questa portata. 

Tut­te le squa­dre di soc­cor­so, che mi pre­me elo­gia­re e rin­gra­zia­re, sono ope­ra­ti­ve sul­le stra­de per cer­ca­re innan­zi tut­to di garan­ti­re la via­bi­li­tà e met­te­re in sicu­rez­za i pas­sag­gi. Rin­gra­zio anche i tan­ti pan­te­schi che si stan­no dan­do da fare per aiu­ta­re, curan­do­si del­le stra­de in cui vivono. 

Pan­tel­le­ria non è pre­pa­ra­ta a que­sto tipo di even­ti. Un’isola che ha sem­pre avu­to penu­ria d’acqua, in cui nei seco­li la flo­ra si è adat­ta­ta a rica­va­re acqua dal­la bri­na e ora, all’improvviso, si ritro­va som­mer­sa e rischia dav­ve­ro di affogare.

Il pro­ble­ma, inol­tre, si pre­sen­te­rà anco­ra quan­do final­men­te tor­ne­rà il sole, per­ché asciu­gan­do­si l’ac­qua potrà cau­sa­re ulte­rio­ri smot­ta­men­ti e cadu­ta di muretti.

Chiederemo anche stavolta al Governo Regionale di dichiarare lo stato di calamità naturale, perché da sola l’isola non può farcela. Ancora aspettiamo risposte sulla richiesta fatta per la tromba d’aria del 10 settembre.

Ci augu­ria­mo che la Regio­ne e il Pre­si­den­te Musu­me­ci si ricor­di vera­men­te di noi e del­le nostre difficoltà.”

 

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