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Pantelleria, i lettori scrivono: l’odissea per avere acqua a Kaffefi

Ci scrive un lettore, il Signor Miglioli, per raccontare la sua odissea per poter vedere riparata una conduttura d’acqua in Contrada Kaffefi

Buon­gior­no,

mi per­met­to di scri­ve­re pub­bli­ca­men­te que­sta mail alle vostre testa­te, dopo pon­de­ra­ta e lun­ga rifles­sio­ne sull’opportunità di far­lo. Ma, come capi­re­te leg­gen­do nel segui­to, l’esperienza che sto viven­do ormai da 4 mesi con i respon­sa­bi­li del ser­vi­zio idri­co comu­na­le, ha fat­to sì che la misu­ra rag­giun­ges­se il col­mo e che per­tan­to non fos­se più pos­si­bi­le non ren­de­re pub­bli­ca una vicen­da che sta ormai assu­men­do aspet­ti paradossali.

Pro­vo a rias­su­me­re brevemente.

Io e mia moglie Ila­ria Pisci­tel­li, sia­mo pro­prie­ta­ri di un dam­mu­so in Con­tra­da Kaf­fe­fi allac­cia­to all’acquedotto gesti­to dal ser­vi­zio idri­co comu­na­le (Codi­ce Clien­te 3646 inte­sta­to a mia moglie Ila­ria Piscitelli). 

Pre­mes­so che non risie­dia­mo sta­bil­men­te a Pan­tel­le­ria ma venia­mo spes­so nel cor­so dell’anno e non sol­tan­to nel perio­do esti­vo, intor­no alla metà di apri­le 2022 sia­mo sta­ti avvi­sa­ti da ami­ci pan­te­schi che nel­la nostra pro­prie­tà era venu­ta a man­ca­re l’acqua. In data 18 apri­le (mar­te­dì dopo Pasquet­ta) ci sia­mo atti­va­ti cer­can­do di con­tat­ta­re tele­fo­ni­ca­men­te l’ufficio del Ser­vi­zio Idri­co del Comu­ne. Dopo ripe­tu­ti ten­ta­ti­vi anda­ti a vuo­to sia­mo riu­sci­ti, dopo qual­che gior­no, a par­la­re solo con l’ufficio ammi­ni­stra­ti­vo, che nul­la sape­va del gua­sto e che si è limi­ta­to a pren­de­re nota del­la segna­la­zio­ne affer­man­do che l’avrebbe tra­smes­sa alla sezio­ne tec­ni­ca. Nei gior­ni suc­ces­si­vi, non rice­ven­do alcu­na noti­zia, abbia­mo ripe­tu­ta­men­te pro­va­to a chia­ma­re e, visti i con­ti­nui fal­li­men­ti, abbia­mo invia­to una mail per sol­le­ci­ta­re infor­ma­zio­ni in meri­to alla segna­la­zio­ne effettuata.

Inu­ti­le dire che la mail non ha mai rice­vu­to risposta.

Non ci sia­mo arre­si e abbia­mo con­ti­nua­to a tele­fo­na­re, qua­si ogni mat­ti­na. La nostra spe­ran­za era che alme­no qual­cu­no ci dices­se cosa sta­va suc­ce­den­do e per­ché l’acqua non arri­va­va. Lun­gi da noi l’idea che si fos­se pro­ce­du­to alla ripa­ra­zio­ne, ci basta­va sape­re che qual­cu­no fos­se per lo meno a cono­scen­za del problema.

Nem­me­no que­sto sia­mo riu­sci­ti ad ottenere.

Non sapen­do più a chi rivol­ger­ci abbia­mo deci­so di invia­re una nuo­va mail, que­sta vol­ta met­ten­do in copia anche il Sin­da­co, denun­cian­do la gestio­ne asso­lu­ta­men­te inef­fi­cien­te del ser­vi­zio idri­co che, a un mese dal­la pri­ma segna­la­zio­ne, non è sta­to in gra­do di for­ni­re alcun tipo di infor­ma­zio­ne, né sui tem­pi di riso­lu­zio­ne del pro­ble­ma, né sul fat­to che si sia pro­ce­du­to o meno a veri­fi­che tec­ni­che vol­te a valu­ta­re la natu­ra e l’entità del pro­ble­ma stesso.

Anche que­sta vol­ta la mail non ha avu­to la ben­ché mini­ma repli­ca da par­te di nessuno.

Non vor­rei far­la trop­po lun­ga ma le tele­fo­na­te e le mail sono con­ti­nua­te sem­pre più pres­san­ti, anche per­ché ver­so la fine di mag­gio sarem­mo dovu­ti arri­va­re a Pantelleria.

