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Passito pantesco, Comolli: solo scelte rispettose tutelano prodotto e agricoltori

Dopo il successo del Passito pantesco a Vinitaly, Giampietro Comolli rilancia: “Solo una scelta chiara, rispettosa del binomio Zibibbo-Unesco in primis e uva-origine in secundis, può dare una tutela, un futuro, una valore aggiunto alle imprese e al reddito dei giovani e meno giovani agricoltori panteschi.”

di Giam­pie­tro Comolli

Fa mol­to pia­ce­re leg­ge­re su Pan­tel­le­ria Noti­zie quan­to Vini­ta­ly (ma anche even­ti a Roma e Cata­nia) abbia accol­to con gran­de fer­vo­re e suc­ces­so Pan­tel­le­ria, l’isola di Pan­tel­le­ria nel suo insie­me, fra offer­te di pro­dot­ti e attra­zio­ne turi­sti­co cul­tu­ra­le ambien­ta­le “ Pan­tel­le­ria conquista…” .

Quindi chapeau a chi promuove

Anco­ra più feli­ce, come ex vigna­iuo­lo e – dico­no – esper­to, la nasci­ta di un pri­mo “soda­li­zio” fra Par­co gui­da­to da Sal­va­to­re Gino Gabrie­le e Con­sor­zio Doc Pan­tel­le­ria gui­da­to da Bene­det­to Ren­da. Da qui deve par­ti­re un nuo­vo pro­get­to siner­gi­co, sen­za bar­rie­re pre­co­sti­tui­te e sen­za veri­tà in tasca. I tem­pi non lo per­met­to­no più. Tut­ti gli  enti pub­bli­ci e pri­va­ti devo­no ope­ra­re insie­me a tut­te le impre­se per il futu­ro del distret­to in cui vivo­no, per le respon­sa­bi­li­tà diret­te e elet­ti­ve. Assag­gio vini di Pan­tel­le­ria dal 1983, quan­do un ami­co pan­te­sco a Roma mi pro­po­se un assag­gio: Zibib­bo, Vin San­to di Vigo­le­no, Pico­lit Friu­la­no, pre­sen­te anche Gino Vero­nel­li. Degu­sta­zio­ne memo­ra­bi­le di 3 pre­zio­se bot­ti­glie pro­dot­te in poche centinaia.

Visto il numero di lettori, il tema Pantelleria-Parco-Consorzio sta a cuore a molti, anche non addetti ai lavori

Segna­le impor­tan­tis­si­mo in una pic­co­la comu­ni­tà, soprat­tut­to iso­la­na. Meri­to a chi ha la dispo­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca, soprat­tut­to a impre­se ed enti, a fare even­ti fuo­ri dall’isola, come già mol­ti pro­dut­to­ri di vino com­pio­no gra­zie a Ais, Onav, Fisar, Asi, Aspi, Slow Food, ecc. in diver­si con­te­sti, da Tori­no a Pia­cen­za, da Mila­no a Ginevra.

In mol­te occa­sio­ni sono sta­to invi­ta­to da ami­ci espor­ta­to­ri, distri­bu­to­ri. È vero, come dice qual­che pro­dut­to­re, che il con­su­mo di Pas­si­to è in calo, ma non per le eti­chet­te pre­mium. Per que­sto, al di là dei pro­cla­mi pro­mo­zio­na­li, urgo­no urgen­ti inter­ven­ti lega­ti alla pro­du­zio­ne, alla vigna, all’uva. Crol­la­no i volu­mi del vino liquo­ro­so, ma il pas­si­to bio­lo­gi­co natu­ra­le patri­mo­nio anti­co reg­ge valo­ri e volu­mi.  Con­sor­zio e Par­co han­no fon­di pub­bli­ci  per pro­muo­ve­re, ma anche per tute­la­re, l’ambiente e il ter­ri­to­rio, per difen­de­re la qua­li­tà indi­vi­dua­le e la pro­prie­tà col­let­ti­va, l’intero distret­to pro­dut­ti­vo dal recu­pe­ro del famo­so asi­no pan­te­sco (gra­zie a Fran­ce­sco Len­zi­no che lun­go la via Fran­ci­ge­na e la Trat­ta degli Aba­ti è arri­va­to sugli Appen­ni­ni pia­cen­ti­ni, quel­li di Heming­way) fino al viti­gno Zibibbo. 

