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I Barcaioli di Pantelleria scrivono a tutela del gozzo pantesco

lance pantesche

Lettera aperta al Comune di Pantelleria. L’associazione Barcaioli di Pantelleria, a tutela del gozzo Pantesco

In data 15 apri­le 2022, veni­va da me (in veste di pre­si­den­te del­l’as­so­cia­zio­ne  Bar­ca­io­li di Pan­tel­le­ria) richie­sto  all’uf­fi­cio topo­no­ma­sti­ca del comu­ne di Pan­tel­le­ria, di modi­fi­ca­re l’in­ti­to­la­zio­ne del­la stra­da sita in loca­li­tà Gra­zia deno­mi­na­ta “via del mae­stro d’a­scia”, aggiun­gen­do all’at­tua­le inti­to­la­zio­ne  il nome ana­gra­fi­co  del MAESTRO.(Francesco Valenza)

Da tale data ad oggi nes­sun riscon­tro è giun­to all’associazione.

Com­pren­do le tem­pi­sti­che buro­cra­ti­che, ma dopo due mesi, è dif­fi­ci­le giu­sti­fi­ca­re la len­tez­za degli uffi­ci comunali.

Un riscon­tro alla richie­sta era dovu­to, anche per comu­ni­ca­re che tale richie­sta non pote­va esse­re accet­ta­ta,  ci sarem­mo accon­ten­ta­ti di una  rispo­sta nega­ti­va, ma nulla!

Ricor­do, inol­tre, che gra­zie alla richie­sta pre­sen­ta­ta in Regio­ne dall’ asso­cia­zio­ne dei Bar­ca­io­li, l’ar­te del mae­stro Chic­co Valen­za e i suoi Goz­zi, in data 1 feb­bra­io 2022, sono sta­ti regi­stra­ti e rico­no­sciu­ti al Reis regio­na­le, e pro­prio per­ché dive­nu­ti  PATRIMONIO, la rispo­sta a tale nostra richie­sta  dove­va esse­re atten­zio­na­ta  e valu­ta­ta con cura.

Que­sti ritar­di negli uffi­ci comu­na­li non fan­no altro che pesa­re sul territorio.

Mesi fa ave­va­mo anche chie­sto al sin­da­co di Pan­tel­le­ria, duran­te un incon­tro richie­sto pro­prio dall’associazione, di sti­la­re un      REGOLAMENTO DELL’AREA COMUNALE DEL PORTO   a tute­la dei goz­zi Pan­te­schi, una for­ma di sta­tu­to che avreb­be così garan­ti­to un posto bar­ca a chi anco­ra con pas­sio­ne e  vero amo­re per il mare, detie­ne sull’isola un  goz­zo del com­pian­to MAESTRO.

 La cosa risul­ta­va sem­pli­ce, in quan­to ave­va­mo con­se­gna­to il model­lo sti­la­to e  già atti­vo in un altro comu­ne, basta­va solo segui­re le trac­ce scrit­te. Nean­che que­sto è sta­to possibile!

Si par­la tan­to di cul­tu­ra, di tute­la del patri­mo­nio, ma in defi­ni­ti­va non si com­pren­de l’im­por­tan­za di ciò, e indi­ret­ta­men­te o for­se con­sa­pe­vol­men­te, è sta­ta dichia­ra­ta  la distru­zio­ne del­le bar­che in legno pantesche.

Un por­to pie­no di resi­na e gom­ma, non ci ren­de orgogliosi…e non ci rappresenta!

 

Anto­nio Bernardo

Pre­si­den­te Asso­cia­zio­ne Bar­ca­io­li di Pantelleria

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