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CASTELLO DI PANTELLERIA: IL COMUNE IN ATTESA DEL TRASFERIMENTO DEI REPERTI PER PROCEDERE AI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

Pantelleria - Foto di Tommaso Brignone castello torre

CASTELLO DI PANTELLERIA: IL COMUNE IN ATTESA DEL TRASFERIMENTO DEI REPERTI PER PROCEDERE AI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

Dopo le interminabili interlocuzioni e le promesse da parte della Regione, il Comune ha trovato i fondi per riaprire l’edificio, ma non si possono iniziare i lavori senza mettere in sicurezza i reperti archeologici

 Il 4 feb­bra­io scor­so, il Sin­da­co Vin­cen­zo Cam­po ha invia­to al Par­co Archeo­lo­gi­co, alle Soprin­ten­den­ze dei Beni Cul­tu­ra­li e Ambien­ta­li e del Mare una let­te­ra uffi­cia­le in cui si sol­le­ci­ta anco­ra una vol­ta il tra­sfe­ri­men­to dei reper­ti esi­sten­ti per poter avvia­re i lavo­ri urgen­tis­si­mi di ristrut­tu­ra­zio­ne inter­na dell’edificio.

L’Amministrazione Comu­na­le ha atte­so inva­no per più di un anno i pro­mes­si 200.000€ dal­la Regio­ne per ristrut­tu­ra­re il monu­men­to pan­te­sco, finan­zia­men­ti che che non sono mai arri­va­ti.

Nono­stan­te diver­si invii del pro­get­to all’Ente regio­na­le, diver­se inter­lo­cu­zio­ni e l’im­pe­gno del­l’on. Eleo­no­ra Lo Cur­to, sem­pre atten­ta alle esi­gen­ze di Pan­tel­le­ria, dal gover­no regio­na­le abbia­mo rice­vu­to solo pro­mes­se, sfo­cia­te in un’ennesima nota del 18-10-2021 con la qua­le si pro­met­te­va la ‘ripro­gram­ma­zio­ne del­l’in­ter­ven­to’.

 

Inu­ti­le dire che dopo altri 4 mesi, non se n’è sapu­to più nul­la e vista l’importanza del Castel­lo per l’immagine dell’isola, l’Amministrazione è comun­que riu­sci­ta a repe­ri­re i fon­di per pro­ce­de­re auto­no­ma­men­te e li ha impe­gna­ti, il pro­ble­ma ora è che non si può pro­ce­de­re ad ini­zia­re i lavo­ri per la pre­sen­za dei reper­ti archeo­lo­gi­ci all’interno del sito.

I reper­ti devo­no esse­re pre­si in cari­co dal Par­co Archeo­lo­gi­co che, usan­do le dovu­te pre­cau­zio­ni e cau­te­le, dovrà spo­star­li altro­ve. Sen­za que­sto pas­sag­gio, il Castel­lo rischia di rima­ne­re chiu­so anco­ra a lun­go, con un dan­no di imma­gi­ne e frui­zio­ne per l’isola.

 

Il Castel­lo neces­si­ta di inter­ven­ti urgen­ti,” si leg­ge nel­la mis­si­va del Sin­da­co, “per ren­der­lo frui­bi­le alla cit­ta­di­nan­za ed ai tan­ti visi­ta­to­ri che giun­go­no sull’isola di Pan­tel­le­ria e con­ti­nua­re ad aspet­ta­re potreb­be com­por­ta­re un aggra­vio dei costi neces­sa­ri per la frui­bi­li­tà.”

Spe­ria­mo dav­ve­ro che i vari enti com­pe­ten­ti sui reper­ti si atti­vi­no imme­dia­ta­men­te per spo­sta­re in manie­ra sicu­ra i reper­ti,” aggiun­ge l’Assessore al Patri­mo­nio, Fran­ce­sca Mar­ruc­ci. “Non è più accet­ta­bi­le la chiu­su­ra di un edi­fi­cio sim­bo­lo per l’isola a cau­sa di iter ammi­ni­stra­ti­vi kaf­kia­ni e ora che l’Amministrazione ha fat­to uno sfor­zo note­vo­le per tro­va­re i fon­di per prov­ve­de­re auto­no­ma­men­te alla ristrut­tu­ra­zio­ne dopo le bel­le paro­le, ma vane, del­la Regio­ne Sici­lia­na, per­de­re que­sta ulte­rio­re oppor­tu­ni­tà sareb­be un’offesa per l’isola e per l’intera popo­la­zio­ne pan­te­sca.”


Foto di Tom­ma­so Brignone


 

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