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M5S Pantelleria, Waterfront: Pd incapace di governare e in cerca di nuove poltrone

Stefano Scaltriti deco

Stefano Scaltriti

M5S Pantelleria, Waterfront: il Pd riconosce la sua incapacità di governare e riparte con la corsa alle poltrone e ai meriti altrui

Indub­bia­men­te a Pan­tel­le­ria è ini­zia­ta la cam­pa­gna elet­to­ra­le in vista del­le Ammi­ni­stra­ti­ve 2023.

Abbia­mo let­to e ascol­ta­to in que­sti gior­ni mol­te ‘pul­ci con la tos­se’, che dopo 3 anni e mez­zo si sono ricor­da­te di esi­ste­re e improv­vi­sa­no gran­di comi­zi sui media sul ses­so degli angeli.

Soprat­tut­to abbia­mo capi­to due cose sostan­zia­li, in par­ti­co­la­re dal Pd di Pan­tel­le­ria: gli ammi­ni­stra­to­ri e la mag­gio­ran­za non han­no alcun dirit­to a pas­sa­re il Nata­le con le pro­prie fami­glie come il resto dei cit­ta­di­ni, ma soprat­tut­to che ogni risul­ta­to da noi por­ta­to sull’isola in que­sti 3 anni e mez­zo è per meri­to loro!

 Un par­ti­to, il Pd, che con­ti­nua, in tota­le auto­no­mia e com­ple­ta con­tro­ten­den­za con il Par­ti­to a livel­lo regio­na­le e nazio­na­le, ad attac­ca­re il M5S e que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne a suon di slo­gan di matri­ce leghi­sta e che si ridu­ce sem­pre alle stes­se due persone.

Un par­ti­to che pur van­tan­do­si di aver gover­na­to l’isola anco­ra non ha capi­to come fun­zio­na la mac­chi­na ammi­ni­stra­ti­va, tan­to da affer­ma­re che chi gover­na deci­da di testa sua quan­do e come cam­bia­re le date del con­fe­ri­men­to dei rifiu­ti, evi­den­te­men­te igno­ran­do che il calen­da­rio e le even­tua­li modi­fi­che spet­ta­no al gesto­re del servizio.

Gli uffi­ci, non l’Amministrazione Comu­na­le, al limi­te, si fan­no lato­ri di avvisi.

Ci aspet­ta­va­mo, quin­di, che sul­la vicen­da Water­front il Pd ci avreb­be di nuo­vo rega­la­to qual­che sua perla.

All’indomani del­la comu­ni­ca­zio­ne dell’avvenuto finan­zia­men­to, in tan­ti han­no volu­to met­te­re il cap­pel­lo su un’operazione che è sen­za dub­bio un suc­ces­so a 5 Stel­le, figlio del­le rela­zio­ni ben costrui­te tra gli orga­ni e i rap­pre­sen­tan­ti del Movi­men­to di Pan­tel­le­ria e di Roma.

Un suc­ces­so che, qual­che gior­no fa, in un Comu­ni­ca­to il Pd di Pan­tel­le­ria affer­ma­va fos­se sta­to inve­ce frut­to de “il note­vo­le e fati­co­so lavo­ro del­le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li” che ci sono sta­te pri­ma di noi.

Ci vuo­le un bel corag­gio a fare una tale affer­ma­zio­ne, visto che l’impegno cita­to dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co si era tra­dot­to in un bel fal­do­ne dimen­ti­ca­to in un cas­set­to, sen­za nem­me­no un euro desti­na­to al suo finanziamento.

Non solo.

È bene che i pan­te­schi sap­pia­no che i vin­ci­to­ri del Ban­do di pro­get­ta­zio­ne, lo stu­dio Nuvo­laB di Firen­ze, anco­ra avan­za­va­no cir­ca 180.000 euro dall’amministrazione Gabrie­le del 2018 per la pro­get­ta­zio­ne defi­ni­ti­va del Water­front, sol­di che se non aves­si­mo tro­va­to i fon­di per finan­zia­re il pro­get­to, sareb­be­ro sta­ti a cari­co del Comu­ne e dei cit­ta­di­ni panteschi.

Voglia­mo par­la­re del­lo sta­to d’abbandono del Cen­tro Sto­ri­co con un Pia­no Par­ti­co­la­reg­gia­to adot­ta­to nel mar­zo 2013 dal Con­si­glio Comu­na­le e mai tra­smes­so alla Regio­ne entro i 5 anni per l’approvazione defi­ni­ti­va (mar­zo 2018), quin­di diven­ta­to let­te­ra morta?

