Pantelleria, Scaltriti (M5S): al lavoro per realizzare il 20% del programma che manca

Pantelleria, Scaltriti (M5S): al lavoro per realizzare il 20% del programma che manca

19/09/2022 0 Di Flavio Silvia

Stefano Scaltriti, Capo Gruppo del M5S di Pantelleria, in vista delle elezioni, risponde alle nostre domande su politica nazionale, questioni interne al Movimento e punti di programma realizzati e da realizzare

di Fla­vio Silvia

Per il nostro giro di opi­nio­ni sul­la situa­zio­ne ele­zio­ni a livel­lo loca­le, non pote­va­mo non sen­ti­re il Capo Grup­po del M5S di Pan­tel­le­ria, Ste­fa­no Scal­tri­ti. Scal­tri­ti ha rispo­sto in modo mol­to det­ta­glia­to e sen­za ritro­sie sul­le que­stio­ni nazio­na­li del Movi­men­to, sul­la que­stio­ne Di Maio, ma soprat­tut­to su quan­to fat­to e quan­to da fare.

Crede che la rottura tra M5S e PD in Sicilia sia una follia politica, come affermato da un noto politico del PD locale?

Il Movi­men­to ha dei prin­ci­pi inva­li­ca­bi­li, l’etica e la mora­le poli­ti­ca per noi è una cosa seria. Quan­do si fa un con­trat­to si rispet­ta. Ave­va­mo chie­sto al Pd di non met­te­re il nome del­la can­di­da­ta pre­si­den­te nel sim­bo­lo di par­ti­to, visto che dove­va rap­pre­sen­ta­re l’intera coa­li­zio­ne, non solo il PD, ma l’han­no fat­to. Ave­va­mo chie­sto di non met­te­re impre­sen­ta­bi­li nel­la coa­li­zio­ne e l’hanno fat­to. Il Movi­men­to non è vas­sal­lo di nes­su­no. Se per il Pd sono più impor­tan­ti i gio­chi­ni di palaz­zo che il bene comu­ne dei cit­ta­di­ni, noi non ci stiamo.

Come giudica le esperienze di Governo del M5S?

Il mio giu­di­zio sull’esperienza di Gover­no del M5S sta tut­ta in quel­lo che abbia­mo fat­to e abbia­mo otte­nu­to. Par­la­no i risul­ta­ti, non le opi­nio­ni per­so­na­li.  L’ultima legi­sla­tu­ra è sta­ta fat­ta con una leg­ge elet­to­ra­le, il cosid­det­to Rosa­tel­lum, costrui­ta ad hoc con­tro il Movi­men­to. Mal­gra­do que­sto han­di­cap ini­zia­le abbia­mo rea­liz­za­to più dell’80% del pro­gram­ma elet­to­ra­le, cosa mai vista pri­ma in Ita­lia, con­si­de­ran­do che per via del Rosa­tel­lum abbia­mo dovu­to con­vi­ve­re al gover­no con for­ze poli­ti­che che, per esse­re eufe­mi­sti­ci, era­no poco affi­ni al nostro pen­sie­ro poli­ti­co. Eppu­re, sia­mo riu­sci­ti a por­ta­re que­ste for­ze di siste­ma a sot­to­scri­ve­re le nostre leg­gi e con­di­vi­de­re i nostri pun­ti di pro­gram­ma, vedi Leg­ge Spaz­za Cor­rot­ti, Decre­to Digni­tà, il Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za, il bloc­co del­le tri­vel­la­zio­ni, il taglio dei par­la­men­ta­ri e la fine dei vita­li­zi. E tut­to que­sto sia­mo riu­sci­ti a far­lo gover­nan­do con una for­za come la Lega! Con il Pd abbia­mo otte­nu­to il super­bo­nus 110%, il Codi­ce Ros­so con­tro la vio­len­za sul­le don­ne, abbia­mo gesti­to la pan­de­mia Covid 19 e por­ta­to in Ita­lia il PNRR da 209 miliar­di di euro e le comu­ni­tà energetiche.

L’ultimo boc­co­ne ama­ro è sta­to Dra­ghi, volu­to da tut­ti i par­ti­ti che vole­va­no gesti­re i tan­ti miliar­di arri­va­ti gra­zie al Pre­si­den­te Con­te. Anche in quel caso, abbia­mo fat­to quel­lo che una for­za poli­ti­ca seria e one­sta dovreb­be fare, anche a disca­pi­to del con­sen­so elet­to­ra­le, cioè con­trol­la­re, vigi­la­re e spro­na­re il Gover­no a ese­gui­re il PNRR con dili­gen­za e one­stà negli inte­res­si del popo­lo italiano.

Ma dopo 18 mesi di Gover­no dei Miglio­ri non è sta­to fat­to nien­te nell’interesse del­la cit­ta­di­nan­za, ma solo nell’interesse di pochi pri­vi­le­gia­ti e l’aumento del­le bol­let­te, da noi paven­ta­to già mol­ti mesi fa, non è sta­to argi­na­to né gesti­to in alcun modo, con le situa­zio­ni di inde­bi­ta­men­to che ora riguar­da­no tut­ti noi.

Quanto saranno influenzate le elezioni regionali da quelle politiche e viceversa?

I due risul­ta­ti sono con­ca­te­na­ti. Fac­cia­mo due esem­pi chia­ri e con­cre­ti su quel che voglio dire. Il pri­mo riguar­da mol­to da vici­no noi pan­te­schi. Ricor­dia­mo tut­ti che nel 2019, l’allora Mini­stro Toni­nel­li stan­ziò 100 milio­ni di euro per dei tra­ghet­ti nuo­vi, di cui uno per Pan­tel­le­ria. Ecco, dopo 3 anni e mez­zo dal­lo stan­zia­men­to, la Regio­ne Sici­lia­na non è sta­ta in gra­do di con­cre­tiz­za­re il finan­zia­men­to nazio­na­le, indi­cen­do due ban­di che sono anda­ti deser­ti anco­ra non si capi­sce bene perché.

L’altro esem­pio riguar­da il Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za, Con il Gover­no Con­te 2, abbia­mo dato alle Regio­ni ita­lia­ne 1 miliar­do di euro per met­te­re a regi­me le poli­ti­che atti­ve sul rein­se­ri­men­to al lavo­ro dei bene­fi­cia­ri al RdC. Ma, anche in que­sto caso, cos’è suc­ces­so? Degli oltre 10.000 nuo­vi addet­ti ai cen­tri per l’impiego, ne sono sta­ti assun­ti solo 3.000.

Que­sto suc­ce­de quan­do non esi­ste visio­ne e inten­ti poli­ti­ci comu­ni tra Sta­to e Regio­ni, che fini­sco­no mol­to spes­so per anda­re in con­tra­sto per favo­ri­re una o l’altra par­te politica.

Per ovvia­re a que­sta dia­tri­ba meschi­na, baste­reb­be ave­re ben pre­sen­te l’importanza del voto di ognu­no di noi, leg­ge­re atten­ta­men­te il pro­gram­ma, guar­da­re chi lo pro­po­ne, chi gli orbi­ta intor­no (per­so­ne, lob­by, inte­res­si) e poi dopo il voto con­ti­nua­re a infor­mar­si sul come si ope­ra, insom­ma esse­re cit­ta­di­nan­za atti­va, non passiva.

Il M5S è responsabile della caduta del Governo Draghi? Secondo Lei perché si è arrivati a questa soluzione?

Il Movi­men­to in quel­la vota­zio­ne si asten­ne. Dra­ghi avreb­be comun­que avu­to i nume­ri per con­ti­nua­re, alme­no fino a mar­zo, con la natu­ra­le sca­den­za di man­da­to, ma la cadu­ta del Gover­no è sta­ta sup­por­ta­ta soprat­tut­to dal cen­tro­de­stra, visto che i son­dag­gi era­no posi­ti­vi per loro. Lo stes­so Dra­ghi era ansio­so di andar­se­ne dal suo inca­ri­co, dopo aver rea­liz­za­to che non avreb­be mai fat­to il Pre­si­den­te del­la Repubblica.

Imba­raz­zan­te è sta­to dare le dimis­sio­ni da Pre­si­den­te del Con­si­glio con una mag­gio­ran­za bul­ga­ra in Par­la­men­to e veder­se­le poi rifiu­ta­te dal­lo stes­so Mattarella. 

Che differenza c’è tra questo M5S è quello guidato da Luigi di Maio?

La dif­fe­ren­za è pro­prio che Di Maio non sia più nel Movi­men­to e con lui tut­ti i vol­ta­gab­ba­na e cer­ca­to­ri di pol­tro­ne che final­men­te si è por­ta­to die­tro. Le puli­zie e le scre­ma­tu­re dopo un po’ sono natu­ra­li, sono capi­ta­te un po’ a tut­ti, e ren­do­no il Movi­men­to più libe­ro da bava­gli inter­ni e per­so­na­li­smi dele­te­ri. Tut­ti sono uti­li e nes­su­no è indi­spen­sa­bi­le, nem­me­no se si chia­ma Di Maio.