Aven­do a dispo­si­zio­ne una riser­va di cir­ca 30 quin­ta­li di acqua sia­mo arri­va­ti a Pan­tel­le­ria con l’ansia di risol­ve­re il pro­ble­ma pri­ma che si doves­se pro­ce­de­re al ripri­sti­no dell’acqua median­te auto­bot­te che, data la ridot­ta car­reg­gia­ta del­lo ster­ra­to che giun­ge alla nostra pro­prie­tà, non pote­va che esse­re di dimen­sio­ni ridot­tis­si­me (non più di 10 quin­ta­li di acqua per volta).

Al secon­do gior­no di per­ma­nen­za a Pan­tel­le­ria (e dopo qua­si 2 mesi dal­la pri­ma segna­la­zio­ne) sia­mo riu­sci­ti a sape­re da un tec­ni­co del Comu­ne che il pro­ble­ma era noto: sul­la nostra linea si era for­ma­ta una gros­sa per­di­ta e quin­di per evi­ta­re spre­chi di acqua, nell’attesa di ripa­ra­re la per­di­ta, la linea sareb­be sta­ta atti­va­ta solo una vol­ta a set­ti­ma­na (il saba­to per l’intera gior­na­ta) per con­sen­ti­re alle varie uten­ze di fare scor­ta per la set­ti­ma­na successiva.

In effet­ti così è sta­to e per i 2 saba­ti suc­ces­si­vi abbia­mo con­sta­ta­to che l’acqua veni­va resa dispo­ni­bi­le per cir­ca una ven­ti­na di ore.

Al ter­zo saba­to (4 Giu­gno 2022) l’acqua non è più arrivata.

Il tec­ni­co del Comu­ne che per la pri­ma vol­ta ci ave­va avvi­sa­ti del­la per­di­ta, ci ave­va anche for­ni­to il nomi­na­ti­vo e il reca­pi­to di una per­so­na da con­tat­ta­re in caso di pro­ble­mi (Il signor Pir­re­ca Mau­ri­zio) che suc­ces­si­va­men­te abbia­mo sco­per­to esse­re un pri­va­to al qua­le il Comu­ne ha appal­ta­to una par­te del ser­vi­zio di manu­ten­zio­ne del­la rete. Con­tat­ta­to, si è imme­dia­ta­men­te atti­va­to (lui sì) per capi­re il pro­ble­ma. Ha ten­ta­to di risol­ver­lo ma inva­no. La que­stio­ne pare fos­se lega­ta al fat­to che la per­di­ta sul­la linea era ormai tal­men­te gran­de che l’acqua non riu­sci­va ad ave­re suf­fi­cien­te pres­sio­ne per rag­giun­ge­re la nostra uten­za posta più a mon­te. A que­sto pun­to la pal­la pas­sa­va di nuo­vo al Comu­ne che avreb­be dovu­to, gio­co­for­za, ripa­ra­re la perdita.

Io e mia moglie nel frat­tem­po sia­mo sta­ti costret­ti a lascia­re l’isola non poten­do più con­ti­nua­re a rima­ne­re con la spa­da di Damo­cle dell’acqua por­ta­ta in cister­na a 10 quin­ta­li alla vol­ta. Oltre­tut­to, avrem­mo dovu­to rivol­ger­ci al Comu­ne per ave­re que­sto ser­vi­zio sosti­tu­ti­vo di ero­ga­zio­ne dell’acqua. Cioè lo stes­so Comu­ne che non risponde!!!

Ad oggi non sia­mo anco­ra tor­na­ti e chis­sà se e quan­do potre­mo far­lo, visto che il pro­ble­ma non è sta­to anco­ra risol­to. Nel frat­tem­po essen­do riu­sci­ti a par­la­re con il signor San­tan­ge­lo, respon­sa­bi­le tec­ni­co del ser­vi­zio, abbia­mo avu­to le seguen­ti spie­ga­zio­ni in rigo­ro­so ordi­ne cro­no­lo­gi­co e a distan­za di tre/quattro gior­ni una dall’altra:

