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Droni a Pantelleria per contrastare una nuova stagione di siccità

Droni a Pantelleria per contrastare una nuova stagione di siccità

Il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria ha acqui­sta­to dei dro­ni per pre­ve­ni­re il rischio incen­dio in vista del­le recen­ti onda­te di sic­ci­tà. Alcu­ni cit­ta­di­ni dell’isola sono sta­ti for­ma­ti all’utilizzo dei dro­ni in con­di­zio­ni estreme.

La sta­gio­ne esti­va è entra­ta nel vivo e con lei ritor­na­no i timo­ri degli incen­di sull’Isola di Pan­tel­le­ria. Sono pas­sa­ti ormai sei anni da quan­do un incen­dio dolo­so distrus­se 800 etta­ri di patri­mo­nio boschi­vo e, da quel momen­to, la comu­ni­tà pan­te­sca non ha mai smes­so di cer­ca­re meto­di all’avanguardia per impe­di­re che un even­to del gene­re si potes­se ripetere.

Il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria fu isti­tui­to in segui­to a quell’evento cata­stro­fi­co per tute­la­re il patri­mo­nio natu­ra­li­sti­co pan­te­sco. Gra­zie alla sua par­te­ci­pa­zio­ne nel pro­get­to PANT-AID, finan­zia­to da Fon­da­zio­ne con il Sud, il Par­co ha recen­te­men­te potu­to acqui­sta­re due dro­ni da uti­liz­za­re nel moni­to­rag­gio ambien­ta­le vol­to alla ridu­zio­ne del rischio incen­dio boschivo.

Le spe­ci­fi­ci­tà dei dro­ni con­sen­ti­ran­no al per­so­na­le del par­co di map­pa­re le aree mag­gior­men­te a rischio e pia­ni­fi­ca­re atti­vi­tà di pre­ven­zio­ne e miti­ga­zio­ne. Tra que­ste, l’individuazione e puli­zia di sen­tie­ri ormai in disu­so che per­met­te­ran­no al Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria di poten­zia­re la rete sen­tie­ri­sti­ca e, allo stes­so tem­po, ridur­re l’impatto che l’apertura di nuo­vi sen­tie­ri avreb­be sul­la fau­na loca­le e la mor­fo­lo­gia dell’isola.

Il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria ha inol­tre orga­niz­za­to un cor­so di for­ma­zio­ne a favo­re di 20 abi­tan­ti di Pan­tel­le­ria per abi­li­tar­li all’utilizzo di dro­ni. Lo sco­po del cor­so è sta­to quel­lo di crea­re un nucleo di com­pe­ten­ze pron­to ad atti­var­si nel caso in cui scop­pi­no degli incen­di nel­la sta­gio­ne esti­va. Tra i par­te­ci­pan­ti al cor­so, diver­si mem­bri del­la pro­te­zio­ne civi­le ma anche sem­pli­ci cit­ta­di­ni e cit­ta­di­ne inte­res­sa­ti a sal­va­guar­da­re la bio­di­ver­si­tà dell’isola. Tre dei 20 par­te­ci­pan­ti han­no inol­tre otte­nu­to una paten­te per dro­ni che gli per­met­te­rà di ope­ra­re in con­di­zio­ni cri­ti­che, come nel cor­so di un incen­dio in pros­si­mi­tà di cen­tri abitati.

Il cor­so, ero­ga­to gra­zie al patro­ci­nio del pro­get­to PANT-AID, ci dimo­stra come le tec­no­lo­gie emer­gen­ti sia­no in gra­do di sal­va­guar­da­re le ric­chez­ze dei ter­ri­to­ri ita­lia­ni e allo stes­so tem­po con­tra­sta­re l’abbandono di real­tà come l’Isola di Pantelleria.

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