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PANTELLERIA: NOVITA’ NELLA MODALITÀ DI ORMEGGIO AL PORTO DI SCAURI

guardia costiera operazione

Con lar­go anti­ci­po rispet­to all’i­ni­zio del­la sta­gio­ne bal­nea­re l’Uf­fi­cio Cir­con­da­ria­le Marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria, attra­ver­so al modi­fi­ca del Rego­la­men­to del por­to di Pan­tel­le­ria e del­l’Ap­pro­do di Scau­ri ha defi­ni­to le moda­li­tà per l’or­meg­gio nel por­to di Scau­ri pre­so d’as­sal­to nel perio­do esti­vo. dal­la pros­si­ma sta­gio­ne esti­va l’or­meg­gio al por­to di Scau­ri sarà con­sen­ti­to solo nel rispet­to di spe­ci­fi­che condizioni:

- potrà esse­re ormeg­gia­ta al mas­si­mo una bar­ca a testa; – non potran­no esse­re ormeg­gia­te uni­tà desti­na­te ad atti­vi­tà com­mer­cia­li (tra cui loca­zio­ne e noleg­gio); – le uni­tà ormeg­gia­te dovran­no ave­re moto­re instal­la­to coper­to da assi­cu­ra­zio­ne; le uni­tà ormeg­gia­te dovran­no esse­re in pos­ses­so di tut­ti i docu­men­ti di bor­do e di tut­te le dota­zio­ni di sicurezza.

inol­tre i pro­prie­ta­ri di uni­tà da dipor­to che inten­do­no ormeg­gia­re a Scau­ri dovran­no pre­sen­ta­re spe­ci­fi­ca comu­ni­ca­zio­ne (alle­ga­to nr. 27 del Rego­la­men­to) all’Uf­fi­cio Cir­con­da­ria­le marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria con tut­ti i dati richie­sti. La sud­det­ta comu­ni­ca­zio­ne, che dovrà esse­re tra­smes­sa ogni qual­vol­ta che varie­rà il posto di ormeg­gio, non costi­tui­sce tito­lo auto­riz­za­ti­vo all’ormeggio per­ma­nen­te ed esclu­si­vo dell’unità.

Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO PANTELLERIA

AVVISO ALL’UTENZA

Aggior­na­men­to al “Rego­la­men­to del por­to e del­la rada di Pan­tel­le­ria e dell’approdo di Scau­ri” con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to alla disci­pli­na degli ormeg­gi del por­to di Scauri.

Al fine di pre­ve­ni­re il veri­fi­car­si di pos­si­bi­li dan­ni e di sal­va­guar­da­re l’incolumità del­le per­so­ne e del­le cose non­ché garan­ti­re la sicu­rez­za del­la navi­ga­zio­ne e por­tua­le, valu­ta­to il con­te­sto e le rea­li esi­gen­ze loca­li dell’approdo di Scau­ri, si è rite­nu­to oppor­tu­no rimo­du­la­re e aggior­na­re il “Rego­la­men­to del por­to e del­la rada di Pan­tel­le­ria e dell’approdo di Scau­ri” con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to alla disci­pli­na del tran­si­to e degli ormeg­gi, non­ché l’uso del­le ban­chi­ne del por­to anche per fina­li­tà turi­sti­co-ricrea­ti­ve e commerciali.

In rela­zio­ne a quan­to sopra, ai fini di una imme­dia­ta e capil­la­re infor­ma­zio­ne nei con­fron­ti dell’utenza inte­res­sa­ta, si ripor­ta­no di segui­to gli arti­co­li ogget­to del recen­te aggior­na­men­to non­ché copia dei rela­ti­vi alle­ga­ti introdotti.

Articolo 106 – Individuazione zone portuali e destinazione d’uso bacino portuale

L’ambito por­tua­le di Scau­ri e il rela­ti­vo spec­chio acqueo inter­no, dota­to di arre­di por­tua­li, è sud­di­vi­so in “zone” come di segui­to arti­co­la­to e gra­fi­ca­men­te rap­pre­sen­ta­to nell’allegato stral­cio pla­ni­me­tri­co par­te inte­gran­te del­la pre­sen­te ordi­nan­za – Alle­ga­to 2.

Tali zone saran­no con­trad­di­stin­te da let­te­re e dovran­no esse­re uti­liz­za­te, nei limi­ti deri­van­ti dai fon­da­li por­tua­li, nel­le moda­li­tà di segui­to espli­ca­te nel dettaglio:

Zona A: Sca­lo di alag­gio pub­bli­co con rela­ti­vo spec­chio acqueo anti­stan­te riser­va­to alle per­ti­nen­ti ope­ra­zio­ni di alaggio/varo; le stes­se dovran­no esse­re ese­gui­te tas­sa­ti­va­men­te uti­liz­zan­do lo sci­vo­lo lato par­cheg­gio e non quel­lo con gra­do­ni in legno;

Zona C: Spec­chio acqueo e rela­ti­vo trat­to di ban­chi­na, assen­ti­to in con­ces­sio­ne a pri­va­to per l’installazione ed il man­te­ni­men­to di un pon­ti­le gal­leg­gian­te desti­na­to alla nau­ti­ca da diporto;

Zona N: Trat­to di ban­chi­na riser­va­ta alle ope­ra­zio­ni por­tua­li; den­te di attrac­co, la pro­spi­cen­te area a ter­ra ed il rela­ti­vo spec­chio acqueo sono desti­na­te in via prio­ri­ta­ria alle uni­tà di linea Ro\Ro e pas­seg­ge­ri e alle uni­tà velo­ci pas­seg­ge­ri che esple­ta­no il ser­vi­zio di linea.

Per­tan­to il den­te di cui alla Zona N dovrà esse­re lascia­to sem­pre libe­ro in caso di ormeg­gio del­le navi di linea; solo pre­via auto­riz­za­zio­ne da par­te dell’Autorità Marit­ti­ma, a segui­to di appo­si­ta e moti­va­ta richie­sta, è con­sen­ti­to l’attracco alle altre uni­tà mer­can­ti­li, di gros­so ton­nel­lag­gio, del­le navi mili­ta­ri, del­le uni­tà da pesca, da dipor­to e da traf­fi­co di medio e gros­so tonnellaggio.

Qua­lo­ra il den­te ven­ga impe­gna­to da uni­tà diver­se da quel­le di linea, l’unità ormeg­gia­ta dovrà esse­re costan­te­men­te pre­si­dia­ta qua­lo­ra sia neces­sa­rio effet­tua­re spo­sta­men­ti, allo sco­po di evi­ta­re dis­ser­vi­zi con i col­le­ga­men­ti di linea ed evi­ta­re, altre­sì, pos­si­bi­li dan­ni che pos­sa­no esse­re cau­sa­ti da avver­se con­di­zio­ni meteo­ma­ri­ne e/o dal moto ondoso.

Zona M: Por­zio­ne di ban­chi­na di 20 metri con rela­ti­vo spec­chio anti­stan­te, in testa­ta al Molo Fora­neo di Scau­ri, riser­va­ta esclu­si­va­men­te all’attracco di uni­tà del­la Guar­dia Costie­ra di uni­tà nava­li mili­ta­ri e di for­ze di Poli­zia in gene­re; in tale zona è inter­det­ta la sosta e l’ormeggio di qual­sia­si altro tipo di unità.

Il trat­to di ban­chi­na riser­va­to alle ope­ra­zio­ni dei mez­zi mili­ta­ri è inter­det­to altre­sì alla sosta di vei­co­li, depo­si­to mer­ci e ad ogni altra atti­vi­tà che non sia cor­re­la­ta con gli sco­pi isti­tu­zio­na­li dei pre­det­ti mez­zi nava­li militari.

Zona P/GAC: Area e rela­ti­vo spec­chio acqueo (trat­to di ban­chi­na lun­go mt. 10) riser­va­to e desti­na­to alle uni­tà da pesca pro­fes­sio­na­li loca­li iscrit­te e muni­te di rego­la­re Licen­za di pesca in cor­so di validità.

I frui­to­ri di tale spec­chio acqueo sono obbli­ga­ti all’attracco c.d. “all’andana”, di prua o di pop­pa (ovve­ro­sia, per­pen­di­co­la­re al molo) assi­cu­ran­do­si alla ban­chi­na pub­bli­ca con l’obbligo di uti­liz­zo di un ade­gua­to nume­ro di ancore.

Zona T: Spec­chio acqueo e trat­to di ban­chi­na di cir­ca 25 metri linea­ri, desti­na­to all’ormeggio pub­bli­co di uni­tà da dipor­to e alle moto­bar­che in tran­si­to per il tem­po stret­ta­men­te neces­sa­rio e comun­que in nes­sun caso supe­rio­re alle 72 ore.

Con­si­de­ra­te le pic­co­le dimen­sio­ni del por­to e l’esiguo trat­to di ban­chi­na in que­stio­ne, in tale zona è con­sen­ti­to l’ormeggio anche con­tem­po­ra­neo, sino ad un mas­si­mo di 3 (tre) file di uni­tà ormeggiate/affiancate a “pac­chet­to” tra loro, sem­pre nel rispet­to del­le ele­men­ta­ri nor­me di sicurezza.

L’ormeggio è con­sen­ti­to alle seguen­ti tas­sa­ti­ve condizioni:

  1. a)  pre­via comu­ni­ca­zio­ne (anche ver­ba­le) da effet­tuar­si imme­dia­ta­men­te all’arrivo, alla Guar­dia Costie­ra di Pan­tel­le­ria ai nume­ri 0923/911027 – 913651 e/o VHF cana­le 16;

  2. b)  par­ti­co­la­ri esi­gen­ze di sosta per perio­di più lun­ghi saran­no valu­ta­te, di vol­ta in vol­ta, dall’Autorità Marit­ti­ma, fer­mo restan­do che alme­no un respon­sa­bi­le di bor­do dovrà esse­re pron­ta­men­te repe­ri­bi­le per even­tua­le ed imme­dia­to spo­sta­men­to dell’unità;

  3. c)  che l’unità ven­ga ormeg­gia­ta in sicu­rez­za in fun­zio­ne del­la lun­ghez­za fuo­ri tut­to (LFT);

  4. d)  che l’unità ormeg­gia­ta o da ormeg­gia­re sia muni­ta di tut­ti i docu­men­ti in cor­so di vali­di­tà per lo sca­fo, per le per­so­ne tra­spor­ta­te e per il/i motore/i;

  5. e)  che l’unità sia in per­fet­ta effi­cien­za per la sicu­rez­za del­lo sta­zio­na­men­to, ed in rego­la con nor­ma­ti­ve in mate­ria di sicu­rez­za del­la navi­ga­zio­ne e tute­la ambientale;

  6. f)  che l’unità sia attrez­za­ta del­le pre­vi­ste dota­zio­ni antincendio;

  1. g)  che l’unità ormeg­gia­ta sia costan­te­men­te vigi­la­ta allo sco­po di evi­ta­re pos­si­bi­li dan­ni che pos­sa­no esse­re cau­sa­ti da avver­se con­di­zio­ni meteo­ma­ri­ne e dal moto ondoso;

  2. h)  che gli ormeg­gi in ban­chi­na garan­ti­sca­no comun­que gli spa­zi neces­sa­ri per l’effettuazione in sicu­rez­za del­le mano­vre cine­ma­ti­che all’interno del porto.

Zona D: Spec­chio acqueo e ban­chi­ne ad ormeg­gio pub­bli­co gra­tui­to distin­te con nomen­cla­tu­ra D1, D2, D3 e D4 e di segui­to illu­stra­te e disci­pli­na­te nel dettaglio:

Zona D1 (Molo di sot­to­flut­to): Zona di ormeg­gio pub­bli­co di cir­ca 40 metri linea­ri riser­va­to a pic­co­le uni­tà da pesca e da dipor­to di lun­ghez­za mas­si­ma f.t. fino a 5 mt. È con­sen­ti­to l’ormeggio su tut­to il trat­to di ban­chi­na a con­di­zio­ne che l’ormeggio avven­ga in sicu­rez­za e con ido­nei para­bor­di di pro­te­zio­ne; in ogni caso non deve esse­re osta­co­la­ta l’imboccatura del Porto.
Si pre­ci­sa, tut­ta­via, che colo­ro i qua­li ormeg­ge­ran­no la pro­pria uni­tà in tale trat­to di ban­chi­na saran­no diret­ta­men­te e per­so­nal­men­te respon­sa­bi­li per qual­sia­si dan­no pos­sa deri­va­re alla pro­pria bar­ca o a quel­la di ter­zi, non­ché alle infra­strut­tu­re portuali.