  1. abbia­mo rice­vu­to segna­la­zio­ne dal signor Pir­re­ca del pro­ble­ma, in set­ti­ma­na fac­cia­mo un sopral­luo­go per verificare
  2. abbia­mo pro­ble­mi con i tec­ni­ci in malat­tia, con­tia­mo di fare il sopral­luo­go la set­ti­ma­na prossima
  3. abbia­mo fat­to il sopral­luo­go e abbia­mo iden­ti­fi­ca­to il pun­to del­la per­di­ta. Per ripa­rar­la ci ser­vo­no però alme­no due per­so­ne, pro­ba­bil­men­te la set­ti­ma­na pros­si­ma riu­scia­mo ad orga­niz­za­re l’intervento
  4. Per inter­ve­ni­re abbia­mo biso­gno del­lo sca­va­to­re che sarà dispo­ni­bi­le la set­ti­ma­na prossima
  5. Abbia­mo fat­to un sopral­luo­go e non riu­scia­mo a tro­va­re il pun­to esat­to del­la per­di­ta (in con­trad­di­zio­ne con il pun­to 3). Quel­la linea è un cola­bro­do e sarà dif­fi­ci­le inter­ve­ni­re. Abbia­mo deci­so di bypas­sar­la e allac­ciar­vi diret­ta­men­te alla linea nuo­va che cor­re sul­la stra­da asfal­ta­ta. Per fare que­sto lavo­ro è neces­sa­rio uno sca­vo per il qua­le ci stia­mo attrezzando
  6. Il Comu­ne non ci for­ni­sce lo sca­va­to­re, stia­mo pro­van­do a repe­rir­lo. Vi fac­cio sape­re fra mezz’ora.

“Vi fac­cio sape­re fra mezz’ora”. Que­sta è l’ultima comu­ni­ca­zio­ne uffi­cia­le che sia­mo riu­sci­ti ad ave­re dal Comune.

La mezz’ora ad oggi è diven­ta­ta 6 gior­ni. Gior­ni duran­te i qua­li noi non sia­mo più riu­sci­ti a sape­re nul­la. Ovvia­men­te abbia­mo richia­ma­to sen­za otte­ne­re nes­su­na rispo­sta se non un sms che ci inti­ma­va di non con­ti­nua­re a pro­va­re altri­men­ti ci avreb­be­ro bloc­ca­ti, visto che quel­lo era un cel­lu­la­re pri­va­to. Che fos­se un nume­ro pri­va­to il diret­to inte­res­sa­to non lo ha mai spe­ci­fi­ca­to a voce, lo ha solo inso­len­te­men­te dichia­ra­to con quell’sms. Abbia­mo sem­pre cer­ca­to di con­tat­ta­re San­tan­ge­lo, rigo­ro­sa­men­te in ora­rio di lavo­ro, usan­do i tre nume­ri a nostra dispo­si­zio­ne: innan­zi­tut­to quel­lo del suo uffi­cio – pub­bli­co – al Comu­ne e poi, in caso di man­ca­ta rispo­sta, i due nume­ri di cel­lu­la­re, uno, come abbia­mo appe­na sco­per­to, pri­va­to, e l’altro sem­pre spen­to (for­se pro­prio per­ché di lavoro).

Cre­do di aver­la fat­ta fin trop­po lun­ga. Ma la vicen­da richie­de­va un sep­pur essen­zia­le rias­sun­to, anche per­ché il suo aspet­to così kaf­kia­no (in cer­ti pun­ti lo defi­ni­rei per­si­no comi­co se non fos­se tra­gi­ca­men­te rea­le) mostra lo sta­to di abban­do­no e di inef­fi­cien­za in cui ver­sa un ser­vi­zio così impor­tan­te com’è quel­lo dell’acqua pub­bli­ca, tan­to più in un con­te­sto dif­fi­ci­le come può esse­re quel­lo di Pan­tel­le­ria. Ma quel­lo che più di ogni altra cosa offen­de, è l’assoluta man­can­za di tra­spa­ren­za ver­so l’utente (che peral­tro paga bol­let­te che a que­sto pun­to defi­ni­rei inu­til­men­te care visto che non si è in gra­do nem­me­no di fare una let­tu­ra cor­ret­ta dei con­ta­to­ri una vol­ta l’anno) che vie­ne trat­ta­to come se fos­se un distur­ba­to­re e quin­di non degno nem­me­no di ave­re un qua­dro chia­ro del­la situazione.

Un uten­te che, si badi bene, se cor­ret­ta­men­te e one­sta­men­te infor­ma­to, sareb­be anche dispo­sto a con­tri­bui­re a spe­se pro­prie all’intervento e quin­di a veni­re incon­tro all’amministrazione.

L’amara con­si­de­ra­zio­ne fina­le che ci sen­tia­mo di fare è che da que­sta tri­ste vicen­da pur­trop­po si evin­ce una vol­ta di più che in que­sto Pae­se tut­to ciò che è ammi­ni­stra­zio­ne pub­bli­ca è ormai allo sban­do più com­ple­to. Decen­ni di sac­cheg­gi di risor­se pub­bli­che uti­liz­za­te per fini clien­te­la­ri e poli­ti­ci, han­no con­dot­to ovun­que a non poter più con­ta­re su infra­strut­tu­re pub­bli­che cor­ret­ta­men­te pro­get­ta­te ed effi­cien­te­men­te manutenute.

Nel rin­gra­ziar­vi per l’attenzione e per il tem­po che vor­re­te dedi­car­mi porgo,

cor­dia­li saluti

Ren­zo Miglioli

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