La rubrica Storie dell’Isola di Angelo Parisi non poteva non trattare della notte di incendi sulla costa pantesca vissuta in prima persona.
Una cronaca spuria, che ben descrive il rincorrersi di emergenze, notizie, dubbi, azioni da intraprendere in una notte di fuoco e di vento
di Angelo Parisi
Giornata pesante quella di ieri.
In Comune era in corso la conferenza del Prof. Schäffer in cui illustrava le scoperte archeologiche fatte a Pantelleria, quando intorno alle 19:45 arriva la notizia di due incendi.
Il forte vento di scirocco, le alte temperature e l’ora tarda fanno pensare al peggio. La memoria di quanto avvenuto nel 2016 è ancora fresca.
Vengono subito allertati la Protezione Civile, il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri Forestali. Dopo un po’ arrivano le prime notizie. Uno dei due incendi è stato spinto dal forte vento verso Cala Gadir e ha interessato anche alcune abitazioni.
Si decide di staccare la corrente elettrica per ragioni di sicurezza.
Alle 21:00 ci si reca sui luoghi per verificare la situazione. Si arriva nei pressi di Cala Gadir dove le tre autocisterne inviate dal Comune riforniscono di acqua i mezzi di Vigili del Fuoco. Il vento di scirocco è forte e la temperatura alta. Intanto dalla Capitaneria di Porto arriva la notizia che stanno evacuando delle persone via mare. Alla fine si saprà che sono trenta.
A Cala Gadir la situazione sembra sotto controllo, ma intanto le fiamme divampano nella zona di Cala Cottone. Alcune case sono state circondate dal fuoco, un paio vengono distrutte.
Kuddia del Gadir sembra una collina infernale (foto).
Intanto dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile giunge la notizia che in mattinata arriveranno due Canadair e dei mezzi antincendio boschivo.
All’una di notte gli evacuati arrivano al Porto di Pantelleria. Bisogna trovare un posto dove alloggiare 18 persone. Si lascia Cala Gadir e si parte in direzione Pantelleria. Intanto si contattano le strutture per vedere se hanno disponibilità di camere. Lungo il percorso il segnale telefonico è debole, a volte assente.
Dopo diverse telefonate, si riesce a trovare la sistemazione per tutte le 16 persone, 2 nel frattempo hanno trovato una sistemazione da conoscenti: 7 in una struttura alberghiera, 3 in una casa, 4 in un’altra e 2 saranno ospitati dal Sindaco.
Prendiamo qualcosa da bere, puzziamo di fumo, e accompagniamo le 2 persone a casa del Sindaco.
Sono le 2:25, si ritorna a casa. Lungo il tragitto, però, a Punta della Gattara, le fiamme ripartono alte.
Ci fermiamo di nuovo. Gli uomini della Forestale sono al lavoro per cercare di circoscrivere le fiamme.
Sono le 2:45 e il termometro dell’auto segna 36° quando si arriva a casa.
La lunga notte è finita e finalmente si va a riposare in attesa che le prime luci dell’alba ci mostrino le ferite dell’isola e le nostre.
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.