Zona D2 (Ban­chi­na a gior­no): trat­to di ban­chi­na riser­va­to all’ormeggio del­le uni­tà da dipor­to, da dispor­si sen­za osta­co­la­re l’utilizzo del­lo sca­lo di alag­gio. È con­sen­ti­to l’ormeggio su dop­pia fila sal­vo che i frui­to­ri di tale spec­chio acqueo effet­tui­no, obbli­ga­to­ria­men­te, il c.d. attrac­co “all’andana”, di prua o di pop­pa (ovve­ro­sia, per­pen­di­co­la­re al molo) assi­cu­ran­do­si alla ban­chi­na con l’obbligo di uti­liz­zo di un ade­gua­to nume­ro di ancore.

Si pre­ci­sa, tut­ta­via, che i frui­to­ri di tale pun­to di ormeg­gio dovran­no esse­re pron­ti e capa­ci di disor­meg­gia­re tem­pe­sti­va­men­te, sia su ordi­ne dato (anche ver­bal­men­te) dall’Autorità Marit­ti­ma che in caso di con­di­zio­ni mete­reo­lo­gi­che avver­se ed in par­ti­co­la­re al pre­sen­tar­si dei ven­ti pro­ve­nien­ti dai qua­dran­ti meridionali;

Zona D3: Ban­chi­na riser­va­ta alle uni­tà da dipor­to di lun­ghez­za mas­si­ma di 7 mt. dispo­ste su uni­ca fila. I frui­to­ri di tale spec­chio acqueo sono obbli­ga­ti all’attracco c.d. “all’andana”, di prua o di pop­pa (ovve­ro­sia, per­pen­di­co­la­re al molo) assi­cu­ran­do­si alla ban­chi­na pub­bli­ca con l’obbligo di uti­liz­zo di un ade­gua­to nume­ro di ancore.

Zona D4: Zona di ormeg­gio pub­bli­co per una lun­ghez­za di cir­ca 65 metri linea­ri, come meglio rap­pre­sen­ta­to nell’Allegato 2, com­pre­si tra la zona P/GAC e Zona T; in tale zona è con­sen­ti­to l’ormeggio alle uni­tà da dipor­to di lun­ghez­za mas­si­ma di 10 mt, ad esclu­sio­ne del trat­to di ban­chi­na ove insi­sto­no le sca­le uti­li all’imbarco e allo sbar­co persone/cose, che dovrà rima­ne­re per­ma­nen­te­men­te libero.

I frui­to­ri di tale spec­chio acqueo sono obbli­ga­ti all’attracco c.d. “all’andana”, di prua o di pop­pa (ovve­ro­sia, per­pen­di­co­la­re al molo) assi­cu­ran­do­si alla ban­chi­na pub­bli­ca con l’obbligo di uti­liz­zo di un ade­gua­to nume­ro di ancore.

Si pre­ci­sa, tut­ta­via, che in con­si­de­ra­zio­ne dell’esposizione di det­ta area i frui­to­ri del­la stes­sa dovran­no esse­re pron­ti e capa­ci di disor­meg­gia­re tem­pe­sti­va­men­te, sia su ordi­ne dato (anche ver­bal­men­te) dall’Autorità Marit­ti­ma sia in auto­no­mia in caso di con­di­zio­ni mete­reo­lo­gi­che avver­se ed in par­ti­co­la­re al pre­sen­tar­si dei ven­ti pro­ve­nien­ti dai qua­dran­ti meri­dio­na­li. L’ormeggio in tale area è ese­gui­to a rischio e peri­co­lo del conduttore/proprietario unità;

Al di fuo­ri del­le sud­det­te aree è tas­sa­ti­va­men­te vie­ta­to sosta­re, anco­ra­re, ormeg­gia­re, con qual­sia­si tipo di uni­tà da dipor­to ovve­ro uni­tà adi­bi­te ad uso professionale/commerciale.

AVAMPORTO: La zona di mare pro­spi­cen­te le infra­strut­tu­re por­tua­li, all’interno del­la cir­con­fe­ren­za aven­te rag­gio 200 metri con cen­tro nel pun­to di mez­ze­ria del­la con­giun­gen­te i fana­li di acces­so dell’Approdo di Scau­ri, come meglio rap­pre­sen­ta­to nel­lo stral­cio pla­ni­me­tri­co – Alle­ga­to 2.

