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Un eroe pantesco: Stefano Rosario Gabriele premiato per aver salvato una bagnante

Stefano Rosario Gabriele

Stefano Rosario Gabriele, Vigile del Fuoco di origine pantesca, ha ricevuto un encomio per il salvataggio di una ragazza che quest’estate stava affogando a Pantelleria. “Ho fatto solo il mio dovere”

di Fran­ce­sca Marrucci

È sta­to pre­mia­to con un enco­mio spe­cia­le lo scor­so 4 dicem­bre Sta­fa­no Rosa­rio Gabrie­le, Vigi­le del Fuo­co di ori­gi­ne pan­te­sca, ma che vive e lavo­ra a Ber­ga­mo. Ste­fa­no si è reso pro­ta­go­ni­sta di un sal­va­tag­gio lo scor­so 2 set­tem­bre pro­prio sul­la sua iso­la di Pan­tel­le­ria, men­tre era in vacan­za con la sua fami­glia come tut­ti gli anni. Men­tre era al mare, infat­ti, una ragaz­za di Bolo­gna in vacan­za sul­l’i­so­la si è sen­ti­ta male in acqua e ha per­so i sen­si. La nipo­te di Ste­fa­no se n’è accor­ta e subi­to lo ha chiamato.

Ste­fa­no è Vigi­le del Fuo­co per tra­di­zio­ne, si può dire. Il fra­tel­lo mag­gio­re, Giu­sep­pe Gabrie­le, è infat­ti il Respon­sa­bi­le loca­le del­l’As­so­cia­zio­ne Nazio­na­le Vigi­li del Fuo­co del­l’i­so­la, dopo tan­ti anni di ser­vi­zio atti­vo ed è mol­to cono­sciu­to e sti­ma­to a Pantelleria.

Così rac­con­ta quei momen­ti Ste­fa­no: “Era a una ven­ti­na di metri dal­la riva, pro­na, con la fac­cia in acqua, quin­di ho ini­zia­to a nuo­ta­re nel­la sua dire­zio­ne. Anche un’altra per­so­na che si tro­va­va sul­la spiag­gia si è tuf­fa­ta per soc­cor­rer­la. Era sve­nu­ta e in due sia­mo riu­sci­ti a tra­sci­nar­la sugli sco­gli. For­tu­na­ta­men­te in quel momen­to era pre­sen­te in loco anche un infer­mie­re che ci ha dato una mano. Abbia­mo sol­le­va­to dei teli da mare per pro­teg­ge­re la ragaz­za dal­la vista dei bagnan­ti. L’abbiamo mes­sa su un fian­co e l’infermiere l’ha ria­ni­ma­ta. Abbia­mo chia­ma­to i soc­cor­si e la ragaz­za è sta­ta por­ta­ta via con l’ambulanza.”

Ste­fa­no ha sal­va­to la vita alla ragaz­za e i fami­lia­ri han­no volu­to dimo­strar­gli la loro gra­ti­tu­di­ne segna­lan­do il nobi­le gesto alla Caser­ma di Ber­ga­mo, da qui è sta­ta invia­ta al Mini­ste­ro degli Inter­ni e poi è arri­va­to l’en­co­mio per l’e­roe pantesco.

Pur­trop­po, a cau­sa del­l’e­mer­gen­za Covid non si è potu­ta effet­tua­re una vera e pro­pria ceri­mo­nia di con­se­gna e tut­to è avve­nu­to d’uf­fi­cio, ma la sod­di­sfa­zio­ne è tan­ta e ora Ste­fa­no ha chie­sto di poter con­tat­ta­re la fami­glia per rin­gra­ziar­li del gesto.

L’u­mil­tà e il for­te sen­so del ser­vi­zio è tut­to in que­sta volon­tà di rin­gra­zia­re chi ha pen­sa­to di mostrar­gli gra­ti­tu­di­ne per aver sal­va­to una ragaz­za da mor­te cer­ta. In effet­ti, Ste­fa­no non si è mon­ta­to la testa e ten­de qua­si a mini­miz­za­re il gesto: “Ho fat­to quel­lo che fareb­be ogni col­le­ga. Sia­mo adde­stra­ti a que­sto e fac­cia­mo solo il nostro dove­re.”

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