Intervista al Comandante Antonio Terrone della Capitaneria di Porto di Pantelleria, che ci racconta la sua esperienza su Nave Vespucci
di Flavio Silvia
Intorno alle ore 7.00 del 25 agosto sarà possibile per tutti i panteschi e non ammirare, seppur dalla costa, la nave più storica tra la flotta della Marina Militare, Nave Amerigo Vespucci.
Lo storico veliero starà in rada nella zona di Bue Marino per circa 7 ore. Tra le varie testimonianze ed esperienze vissute sull’Amerigo Vespucci c’è una molto vicina a panteschi che è quella raccontata, in esclusiva per Pantelleria Notizie, dal Comandante della Guardia Costiera di Pantelleria T.V. Antonio Terrone.
Il Comandante Terrone in occasione dello storico evento ci ha raccontato la propria esperienza a bordo di nave Amerigo Vespucci
“Come ogni allievo formatosi presso l’Accademia Navale di Livorno anche per me al termine del primo anno accademico, nell’estate del 2007, è arrivato momento di imbarcare su Nave Vespucci per la consueta campagna d’istruzione. Mi legano a quel periodo, seppur faticoso dal punto di vista fisico e mentale, solo splendidi ricordi. Se dovessi scegliere tra i ricordi di quel periodo, il più bello in assoluto, direi il legame forte ed indissolubile che si crea, in un luogo quasi magico, tra i compagni di corso, ispirato ai principi di lealtà e sincerità tipici di ogni equipaggio che si rispetti.
Le giornate sul Vespucci
Le giornate su Nave Vespucci passano velocemente nel frenetismo delle numerose attività di bordo: gli allievi, dopo un breve periodo di ambientamento, vengono inseriti nei servizi di guardia su un turno che prevede mediamente 4 ore di lavoro ed 8 di riposo. La giornata tipo dell’allievo prima classe a bordo di Nave Vespucci, quando non impiegati nei vari servizi di guardia (es. timoniere, vedetta, scolta, disponibile alle vele, ecc.), prevede attività fisica mattinale, partecipazione a conferenze sia in qualità di uditore che di conferenziere, osservazioni astronomiche, oltre alla partecipazione alle varie attività tecniche e manutentive di bordo.
La formazione a bordo
Navigare con Nave Vespucci non è sicuramente comodo dal punto di vista logistico, essendo una nave di antica concezione ma solcare i mari del mondo con la Regina delle Navi ti da una carica ed un entusiasmo capaci di farti superare qualsiasi difficoltà. La formazione degli allievi a bordo di Nave Vespucci è senza dubbio una costante di tutta la campagna: vivere la prima esperienza di bordo al fianco di un equipaggio di esperti marinai è un’esperienza unica ed indimenticabile. Ogni allievo in base al proprio corpo di appartenenza mette in pratica sul “campo” tutti i concetti teorici acquisiti nel corso dell’anno accademico trascorso a terra.
Ricordo con la stessa emozione di allora l’esperienza dei cosiddetta TRE GIORNI. Tutta la prima classe dell’accademia si riunisce per tre giorni consecutivi all’interno dei locali della terza squadra (il locale di vita posto al ponte più basso) per decidere tutti insieme il nome, il motto e realizzare la bandiera del nuovo Corso ufficiali dell’Accademia Navale.
Non chi comincia, ma quel che persevera
Pensare che la nave più bella del mondo, che mi ha avviato sullo splendido percorso della carriera di Ufficiale di Marina, domani solcherà i mari del Circondario marittimo che mi pregio di Comandare sarà un vero onore ed un grande orgoglio. Concludo facendo riferimento al motto di Nave Vespucci: “NON CHI COMINICA MA QUEL CHE PERSERVERA”, parole che per sempre segneranno il mio cuore di marinaio e mi hanno accompagnato in questi primi anni di carriera militare sino a divenire per me un vero e proprio credo: quando vuoi qualcosa devi crederci fino in fondo e fare di tutto per raggiungerla!
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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