Articolo 107 – Disposizioni Particolari – Zona D

I proprietari/conduttori del­le uni­tà che inten­do­no ormeg­gia­re pres­so le ban­chi­ne rica­den­ti all’interno del­la Zona D dovran­no osser­va­re scru­po­lo­sa­men­te le seguen­ti condizioni:

  1. a)  L’ormeggio è con­sen­ti­to alle sole uni­tà da dipor­to per fini turi­sti­ci ricrea­ti­vi; ven­go­no esclu­se tut­te le uni­tà uti­liz­za­te per fini com­mer­cia­li (com­pre­se noleg­gio e locazione);

  2. b)  Ai fini del­la sicu­rez­za del­la navi­ga­zio­ne, del­la sal­va­guar­dia del­la vita uma­na in mare e del­la pub­bli­ca inco­lu­mi­tà, l’ormeggio è con­sen­ti­to SOLO a segui­to di comu­ni­ca­zio­ne dei dati di cui all’allegato 27 da tra­smet­te­re, debi­ta­men­te com­pi­la­to in ogni sua par­te, a que­sto Uffi­cio uni­ta­men­te al taglian­do assi­cu­ra­ti­vo, dopo aver veri­fi­ca­to che il posto indi­vi­dua­to per l’ormeggio non sia già occu­pa­to da altre uni­tà. La sud­det­ta comu­ni­ca­zio­ne, che dovrà esse­re tra­smes­sa ogni qual­vol­ta che varie­rà il posto di ormeg­gio, non costi­tui­sce tito­lo auto­riz­za­ti­vo all’ormeggio per­ma­nen­te ed esclu­si­vo dell’unità. Le comu­ni­ca­zio­ni incom­ple­te non saran­no pre­se in considerazione;

  3. c)  Le uni­tà da ormeg­gia­re devo­no esse­re rego­lar­men­te arma­te, con moto­re instal­la­to e fun­zio­nan­te, pron­te a muo­ve­re nel caso ve ne fos­se la neces­si­tà e sem­pre su dispo­si­zio­ne dell’Autorità marit­ti­ma; sono esclu­si i pri­mi 6 posti (3 in pri­ma fila e 3 in secon­da fila) nel­la Zona D2 a par­ti­re dal­lo sca­lo di alag­gio, che saran­no desti­na­ti esclu­si­va­men­te alle uni­tà pri­ve di moto­re (bar­che a remi, a vela, lan­ce pan­te­sche) qua­lo­ra pre­sen­ti; l’ormeggio di uni­tà a moto­re pres­so tale area deve esse­re pre­ven­ti­va­men­te auto­riz­za­to da que­sta Auto­ri­tà Marit­ti­ma a segui­to di espli­ci­ta e moti­va­ta richiesta;

  4. d)  Che l’unità da ormeg­gia­re sia muni­ta di tut­ti i docu­men­ti in cor­so di vali­di­tà sia per lo sca­fo, che per il/i motore/i che DEVE esse­re muni­to di coper­tu­ra assi­cu­ra­ti­va di respon­sa­bi­li­tà civi­le ver­so terzi;

  5. e)  Che l’unità ven­ga ormeg­gia­ta in sicu­rez­za in fun­zio­ne del­la lun­ghez­za fuo­ri tut­to, e sia muni­ta del­le pre­vi­ste dota­zio­ni di sicurezza;

  6. f)  In con­si­de­ra­zio­ne del­le capa­ci­tà ricet­ti­ve del por­to, non è con­sen­ti­to l’ormeggio di più di un’unità appar­te­nen­te al mede­si­mo pro­prie­ta­rio, come desu­mi­bi­le dal­la docu­men­ta­zio­ne di pro­prie­tà e/o in fun­zio­ne del cer­ti­fi­ca­to assicurativo;

  7. g)  Colo­ro i qua­li ormeg­ge­ran­no la pro­pria uni­tà all’interno del­le aree por­tua­li saran­no diret­ta­men­te e per­so­nal­men­te respon­sa­bi­li per qual­sia­si dan­no pos­sa deri­va­re alla pro­pria bar­ca o a quel­la di ter­zi, non­ché alle infra­strut­tu­re portuali.

Pan­tel­le­ria, lì 31/01/2022

Il COMANDANTE
T.V. (CP) Anto­nio TERRONE

 

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