Abbiamo intervistato il T. V. Antonio Terrone all’indomani della comunicazione ufficiale che resterà per il terzo anno a Pantelleria: gratitudine per i panteschi e per i suoi uomini e un’esperienza vissuta con entusiasmo
di Flavio Silvia
Nei giorni passati, durante una videoconferenza congiunta tra il Comune di Pantelleria e la Capitaneria di Porto che aveva come oggetto i nuovi pontili che verranno installati nel Porto Nuovo, il Comandante Antonio Terrone ha comunicato ai nostri microfoni una notizia inaspettata. Visibilmente emozionato, Terrone ci ha detto che resterà alla guida della Guardia Costiera di Pantelleria un ulteriore anno.
Il Comandante Terrone ricopre la carica di Comandante presso la Capitaneria di Porto di Pantelleria da quando, ormai due anni fa, succedette al suo omologo Donato Sirignano. In quella occasione, Terrone dichiarò la sua volontà di guidare la Capitaneria di Porto di Pantelleria da tempo. Ad oggi, cogliendo l’occasione della sua riconferma nell’isola, siamo andati a porgli alcune domande.
Come ci si sente ad essere riconfermati alla guida della Capitaneria di Porto di Pantelleria?
Sono onorato di essere stato confermato per un altro anno alla guida dell’Ufficio Circondariale marittimo di Pantelleria. Ringrazio i miei superiori ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto per la fiducia accordata. So quanto impegno ed energie richiede un incarico come questo, ma sono altrettanto consapevole delle tante soddisfazioni che quotidianamente, io ed il mio fantastico equipaggio, riusciamo ad ottenere dalla nostra professione, soprattutto in un contesto come questo.
Cosa crede di aver creato in questi 2 anni di comando? E come l’isola l’ha ricambiata?
Posso dire con certezza che questo incarico ha richiesto sinora un grande sforzo da parte mia e di tutti i miei collaboratori, ma ognuno di noi ha dato sempre il massimo proprio per l’amore verso questo bellissimo lavoro, avvalorato dal fatto di essere in un posto come Pantelleria che lo rende unico. Non starò a dire cosa abbiamo o non abbiamo fatto, anche perché, conoscendomi, mi soffermerei senza dubbio sulle seconde. Credo solo di aver instaurato sin da subito un rapporto schietto e diretto con le amministrazioni locali e tutto il cluster marittimo, in collaborazione dei quali abbiamo raggiunto importanti traguardi in termini di migliorie infrastrutturali e di gestione territoriale degli ambiti portuali. Come ho sempre detto, ho chiesto di venire a Pantelleria perché mi aspettavo determinati stimoli professionali da questo contesto lavorativo che, grazie anche alla professionalità delle donne e degli uomini che mi hanno affiancato in questi mesi, non sono tardati ad arrivare. Esercitare questa professione in un contesto come quello di Pantelleria è il massimo per me!!!
C’è un evento in particolare che l’ha più segnata in questi anni di comando nell’isola? Quale e perché?
Di eventi che hanno segnato questi anni di comando ce ne sono diversi, ma uno in particolare lo ricordo con grande entusiasmo: il soccorso, operato nell’agosto del 2020, dal fantastico equipaggio della nostra unità SaR, a favore di un cittadino pantesco riportato a casa sano e salvo dopo oltre 40 ore di ricerca. Sentire ancora oggi a distanza di mesi la voce di chi, grazie all’impegno e alla tenacia di non mollare mai, ti ringrazia per avergli salvato la vita, dopo aver perso lui stesso la speranza, ci ripaga dei tanti sacrifici e delle ore di lavoro dedicate, in silenzio, a raggiungere alti livelli di preparazione.
Quanto pensa sia importante la continuità in un comando? Che legame c’è tra lei e i suoi colleghi?
La continuità è molto importante per dare seguito ai tanti progetti che un Comandante, con l’appoggio del proprio personale, si prefigge di portare a termine nel corso del suo periodo di Comando. Con i miei colleghi ho un rapporto speciale basato sulla stima ed il rispetto reciproco. Posso dire, senza paura di sbagliare, di essere stato un Comandante fortunato, perché ho sempre avuto al mio fianco persone eccezionali, veri professionisti, dotati di un’eccellente preparazione professionale e di una smisurata voglia di fare, tale da rendere ogni giorno di lavoro un giorno particolare per l’arricchimento reciproco che ognuno di noi porta a casa quotidianamente. A loro va il mio più grande ringraziamento per avermi dato ogni giorno, sia a mare che a terra, il massimo dal punto di vista professionale ma soprattutto umano.
Che obbiettivi si è posto per questo ulteriore anno nell’isola e cosa significa per lei dal punto di vista professionale?
Di obiettivi da raggiungere ne abbiamo ancora molti, dettati come sempre dalle esigenze del territorio e di chi lo vive. Come in questi anni, continueremo sempre a dare il nostro massimo contributo affinché gli operatori marittimi e turistici, il ceto peschereccio e tutti coloro che fruiscono del mare e del demanio a qualsiasi titolo, possano sempre farlo in sicurezza e nel rispetto delle norme, godendo delle meraviglie di questa terra favolosa. Una cosa è certa: quello che abbiamo fatto e che faremo sarà sempre improntato al miglioramento generale!
Ha un messaggio per tutti i panteschi?
Ai panteschi dico grazie per la riconoscenza, il rispetto ed il supporto che hanno sempre dimostrato nei nostri confronti e del nostro lavoro, rendendolo anche più semplice per certi versi.
Al momento del suo insediamento ha confessato ai nostri microfoni di aver volontariamente scelto l’isola di Pantelleria per un “arricchimento professionale”, farebbe nuovamente questa scelta?
Altre mille volte! E per questo ringrazio pubblicamente mia moglie e tutta la mia famiglia che mi ha sempre seguito e condiviso ogni mia singola scelta.
Con Terrone continueremo un assidua collaborazione per la Rubrica del Mare, che ha riscosso un notevole successo dal momento della sua nascita e di cui Terrone è fervido sostenitore. Non ci resta che augurare da tutta la Redazione di Pantelleria Notizie un caloroso “vento in poppa” al Comandante Antonio Terrone.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.