Biodiversità del Bagno dell’acqua: a Pantelleria l’equipe de La Sapienza

Biodiversità del Bagno dell’acqua: a Pantelleria l’equipe de La Sapienza

31/05/2022 0 Di Redazione

Biodiversità del Bagno dell’acqua: a Pantelleria l’equipe multidisciplinare di ricercatori coordinata dal professor Chiocci

Per un’intera set­ti­ma­na il grup­po com­po­sto da cir­ca 20 ricer­ca­to­ri, appar­te­nen­ti a diver­se cate­go­rie scien­ti­fi­che tra bio­lo­gi zoo­lo­gi, bota­ni­ci, geo­lo­gi, geo­chi­mi­ci, idro­geo­lo­gi­ci, coor­di­na­ti dal prof. Fran­ce­sco Lati­no Chioc­ci del Dipar­ti­men­to di Scien­ze del­la Ter­ra e di Bio­lo­gia Ambien­ta­le del­l’U­ni­ver­si­tà di Roma “La Sapien­za”, ha con­dot­to nume­ro­si rilie­vi nel Bagno dell’Acqua nell’ambito del­la con­ven­zio­ne sti­pu­la­ta con l’ Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria per lo stu­dio del­la biodiversità.

Si trat­ta di una ricer­ca mul­ti­di­sci­pli­na­re, vol­ta a rac­co­glie­re gli ele­men­ti neces­sa­ri alla cono­scen­za del­la bio­di­ver­si­tà esi­sten­te in una del­le aree più sug­ge­sti­ve dell’isola, per poter pia­ni­fi­ca­re mira­te azio­ni di tute­la e di costan­te moni­to­rag­gio. L’obiettivo, fra gli altri, è quel­lo di pia­ni­fi­ca­re una stra­te­gia di cam­pio­na­men­to per defi­ni­re tut­te le situa­zio­ni esi­sten­ti in que­sto deli­ca­to habitat.

Fra gli aspet­ti più rile­van­ti, al vaglio dei ricer­ca­to­ri, c’è il con­trol­lo del­la vege­ta­zio­ne che sor­ge intor­no al lago con par­ti­co­la­re atten­zio­ne alla can­nuc­cia da palu­de. Si trat­ta, infat­ti, di una spe­cie vege­ta­ti­va, arri­va­ta dal 2012, che ha una ten­den­za inva­si­va sul ter­re­no capa­ce di sosti­tui­re le spe­cie pre­do­mi­nan­ti del lago. Sono due in par­ti­co­la­re quel­le pre­sen­ti e anche mol­to rare in quan­to uni­che sta­zio­ni europee.

Quest’anno, alla luce dell’importante cam­bia­men­to che si è avu­to con il sor­ge­re di alcu­ni pic­co­li nuclei da semi, gli esper­ti coor­di­na­ti dal Prof. Mau­ro Ibe­ri­te, bota­ni­co e stu­dio­so del­la flo­ra, han­no attua­to azio­ni di rimo­zio­ne per limi­ta­re l’invasione del ter­re­no inter­ve­nen­do sul­le mini popo­la­zio­ni del­la can­nuc­cia e sul nucleo madre, poi­ché l’eradicazione com­ple­ta del­la pian­ta risul­ta un’operazione mol­to com­ples­sa a cau­sa del fon­da­le par­ti­co­lar­men­te mel­mo­so. L’attenzione dei ricer­ca­to­ri nei pros­si­mi sei mesi sarà con­cen­tra­ta nell’individuazione di azio­ne di con­te­ni­men­to per moni­to­ra­re l’andamento del­la sua espansione.

VIDEO CON LE INTERVISTE AI PROF. CHIOCCI E IBERITE CHE SPIEGANO COSA SI STA FACENDO AL LAGO DI VENERE: