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A Pantelleria torna il confino: il nuovo DL Covid e i diritti dei non vaccinati
03/01/2022 0 Di Francesca MarrucciI cittadini di Pantelleria non vaccinati o con una sola dose si troveranno ad essere ‘a confino’ con l’entrata in vigore del Decreto Legge del 10 gennaio, come gli abitanti di tutte le isole italiane.
Quali sono i rischi e come si stanno muovendo i Sindaci delle Isole Minori
di Francesca Marrucci
Il problema è serio e totalmente ignorato dal Governo. Il nuovo DL che entrerà in vigore il 10 gennaio, infatti, introduce delle norme che, se applicate indiscriminatamente su tutto lo Stivale, costituiscono una lesione dei diritti fondamentali dei non vaccinati che vivono nelle isole maggiori, Sardegna e Sicilia, e soprattutto minori, come Pantelleria.
La proibizione di poter prendere qualsiasi mezzo di trasporto se non si ha almeno la doppia vaccinazione, sia a livello nazionale che locale, mette gli italiani che vivono sulle isole a serio rischio.
Mentre per chi vive in una Regione della terra ferma, l’alternativa ai mezzi pubblici può essere un mezzo privato proprio o di amici e parenti o un’auto a noleggio e quindi se deve raggiungere il posto di lavoro, un ospedale, un’università o una scuola, un tribunale in un’altra Regione o Comune, può farlo in auto, chi vive su un’isola ha un’unica alternativa: farsela a nuoto.
La nostra è una battuta, certo, ma è anche l’amara constatazione che accompagna tanti panteschi che per scelta o per necessità non si sono vaccinati o hanno una sola vaccinazione e con loro tanti italiani isolani nella stessa situazione.
Per come è stato emanato questo Decreto Legge, dal 10 gennaio l’Italia sarà divisa tra chi è vaccinato (e quante volte lo è) e chi non lo è. Insomma, avremo tra i non vaccinati e i vaccinati con una sola dose quelli di serie A, di serie B e di serie C, a seconda del luogo in cui vivono.
Quelli di serie A, che vivono nelle 18 Regioni che sono sulla Penisola, potranno muoversi anche fuori regione con i mezzi privati (tranne che in Sicilia e in Sardegna). I residenti di Sicilia e Sardegna saranno di serie B, perché si potranno muovere solo all’interno delle loro regioni, senza poter raggiungere la Penisola o le isole minori ed infine quelli di serie C, come i panteschi, bloccati in un nuovo ‘confino’, senza poter raggiungere altro luogo se non le coste della propria isola. Unica scappatoia? Avere una barca o un aereo privato, cosa certo non da tutti.
Questa nuova paradossale norma non solo non aiuta la diffusione del vaccino, ma rischia di esacerbare ancora di più gli animi e ottenere un effetto contrario. Infatti, anche chi volesse vaccinarsi adesso, dovrebbe aspettare circa un mese per la seconda dose, quindi per tutto il periodo sarebbe comunque ‘confinato’, a prescindere dalle esigenze e dalle urgenze che la vita può presentare. Non dimentichiamo poi che in molte isole minori non ci sono presidi ospedalieri e anche per fare le più semplici analisi di routine bisogna recarsi in terra ferma, figuriamoci per chi ha esigenze più serie e impellenti.
Il problema, in sostanza, è che il Governo Draghi non ha voluto imporre la vaccinazione obbligatoria, ma così facendo ha sancito anche il diritto di non vaccinarsi per i cittadini italiani, diritto che va garantito.
A questo punto, l’introduzione di misure che impediscono a una parte di cittadini di esercitare i propri diritti, per di più già residenti in zone disagiate come le isole, appare come un atto non solo rischioso, ma profondamente discriminatorio. Non dimentichiamoci che l’Art. 3 della Costituzione dice che lo Stato, attraverso il Governo, dovrebbe rimuovere gli ostacoli che di fatto limitano l’uguaglianza tra i cittadini, mentre in questo modo non fa altro che creare un ostacolo che discrimina i non vaccinati o vaccinati con una sola dose residenti in zone precise.
Nessuno nel Governo se n’è accorto? Probabile, ma se ne sono accorti i Sindaci, in particolare quelli dell’ANCIM, Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, tra i quali c’è anche il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo. Oggi si è tenuta una call d’urgenza per decidere i passi da fare per porre un freno a questo atto discriminatorio prima del 10 gennaio. Sono molte le segnalazioni che lamentano i Primi Cittadini delle isole minori, persino quelle che hanno una percentuale di vaccinati che sfiora il 90%. L’intento dei Primi Cittadini è quello di spingere il Governo a prendere provvedimenti che possano garantire le tutele istituzionali a tutti i cittadini delle Isole Minori. Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi.
Tutto tace da parte dei Governatori delle due isole maggiori, Musumeci per la Sicilia e Solinas per la Sardegna, proprio adesso che in una battaglia come questa, la voce dei Presidenti di Regione avrebbe un peso non indifferente, come già successo in passato.
LEGGI IL NUOVO DECRETO: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n54/18912
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.
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