Zaia e lo Zibibbo pantesco

Tro­vo, come ho già scrit­to, mol­to lusin­ghie­ro l’interesse del gover­na­to­re Zaia ver­so l’isola di Pan­tel­le­ria che cono­sce per esser­ci sta­to diver­se vol­te, ma soprat­tut­to in qua­li­tà di già Mini­stro dell’Agricoltura, esper­to ed eno­lo­go, fau­to­re asso­lu­to del suc­ces­so del­la Pira­mi­de Pro­sec­co, arte­fi­ce pri­ma­rio del­la cre­sci­ta dei volu­mi, da poco più di 100 milio­ni ano­ni­me a qua­si 700 milio­ni di bot­ti­glie Doc Pro­sec­co in 15 anni.

Chi più di lui sa che dif­fe­ren­za vera c’è fra comu­ne Pro­sec­co, ex viti­gno Pro­sec­co e vino Pro­sec­co Doc. Una tri­lo­gia che esi­ste anche a Pan­tel­le­ria, ma diver­sa da quel­lo che si scri­ve: Pas­si­to sta a Spu­man­te non a Pro­sec­co, come Pro­sec­co sta a Pro­sec­co, come  Pan­tel­le­ria sta a Zibib­bo. Quin­di il pat­to del­le due “P” può esi­ste­re, anche per le nor­me ita­lia­ne ed euro­pee e non solo nei tito­li del­la stam­pa, esi­ste solo fra Pro­sec­co e Pan­tel­le­ria, non con il ter­mi­ne gene­ri­co Pas­si­to. Altri­men­ti, si dà una ulte­rio­re infor­ma­zio­ne erra­ta al con­su­ma­to­re, accen­tuan­do la neb­bia fra “liquo­ro­so” e “natu­ra­le”, spes­so scrit­ti con carat­te­ri illeg­gi­bi­li, sen­za evi­den­ti dif­fe­ren­ze anche visi­ve  per due pro­dot­ti che nul­la han­no in comu­ne in ter­mi­ni di qua­li­tà, valo­re, pre­gio, storia.

Quindi grande e meritevole l’accordo fra Regione Veneto e Regione Sicilia: le due più grandi regione vinicole nazionali.

Spe­ria­mo si con­cre­tiz­zi, oltre gli annun­ci, in una vera col­la­bo­ra­zio­ne di siste­ma e stra­te­gia come è sta­to il “sal­va­tag­gio” del Pro­sec­co, gra­zie a una gran­de for­za poli­ti­ca, con la Docg Val­dob­bia­de­ne e il Pro­sec­co Tre­vi­so Doc, come il viti­gno Pro­sec­co è diven­ta­to Gle­ra, come lo spu­man­te “meto­do ita­lia­no” è diven­ta­to una esclu­si­vi­tà del­la regio­ne Veneto.

Un esem­pio di gran­de coe­sio­ne socia­le civi­le e pro­dut­ti­va per il vino che anche la regio­ne Sici­lia può met­te­re in pra­ti­ca. Lo stes­so sil­lo­gi­smo socra­ti­co Vene­to potreb­be vale­re in Sici­lia, visto la lia­son fra chi ha nel­le mani le redi­ni, il volan­te e il cam­bio di marcia! 

I pan­te­schi già sono in atte­sa: Mosca­to di Ales­san­dria come la Gle­ra in Vene­to, Zibib­bo Pas­si­to Natu­ra­le Docg come il Pro­sec­co Supe­rio­re Docg Val­dob­bia­de­ne, Pan­tel­le­ria Doc come il Pro­sec­co Doc.

Una stra­te­gia già attua­ta con suc­ces­so in Vene­to non a paro­le,  già pron­ta per con­cre­tiz­za­re il pat­to siner­gi­co del­le due ipo­tiz­za­te “P”, Pan­tel­le­ria e Pro­sec­co, non altre.

Solo una scel­ta così chia­ra, rispet­to­sa del bino­mio Zibib­bo-Une­sco in pri­mis e uva-ori­gi­ne in secun­dis, può dare una tute­la, un futu­ro, una valo­re aggiun­to alle impre­se e al red­di­to dei gio­va­ni e meno gio­va­ni agri­col­to­ri pan­te­schi. Io sono pron­to a lavo­ra­re per que­sto come ho fat­to dal 2004 come diret­to­re di Alta­mar­ca e del Forum Spu­man­ti a Tre­vi­so, a Val­dob­bia­de­ne, in Vene­to, gra­zie al soste­gno del­la Regio­ne Veneto. 

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