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Riconoscimento svantaggi insularità. Santangelo: opportunità per Pantelleria
02/12/2021DDL per il riconoscimento degli svantaggi dell’insularità: quali opportunità per Pantelleria e per le altre isole minori?
Ce lo spiega il Sen. Cinque Stelle Santangelo, riferendosi anche al DDL Isole Minori ancora bloccato in Parlamento
di Leonardo Ferreri
Abbiamo intervistato il Sen. Vincenzo Santangelo (M5S) all’indomani dell’approvazione del DDL sugli svantaggi dell’insularità. Come può aiutare Pantelleria e le altre isole questo provvedimento? Ce lo ha spiegato il Senatore pentastellato.
Senatore Santangelo, il Senato ha approvato in prima lettura il DDL costituzionale “Riconoscimento svantaggi insularità”. Potrebbe sintetizzarci le modalità la nascita di questa iniziativa legislativa? Sembra che ci sia dietro una iniziativa popolare…
Proprio cos e questo è il valore aggiunto di questo disegno di legge costituzionale. Si tratta del terzo disegno di legge di iniziativa popolare presentato nel corso di questa Legislatura che completa l’iter parlamentare, giungendo fino alla definitiva approvazione. Significa che nella maggior parte dei casi il Parlamento si è mostrato poco attento a questo fondamentale esercizio di democrazia diretta, ignorando le iniziative legislative dei cittadini. Un istituto previsto dalla nostra Costituzione all’articolo 71. Sono quindi particolarmente orgoglioso del fatto che in questo caso il Parlamento si sia mostrato sensibile difronte a questa iniziativa popolare, tenendo soprattutto in considerazione l’importanza del tema di cui si occupa il disegno di legge.
Senatore, quali sono i punti principali e forti che emergono da questo disegno di legge?
Il disegno di legge sancisce un principio chiaro: la condizione di insularità determina uno svantaggio per le comunità isolane, situazione che legittima l’adozione da parte dello Stato di misure specifiche per rendere effettivo il fondamentale principio di parità e uguaglianza per i cittadini che vivono in quei territori. Si stabilisce quindi un presupposto fondamentale all’interno della Costituzione per consentire allo Stato di intervenire con provvedimenti concreti per colmare quel gap infrastrutturale, territoriale, sociale ed economico subito dalle comunità isolane.
In cosa si contraddistingue nel dettaglio e quali i vantaggi a livello del territorio nazionale e nello specifico verso le realtà come la Sicilia la Sardegna e le isole minori italiane?
Le Isole possono essere considerate a tutti gli effetti dei territori svantaggiati sotto diversi punti di vista. In primo luogo, per quanto riguarda gli spostamenti e lo sviluppo infrastrutturale interno, ma anche per quanto attiene ai servizi essenziali costituzionalmente garantiti, la tutela della salute, i servizi di telecomunicazione e tanto altro ancora.
Potrebbe farci in generale qualche semplice esempio di come questo strumento possa aiutare in concreto i territori?
Un esempio specifico è l’istituzione di tratte aeree in continuità territoriale. Ad oggi esiste già questo istituto, ma ritengo necessario che venga potenziato sia dal punto di vista della frequenza del numero dei voli a disposizione che da quello dei costi di viaggio. Inoltre, l’avere introdotto il principio dello svantaggio derivante dall’insularità in Costituzione, legittima lo Stato ad intervenire con ulteriori misure concrete e specifiche per migliorare le condizioni di vita nelle Isole e in questo caso penso anche alle isole minori, comunità che vanno assolutamente valorizzate e che oggi sono a forte rischio di spopolamento. Si dovrebbe intervenire, ad esempio, garantendo presidi sanitari speciali, favorendo la diffusione della banda ultra larga al fine di favorire la stabilizzazione in quei territori degli smartworkers o incentivando l’economia e la mobilità sostenibili.
Quale vuoto normativo questo DDL va a coprire?
In origine, l’articolo 119 della nostra Costituzione conteneva un espresso riferimento al Mezzogiorno e alle Isole cui potevano essere assegnate per legge contributi speciali. Un principio che però è stato cancellato nel 2001 a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione. Il disegno di legge approvato colma proprio questo vuoto: adesso gli interventi normativi specifici e diretti alle Isole saranno giustificati e incentivati da una norma di rango costituzionale.
Quali forze politiche, a suo parere, hanno sposato la causa senza evidenti opposizioni?
La proposta è stata votata all’unanimità e mi auguro avvenga lo stesso anche nell’altro ramo del Parlamento per giungere presto alla definitiva approvazione di questa legge.
Ritiene personalmente che questo DDL possa sostenere una nuova visione di vantaggio dei nostri territori?
Certamente, serviranno però interventi legislativi concreti. Intanto puntiamo alla rapida approvazione di questa modifica costituzionale. A quel punto potremo pretendere con maggiore decisione misure speciali a tutela degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità.
Quali saranno i passaggi successivi?
Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, è soggetto alla procedura aggravata prevista dall’articolo 138 della Costituzione. Adesso sarà quindi necessaria un’approvazione della Camera dei Deputati e successivamente si svolgerà una seconda deliberazione di entrambe le Camere che potrà avvenire a distanza non minore di 3 mesi dalla prima. Servirà il voto della maggioranza assoluta dei rispettivi componenti.
Senatore Santangelo, conosciamo lo stato di approvazione in senato del DDL Isole Minori al momento in commissione alla Camera. Quanto questo DDL potrà sostenere nella sua definizione i principi del DDL Isole Minori?
L’approvazione della riforma costituzionale sarà decisiva anche per fare ripartire l’iter del disegno di legge sulle isole minori, purtroppo rimasto fermo alla Camera dopo avere ricevuto un voto unanime dal Senato. L’approvazione del disegno di legge sulle isole minori diventerà a quel punto non solo necessaria, ma anche quasi obbligata visto che darebbe diretta attuazione a un principio sancito dalla nostra Costituzione.
Leonardo Germano Ferreri, 51 anni, pantesco. Professionalmente legato al mondo dell’hospitality da più di 30 anni, ma con passioni legate al mondo dell’audiovisivo e agli eventi ad esso connessi. Oggi continua a svolgere con passione anche attività di consulenza in Friuli Venezia Giulia, dalla direzione operativa alla consulenza aziendale legata alle attività turistico ricettive integrate alle attività territoriali regionali enogastronomiche di filiera.