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Pantelleria dall’11 agosto al Museo del Mare mostra pittorica di Giancarlo Colombo

Pantelleria, Museo del Mare, 11 agosto – 16 ottobre 2022

Percorrere il mare, navigare la terra.

Paesaggi naturali e interiori di Giancarlo Colombo

L’Assessorato alla Cul­tu­ra di Pan­tel­le­ria ha deci­so di tor­na­re a desti­na­re gli ampi spa­zi del Museo del Mare a mani­fe­sta­zio­ni arti­sti­che e cul­tu­ra­li, ospi­tan­do come pri­mo even­to la mostra “Per­cor­re­re il mare, navi­ga­re la ter­ra. Pae­sag­gi natu­ra­li e inte­rio­ri di Gian­car­lo Colombo”.

Gran­de viag­gia­to­re, vaga­bon­do curio­so, Gian­car­lo Colom­bo è nato in Brian­za il 24 mag­gio 1950 e paral­le­la­men­te alla pro­fes­sio­ne di archi­tet­to, che tut­to­ra svol­ge, col­ti­va da decen­ni la pas­sio­ne per l’arte che lo ha por­ta­to ad esse­re atten­to ricer­ca­to­re nell’ambito dei mol­te­pli­ci lin­guag­gi del­la crea­ti­vi­tà, qua­li la foto­gra­fia, il dise­gno, la pit­tu­ra, l’acquaforte.

Al cen­tro del­la sua poe­ti­ca l’artista ha posto il tema del pae­sag­gio, sia quel­lo medi­ter­ra­neo, sia quel­lo lom­bar­do del­le sue radi­ci brian­zo­le, con una pre­fe­ren­za per le vedu­te in cui la pre­sen­za degli albe­ri dia­lo­ga ine­vi­ta­bil­men­te con il ter­ri­to­rio modi­fi­ca­to dall’uomo.

La mostra di Pan­tel­le­ria si con­cen­tra soprat­tut­to sul­la rela­zio­ne che Gian­car­lo Colom­bo ha instau­ra­to con la ter­ra e il mare di que­sta par­ti­co­la­ris­si­ma iso­la quan­do, a par­ti­re dagli anni Novan­ta,  ini­ziò ad inda­gar­ne, dap­pri­ma con lo sguar­do poi con il pen­nel­lo,  i luo­ghi, le stra­de, le case.  Si è trat­ta­to di un pro­ces­so lun­go, len­to, tut­to­ra in fie­ri: una pras­si, quel­la del fare arte, che que­sto mae­stro col­ti­va quo­ti­dia­na­men­te, con sere­na cal­ma e con pas­sio­ne, gustan­do­ne ogni passaggio.

Non è faci­le defi­ni­re la sua poe­ti­ca, for­se per­ché si resta imme­dia­ta­men­te rapi­ti dal­la pia­ce­vo­lez­za dei pae­sag­gi, dal­la cali­bra­ta geo­me­tria del­le com­po­si­zio­ni,  dall’orchestrazione del­le tin­te brillanti.

Biso­gna però fare un pas­so oltre, non fer­mar­si in super­fi­cie, per­ché solo così  si rie­sce a sco­pri­re la por­ta­ta del­lo sti­le ori­gi­na­le di que­sto artista.

Ogni ele­men­to, per quan­to appa­ren­te­men­te sem­pli­ce, acco­glie in sé una rosa di alter­na­ti­ve, arric­chen­do­si di pro­spet­ti­ve sem­pre diverse.

Lo scor­cio di una vedu­ta di mare da un por­ti­co si tra­sfor­ma in un’impennata al con­tra­rio, che dal cie­lo con­du­ce ver­ti­gi­no­sa­men­te all’acqua; la  bidi­men­sio­na­li­tà del­le for­me è solo appa­ren­te per­ché, nel­la suc­ces­sio­ne dei pia­ni, le super­fi­ci assu­mo­no pro­fon­di­tà; gli albe­ri   in real­tà sono foglie che, nel­la loro mae­stà silen­te, si pie­ga­no non per­ché vin­te, ma per meglio sen­ti­re la voce del­la ter­ra. For­se non sono nep­pu­re foglie, ma goc­ce d’acqua vege­ta­le, onde ver­di che, nel­lo scia­bor­dio del ven­to,  movi­men­ta­no  il pae­sag­gio terrestre. 

Gian­car­lo Colom­bo ha inven­ta­to un lin­guag­gio di for­me geo­me­tri­che che si nutre di inven­zio­ne poe­ti­ca e di ele­gan­te leg­ge­rez­za: alle linee defi­ni­te dei con­tor­ni fa da con­tral­ta­re il colo­re pun­ti­na­to e aereo che, di quei con­tor­ni, ne spez­za la peren­to­rie­tà; a con­tem­pe­ra­re la serie­tà del sog­get­to di alcu­ne ope­re inter­ven­go­no tito­li iro­ni­ci che schiu­do­no al sorriso.

La mostra, che ver­rà inau­gu­ra­ta gio­ve­dì 11 ago­sto alle ore 18,  è  cura­ta dal­la sto­ri­ca d’arte con­tem­po­ra­nea Eli­sa­bet­ta Paren­te ed è orga­niz­za­ta in tre sezio­ni: Il respi­ro del pae­sag­gio, sezio­ne dedi­ca­ta agli acri­li­ci su tela, in cui vie­ne pre­sen­ta­ta un’ampia sele­zio­ne dei pae­sag­gi pan­te­schi; Geo­me­trie poe­ti­che, ope­re su car­ta carat­te­riz­za­te da com­po­si­zio­ni cali­bra­te in cui la sti­liz­za­zio­ne geo­me­tri­ca si accom­pa­gna ad atmo­sfe­re  poe­ti­che;  Stan­ze del­la memo­ria,  sezio­ne dedi­ca­ta alle acque­for­ti,  in cui l’artista con­tem­pe­ra la seve­ri­tà del lin­guag­gio gra­fi­co con sog­get­ti  iro­ni­ci, alter­nan­do ad ario­se vedu­te pano­ra­mi­che ambien­ti inter­ni sti­pa­ti di mobi­li e ogget­ti che diven­ta­no i luo­ghi del­la nostra memoria.

A com­ple­ta­re il per­cor­so del­la mostra ci sarà un video rea­liz­za­to da Chia­ra Vil­la,  foto­gra­fa e video­ma­ker for­ma­ta­si pres­so l’Accademia del Tea­tro alla Sca­la di Mila­no, rivol­to a met­te­re sug­ge­sti­va­men­te in luce la pras­si arti­sti­ca di Gian­car­lo Colom­bo e il ser­ra­to dia­lo­go fra i suoi dipin­ti e i  sug­ge­sti­vi pae­sag­gi panteschi.

 

 

 

 

 

 

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