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Pantelleria: dopo la lettera della Signora Errera, risponde il Sindaco Campo

Il Sindaco Vincenzo Campo risponde alla lettera della Signora Errera: “Sono basito per queste dichiarazioni. Credo ci sia stato un fraintendimento su chi ha organizzato la cerimonia”

 
Leg­go che la Signo­ra Erre­ra accu­sa il sot­to­scrit­to e l’Assessore alla Comu­ni­ca­zio­ne di non aver­la avvi­sa­ta del­la com­me­mo­ra­zio­ne del 10 set­tem­bre scorso.
Riman­go dav­ve­ro basi­to per una dichia­ra­zio­ne di que­sto genere.
La com­me­mo­ra­zio­ne non è sta­ta orga­niz­za­ta dal Comu­ne che ave­va in men­te una com­me­mo­ra­zio­ne di altro tipo, ma dai Vigi­li del Fuo­co di Pan­tel­le­ria, dai com­pa­gni di Gianni.
Mi han­no avver­ti­to vener­dì nel tar­do pome­rig­gio e han­no chie­sto la nostra col­la­bo­ra­zio­ne per divul­ga­re l’invito alla comu­ni­tà tra­mi­te i nostri social per arri­va­re a più per­so­ne pos­si­bi­li e ovvia­men­te per pre­sen­zia­re come istituzione.
Ho ade­ri­to volen­tie­ri per­ché so quan­to que­sta per­di­ta ha segna­to que­sta comu­ni­tà e tut­ti noi.
Ho subi­to chie­sto se la Signo­ra Erre­ra fos­se sta­ta sen­ti­ta e sono sta­to ras­si­cu­ra­to a que­sto pro­po­si­to e in effet­ti la signo­ra era pre­sen­te alla commemorazione.
L’Assessore alla Comu­ni­ca­zio­ne ha quin­di inol­tra­to, come richie­sto­ci, l’invito sul­le nostre pagi­ne social.
Da ciò è sca­tu­ri­ta una let­te­ra di rab­bia e accu­se che non han­no moti­vo d’essere.
Se la signo­ra era sta­ta invi­ta­ta dagli orga­niz­za­to­ri, non capi­sco di cosa ci dovrem­mo scu­sa­re noi, che pro­prio come lei era­va­mo sta­ti invi­ta­ti ad intervenire.
In gene­re è l’or­ga­niz­za­to­re che invi­ta, non chi è a sua vol­ta invitato.
Com­pren­do il dolo­re, la rab­bia, per una per­di­ta anco­ra così recen­te e deva­stan­te e com­pren­do che pro­ba­bil­men­te la Signo­ra avreb­be gra­di­to una ceri­mo­nia diver­sa, ma per­ché pren­der­se­la con l’Amministrazione Comu­na­le, visto che non l’abbiamo orga­niz­za­ta noi e sia­mo sta­ti ras­si­cu­ra­ti sul fat­to che la signo­ra era al cor­ren­te di tutto?
Cre­do che all’origine del suo scrit­to ci sia un gran­de frain­ten­di­men­to sul chi ha fat­to cosa, per­ché tut­to par­te dal­la con­vin­zio­ne erra­ta che la ceri­mo­nia sia sta­ta una nostra idea.
Noi abbia­mo sem­pli­ce­men­te mes­so da par­te la nostra inten­zio­ne ori­gi­na­ria, di fron­te alla pale­se e com­pren­si­bi­le volon­tà dei VVF di ricor­da­re un com­pa­gno, e sia­mo con­vin­ti di aver fat­to bene.
Tut­ti han­no il dirit­to a poter ela­bo­ra­re il pro­prio lut­to nel modo che riten­go­no più con­so­no e mi pare che con quel­la ceri­mo­nia mol­to sen­ti­ta, con le paro­le di Don Vito e il salu­to del­la sire­na non si sia asso­lu­ta­men­te man­ca­to di rispet­to a nessuno.
Leg­ge­re poi le vili e sgua­ia­te stru­men­ta­liz­za­zio­ni poli­ti­che del­la vicen­da fa male, per­ché di poli­ti­co, nel dolo­re e nel lut­to, non può esser­ci niente.
Abbia­mo ini­zia­ti­ve in can­tie­re per ricor­da­re Gian­ni e Fran­ce­sco e quan­do le por­te­re­mo avan­ti sarà nostra cura, come ho sem­pre det­to, far­lo in accor­do con i familiari.
Com­pren­do il dolo­re, la per­di­ta, non solo di Lin­da, ma di tut­ti noi, però sareb­be sta­to oppor­tu­no chie­de­re se l’organizzatore fos­se il Comu­ne pri­ma di lan­ciar­si in stra­li facil­men­te stru­men­ta­liz­za­bi­li (come sta suc­ce­den­do) da chi non ha scru­po­li a dare infor­ma­zio­ni fal­se e fomen­ta­re odio.
Il mio auspi­cio è che alme­no nel ricor­da­re que­ste feri­te anco­ra aper­te per l’isola si rie­sca­no a met­te­re da par­te ran­co­ri per­so­na­li e poli­ti­ci e ci si uni­sca nel­la memo­ria e nel rispet­to del dolore.
Vin­cen­zo Campo
Sin­da­co
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