Una cosa è cer­ta, mi dispia­ce vede­re per­so­ne cade­re così in bas­so, rin­ne­gan­do tut­to ciò in cui dice­va­no di cre­de­re per inte­res­si per­so­na­li­sti­ci e, nel caso di Di Maio, che lo han­no por­ta­to ai ver­ti­ci del pote­re. Un vero schiaf­fo a tut­ti gli atti­vi­sti e ai cit­ta­di­ni che lo han­no votato.

Sul piano nazionale quali saranno i prossimi impegni per il M5S?

Il nostro impe­gno sarà innan­zi tut­to ulti­ma­re il 20% del pro­gram­ma e quin­di: atti­va­re le poli­ti­che atti­ve del lavo­ro del Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za, inten­si­fi­ca­re la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca, ren­den­do strut­tu­ra­ti il super bonus 110% e le comu­ni­tà ener­ge­ti­che. La lot­ta al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co per il Movi­men­to non è uno slo­gan, è un cre­do. Sostan­zia­le sarà por­ta­re la paga ora­ria mini­ma lega­le a 9€ l’ora lor­di, la ridu­zio­ne dell’orario di lavo­ro set­ti­ma­na­le, la lot­ta all’economia som­mer­sa e a tut­te le mafie, il reco­ve­ry ener­ge­ti­co euro­peo, come già fat­to con il PNRR e tan­to altro. Invi­to la cit­ta­di­nan­za a leg­ge­re il nostro pro­gram­ma dove tro­ve­ran­no nel det­ta­glio anche come e dove pren­de­re­mo le coper­tu­re finan­zia­rie. Giu­sto per dire che qui si par­la di misu­re con­cre­te, non di aria frit­ta o pro­mes­se elettorali.

Il M5S ha messo il veto sul nucleare, perché?

Gli ita­lia­ni si sono già espres­si con ben 2 refe­ren­dum sul nuclea­re e han­no det­to no. Per noi il vole­re popo­la­re è sacro. 

Le altre for­ze poli­ti­che e i media nazio­na­li, quan­do par­la­no di nuclea­re cita­no una fan­to­ma­ti­ca quar­ta gene­ra­zio­ne, che è come il meto­do o l’Agenda Dra­ghi, cioè inesistente.

Noi sia­mo e sare­mo sem­pre per la ricer­ca anche sul nuclea­re, ma ora dire che il nuclea­re, il car­bo­ne o il gas sia­no la solu­zio­ne a tut­ti i mali è pura dema­go­gia. Il mon­do non ha più tem­po. Noi non abbia­mo più tem­po. Per rea­liz­za­re un impian­to nuclea­re ci voglio­no alme­no 15 anni in un Pae­se effi­cien­te e sen­za mafie o cor­ru­zio­ne. Que­sto, al momen­to, non mi pare il caso dell’Italia.

Qual è la politica del M5S in fatto di immigrazione?

I flus­si migra­to­ri sono sem­pre esi­sti­ti, spe­cial­men­te nel Mare Nostrum. Ora si sono ampli­fi­ca­ti con sem­pre più con­flit­ti e con i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci, ci sarà un sem­pre mag­gio­re spo­sta­men­to dal sud al nord del mon­do. Ser­ve una linea comu­ne euro­pea, ser­ve una gran­de dose di cul­tu­ra socia­le, inte­gra­zio­ne e coo­pe­ra­zio­ne inter­na­zio­na­le. Non è nor­ma­le che Pae­si ric­chi di mate­rie pri­me e for­za lavo­ro gio­va­ne, come in Afri­ca, abbia­no il pro­ble­ma dell’emigrazione di mas­sa. I Pae­si cosid­det­ti pro­gre­di­ti e svi­lup­pa­ti dovreb­be­ro far­si un for­te esa­me di coscien­za. Biso­gna sor­pas­sa­re defi­ni­ti­va­men­te la Leg­ge Bos­si-Fini, cau­sa dell’intasamento nel­le Pre­fet­tu­re degli iter per i rimpatri.

Perché il 25 settembre gli elettori dovrebbero votare M5S?

Gli elet­to­ri il 25 set­tem­bre dovreb­be­ro sce­glie­re il M5S, per­ché abbia­mo dimo­stra­to al Pae­se che abbia­mo fat­to quel­lo che ave­va­mo pro­mes­so. Pote­va­mo fare di più? Cer­ta­men­te sì! Dob­bia­mo rea­liz­za­re anche l’altro 20% che man­ca del pro­gram­ma. È il momen­to di tor­na­re a vota­re anco­ra più con­vin­ta­men­te il Movi­men­to 5 Stel­le per rida­re digni­tà al popo­lo ita­lia­no e alle gio­va­ni e futu­re generazioni.