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A Pantelleria torna il confino: il nuovo DL Covid e i diritti dei non vaccinati

I cittadini di Pantelleria non vaccinati o con una sola dose si troveranno ad essere ‘a confino’ con l’entrata in vigore del Decreto Legge del 10 gennaio, come gli abitanti di tutte le isole italiane.

Quali sono i rischi e come si stanno muovendo i Sindaci delle Isole Minori

di Fran­ce­sca Marrucci

Il pro­ble­ma è serio e total­men­te igno­ra­to dal Gover­no. Il nuo­vo DL che entre­rà in vigo­re il 10 gen­na­io, infat­ti, intro­du­ce del­le nor­me che, se appli­ca­te indi­scri­mi­na­ta­men­te su tut­to lo Sti­va­le, costi­tui­sco­no una lesio­ne dei dirit­ti fon­da­men­ta­li dei non vac­ci­na­ti che vivo­no nel­le iso­le mag­gio­ri, Sar­de­gna e Sici­lia, e soprat­tut­to mino­ri, come Pantelleria.

La proi­bi­zio­ne di poter pren­de­re qual­sia­si mez­zo di tra­spor­to se non si ha alme­no la dop­pia vac­ci­na­zio­ne, sia a livel­lo nazio­na­le che loca­le, met­te gli ita­lia­ni che vivo­no sul­le iso­le a serio rischio.

Men­tre per chi vive in una Regio­ne del­la ter­ra fer­ma, l’al­ter­na­ti­va ai mez­zi pub­bli­ci può esse­re un mez­zo pri­va­to pro­prio o di ami­ci e paren­ti o un’au­to a noleg­gio e quin­di se deve rag­giun­ge­re il posto di lavo­ro, un ospe­da­le, un’u­ni­ver­si­tà o una scuo­la, un tri­bu­na­le in un’al­tra Regio­ne o Comu­ne, può far­lo in auto, chi vive su un’i­so­la ha un’u­ni­ca alter­na­ti­va: far­se­la a nuoto.

La nostra è una bat­tu­ta, cer­to, ma è anche l’a­ma­ra con­sta­ta­zio­ne che accom­pa­gna tan­ti pan­te­schi che per scel­ta o per neces­si­tà non si sono vac­ci­na­ti o han­no una sola vac­ci­na­zio­ne e con loro tan­ti ita­lia­ni iso­la­ni nel­la stes­sa situazione.

Per come è sta­to ema­na­to que­sto Decre­to Leg­ge, dal 10 gen­na­io l’I­ta­lia sarà divi­sa tra chi è vac­ci­na­to (e quan­te vol­te lo è) e chi non lo è. Insom­ma, avre­mo tra i non vac­ci­na­ti e i vac­ci­na­ti con una sola dose quel­li di serie A, di serie B e di serie C, a secon­da del luo­go in cui vivo­no.

Quel­li di serie A, che vivo­no nel­le 18 Regio­ni che sono sul­la Peni­so­la, potran­no muo­ver­si anche fuo­ri regio­ne con i mez­zi pri­va­ti (tran­ne che in Sici­lia e in Sar­de­gna). I resi­den­ti di Sici­lia e Sar­de­gna saran­no di serie B, per­ché si potran­no muo­ve­re solo all’in­ter­no del­le loro regio­ni, sen­za poter rag­giun­ge­re la Peni­so­la o le iso­le mino­ri ed infi­ne quel­li di serie C, come i pan­te­schi, bloc­ca­ti in un nuo­vo ‘con­fi­no’, sen­za poter rag­giun­ge­re altro luo­go se non le coste del­la pro­pria iso­la. Uni­ca scap­pa­to­ia? Ave­re una bar­ca o un aereo pri­va­to, cosa cer­to non da tutti.

Que­sta nuo­va para­dos­sa­le nor­ma non solo non aiu­ta la dif­fu­sio­ne del vac­ci­no, ma rischia di esa­cer­ba­re anco­ra di più gli ani­mi e otte­ne­re un effet­to con­tra­rio. Infat­ti, anche chi voles­se vac­ci­nar­si ades­so, dovreb­be aspet­ta­re cir­ca un mese per la secon­da dose, quin­di per tut­to il perio­do sareb­be comun­que ‘con­fi­na­to’, a pre­scin­de­re dal­le esi­gen­ze e dal­le urgen­ze che la vita può pre­sen­ta­re. Non dimen­ti­chia­mo poi che in mol­te iso­le mino­ri non ci sono pre­si­di ospe­da­lie­ri e anche per fare le più sem­pli­ci ana­li­si di rou­ti­ne biso­gna recar­si in ter­ra fer­ma, figu­ria­mo­ci per chi ha esi­gen­ze più serie e impellenti.

Il pro­ble­ma, in sostan­za, è che il Gover­no Dra­ghi non ha volu­to impor­re la vac­ci­na­zio­ne obbli­ga­to­ria, ma così facen­do ha san­ci­to anche il dirit­to di non vac­ci­nar­si per i cit­ta­di­ni ita­lia­ni, dirit­to che va garantito.

A que­sto pun­to, l’in­tro­du­zio­ne di misu­re che impe­di­sco­no a una par­te di cit­ta­di­ni di eser­ci­ta­re i pro­pri dirit­ti, per di più già resi­den­ti in zone disa­gia­te come le iso­le, appa­re come un atto non solo rischio­so, ma pro­fon­da­men­te discri­mi­na­to­rio. Non dimen­ti­chia­mo­ci che l’Art. 3 del­la Costi­tu­zio­ne dice che lo Sta­to, attra­ver­so il Gover­no, dovreb­be rimuo­ve­re gli osta­co­li che di fat­to limi­ta­no l’u­gua­glian­za tra i cit­ta­di­ni, men­tre in que­sto modo non fa altro che crea­re un osta­co­lo che discri­mi­na i non vac­ci­na­ti o vac­ci­na­ti con una sola dose resi­den­ti in zone precise. 

Nes­su­no nel Gover­no se n’è accor­to? Pro­ba­bi­le, ma se ne sono accor­ti i Sin­da­ci, in par­ti­co­la­re quel­li del­l’AN­CIM, Asso­cia­zio­ne Nazio­na­le Comu­ni Iso­le Mino­ri, tra i qua­li c’è anche il Sin­da­co di Pan­tel­le­ria, Vin­cen­zo Cam­po. Oggi si è tenu­ta una call d’ur­gen­za per deci­de­re i pas­si da fare per por­re un fre­no a que­sto atto discri­mi­na­to­rio pri­ma del 10 gen­na­io. Sono mol­te le segna­la­zio­ni che lamen­ta­no i Pri­mi Cit­ta­di­ni del­le iso­le mino­ri, per­si­no quel­le che han­no una per­cen­tua­le di vac­ci­na­ti che sfio­ra il 90%. L’in­ten­to dei Pri­mi Cit­ta­di­ni è quel­lo di spin­ge­re il Gover­no a pren­de­re prov­ve­di­men­ti che pos­sa­no garan­ti­re le tute­le isti­tu­zio­na­li a tut­ti i cit­ta­di­ni del­le Iso­le Mino­ri. Vedre­mo nel­le pros­si­me ore gli sviluppi.

Tut­to tace da par­te dei Gover­na­to­ri del­le due iso­le mag­gio­ri, Musu­me­ci per la Sici­lia e Soli­nas per la Sar­de­gna, pro­prio ades­so che in una bat­ta­glia come que­sta, la voce dei Pre­si­den­ti di Regio­ne avreb­be un peso non indif­fe­ren­te, come già suc­ces­so in passato.

LEGGI IL NUOVO DECRETO: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n54/18912

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