Anche qui sia­mo noi che stia­mo dan­do l’incarico per la pro­get­ta­zio­ne del PUG (Pia­no Urba­ni­sti­co Gene­ra­le secon­do le nuo­ve nor­ma­ti­ve) e con­te­stual­men­te lo Stu­dio di Det­ta­glio del Cen­tro Sto­ri­co, con il qua­le final­men­te i pri­va­ti cit­ta­di­ni potran­no inter­ve­ni­re sugli edi­fi­ci di Pan­tel­le­ria centro.

Voglia­mo par­la­re degli immo­bi­li comu­na­li in com­ple­to sta­to di abban­do­no?

 Quan­ti tra pan­te­schi e visi­ta­to­ri si chie­do­no il per­ché sia­no in quel­lo sta­to la scuo­la di Buk­ku­ram, l’ex ospi­zio di Via Roma, le Stu­fe di Kaz­zen?

Sia­mo noi che abbia­mo tro­va­to 3 milio­ni di euro per ristrut­tu­ra­re l’ospizio e un milio­ne per la scuo­la di Buk­ku­ram e ora stia­mo lavo­ran­do su Kazzen.

Voglia­mo par­la­re dei Rego­la­men­ti di attua­zio­ne del­lo Sta­tu­to Comu­na­le che non era­no MAI sta­ti appro­va­ti?

Signi­fi­ca che orga­ni­smi come le Con­sul­te del­le Con­tra­de e i Refe­ren­dum Con­sul­ti­vi non pote­va­no fun­zio­na­re e che ora, gra­zie al lavo­ro di que­sta mag­gio­ran­za, sono operativi.

E potrem­mo anda­re avan­ti così e scri­ve­re un libro di cose non fat­te, lascia­te abban­do­na­te, non finan­zia­te dal­le pre­ce­den­ti Ammi­ni­stra­zio­ni e dal Pd, ma sban­die­ra­te. Solo che met­te­re le ban­die­ri­ne non basta. Fare pro­get­ti non basta. Biso­gna tro­va­re i sol­di e por­tar­li a ter­mi­ne i pro­get­ti e que­sto lo abbia­mo fat­to noi, nono­stan­te anche l’emergenza Covid.

Eppu­re l’ul­ti­ma ammi­ni­stra­zio­ne Gabrie­le, impe­gna­ta tra l’altro sul ver­san­te Gir­gen­ti Acque con il suo Pri­mo Cit­ta­di­no, avreb­be avu­to mol­te car­te da gio­car­si: gover­no regio­na­le a mag­gio­ran­za PD con il Pre­si­den­te Cro­cet­ta e Gover­no nazio­na­le PD con Renzi.

Eppu­re sul capi­to­lo ‘Water­front Pan­tel­le­ria’: zero euro.

È sot­to agli occhi di tut­ti la dimo­stra­zio­ne che le ‘tan­to vir­tuo­se ammi­ni­stra­zio­ni pre­ce­den­tifos­se­ro mol­to più atten­te alle pol­tro­ne che ai biso­gni dei panteschi.

Sareb­be meglio non van­tar­si del fat­to che il ban­do pro­get­tua­le del Water­front è sta­to fat­to nel 2009 dall’Amministrazione Gabrie­le, visto che poi nei suc­ces­si­vi 9 anni nes­su­no, soprat­tut­to il PD, è sta­to capa­ce di far­lo finan­zia­re, dimo­stran­do una tota­le inca­pa­ci­tà di gover­na­re a livel­lo loca­le e di crea­re rela­zio­ni pro­fi­cue con il Par­ti­to al Governo.

Dal PD Pan­tel­le­ria solo chiac­chie­re e slo­gan sal­vi­nia­ni (evi­den­te­men­te non han­no anco­ra ben capi­to qual è la loro col­lo­ca­zio­ne nell’arco costi­tu­zio­na­le) e in que­sti anni nean­che un euro per la nostra isola.

O meglio, non han­no fat­to arri­va­re finan­zia­men­ti per l’isola, ma han­no sem­pre e con costan­za col­ti­va­to un inte­res­se mor­bo­so per le poltrone.

Pri­ma quel­le del Comu­ne, poi del Par­co Nazionale.

E sic­co­me, viste le attua­li vicen­de giu­di­zia­rie che vedo­no pro­ta­go­ni­sta il Pre­si­den­te del Par­co, la pol­tro­na ini­zia a vacil­la­re peri­co­lo­sa­men­te e for­se non ci sono più ‘san­ti’ a cui appel­lar­si, fini­te que­ste pol­tro­ne, pun­ta­no di nuo­vo quel­le del Comune…

M5S Pan­tel­le­ria

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