Intervista al Segretario di Fratelli d’Italia Pantelleria, Morgan Brignone, sulla prossima tornata elettorale: “FdI primo partito grazie alla nostra coerenza”
di Flavio Silvia
In occasione delle elezioni politiche e regionali che si svolgeranno il prossimo 25 settembre Pantelleria Notizie sta intervistando i maggiori esponenti dei partiti politici locali. Oggi è l’occasione del segretario locale di Fratelli d’Italia, Morgan Brignone, ecco l’intervista:
FdI è attualmente il primo partito del Paese, pensa che questo risultato sia solamente frutto del fatto che siete rimasti sempre all’opposizione oppure altro? Secondo lei, come si è arrivati a questo risultato?
Fdi primo partito? Beh, guardi, non entriamo nei soliti “semplicismi”. Fratelli d’Italia è primo partito grazie alla sua coerenza, oltre al fatto che i nostri amministratori locali e regionali stanno svolgendo un egregio lavoro nei territori dove sono stati eletti. Bisogna puntualizzare anche che i nostri parlamentari sono sempre stati molto vicini ai loro territori, non solo in campagna elettorale, come ha fatto l’on. Varchi in diverse occasioni per Pantelleria, con interrogazioni ed interpellanze parlamentari.
Essere stati all’opposizione, a mio parere, non è stato un né un punto a favore quanto a sfavore, anzi, in caso di una futura squadra di governo di Centrodestra, dove FdI sarà colonna portante, proprio per la mancata esperienza di governo, sarà sotto la lente d’ingrandimento e soggetta a maggiori critiche da parte rispetto ai partiti alleati.
Giorgia Meloni diventerà presto la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio?
Sono convinto che, ogni figura all’interno di un’esecutivo debba essere giudicata per quello che farà per il Paese. Io sono molto fiducioso, in quanto è una persona seria che lotta ogni giorno contro i pregiudizi e le etichette che le sono state applicate. È giusto anche, per un Paese democraticamente maturo come l’Italia, che si abbia finalmente una Premier Donna, visto che si parla spesso di quote rosa nella politica come ne gli ambienti lavorativi.
FdI propone nel proprio programma elettorale il “Blocco Navale”, può spiegarci questa misura?
La nostra proposta è quella di avviare una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Questa per noi risulta essere l’unica strada percorribile. I barconi, come le ONG, non devono arrivare sui nostri confini per essere rimandate indietro, bensì non devono partire dalle coste africane mediante accordi internazionali. Nessuno, parla di militarizzazione dei confini, come tutti cercano di strumentalizzare.
In una recente intervista il segretario della Lega Pantelleria ha affermato che il blocco navale è un provvedimento che non crede realizzabile, che ne pensa di questa affermazione fatta da chi sta nella vostra stessa coalizione?
Abbiamo discusso con il segretario della Lega in diverse occasioni su questo provvedimento, con visioni molto simili. Poi bisogna sottolineare che se ci sono vedute diverse all’interno del Centrodestra. Al contrario di quanto dicono, siamo molto open minded e miriamo al raggiungimento di comuni obbiettivi.
Alle regionali state sostenendo il candidato di centrodestra Renato Schifani, cosa pensa possa dare in più il vostro candidato?
Schifani è un uomo delle istituzioni, non dimentichiamo che ha ricoperto la seconda carica dello Stato in maniera esemplare per cinque anni. Quindi è una figura di spessore senza eguali. Rappresenterà la nostra terra con squisito galateo istituzionale e darà una marcia in più per la nostra regione e per il governo regionale.
Nello Musumeci ha rinunciato con sorpresa alla candidatura alla regione siciliana, dimettendosi e costringendo la Sicilia ad andare ad elezioni, cosa pensa di questa scelta? Pensa che sia una sconfitta per il centrodestra?
Musumeci si è dimesso nel momento in cui ha visto, causa movimenti elettorali, che la coalizione si stava sgretolando.
Non dimentichiamoci però che comunque si sarebbe votato per le regionali a novembre e che dunque si sarebbe potuto tirare il carro fino a data naturale di fine mandato. Il ragionamento fatto dal presidente Musumeci, con cui concordo, è stato anche un discorso di spending review: votare due volte nel giro di due mesi avrebbe portato a spese molto più esose oltre alla chiusura delle scuole per molti più giorni.
In una recente intervista, il segretario della Lega Pantelleria ha affermato che secondo lui la Meloni si affiderà nuovamente a Salvini alla guida del Viminale, che ne pensi?
Salvini è stato un buon ministro al Viminale e credo che la scelta naturale sia quella di riconfermarlo Ministro dell’Interno.
A Pantelleria si parla spesso di “emergenza immigrazione”. Quali pensa possano essere le soluzioni?
Credo che nel corso de gli anni sia stata molto sottovalutata la questione immigrazione nel nostro territorio. Infatti, solo poco tempo addietro è stato riconosciuto il cosiddetto “Punto di Crisi” e quindi “la previsione” dell’apertura di un distaccamento “per l’identificazione e fotosegnalamento” dei clandestini, composto da personale qualificato per l’immigrazione, DIGOS e squadra mobile. Ciò snellirà la procedura di riconoscimento e dunque di rimpatrio mediante anche l’utilizzo di aerei. Ciò però, al momento, rappresenta solo una “previsione”, come detto prima. Dunque, il compito della politica dovrà essere quello di spingere affinché ciò si realizzi il prima possibile, in modo che non si verifichino altri affollamenti del centro di prima accoglienza.
Cosa risponde a chi vi accusa che nel caso in cui andreste a governare, mandereste l’Italia in default?
Le accuse le rimando volentieri al mittente, questa affermazione fatta da Di Maio è ridicola! Il default di un Paese avviene dopo anni e anni di di cattiva gestione della cosa pubblica, quindi l’accusa di default è un autogol a suo sfavore in quanto in questi anni c’è stato lui al governo. Inoltre, io ho 25 anni e ad ogni campagna elettorale ho sempre sentito da determinati soggetti politici che nel caso di mancata loro vittoria, l’Italia sarebbe andata in default. Gli italiani ormai non gli credono più!
Quanto le elezioni politiche pensa possano influenzare quelle regionali?
Penso che le elezioni regionali e le elezioni politiche viaggino su due binari diversi. In molteplici occasioni è capitato che in una regione abbia vinto lo schieramento politico opposto a quello che a livello nazionale aveva preso il maggior numero di consensi, si guardi, ad esempio, il caso Zingaretti nel 2018 nella Regione Lazio.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
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