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Intervista a Nicola la Grutta (M5S): “Rivoluzione energetica subito!”

Intervista a Nicola La Grutta, candidato all’ARS per il M5S che, in visita a Pantelleria, punta alle energie rinnovabili.

“Le leggi sull’eolico che vanno riviste per non affossare definitivamente non solo gli italiani con il caro bollette, ma soprattutto gli isolani, come i panteschi.”

di Fla­vio Silvia

Tra i can­di­da­ti che han­no visi­ta­to l’I­so­la negli ulti­mi gior­ni c’è Nico­la La Grut­ta, insie­me a Vita Mar­tin­ci­glio, can­di­da­to del M5S all’ARS. Ad acco­glier­li e a far loro visi­ta­re l’I­so­la sono sta­ti l’As­ses­so­re Leo­nar­do Fer­re­ri e il Pri­mo Cit­ta­di­no di Pan­tel­le­ria, Vin­cen­zo Cam­po, entram­bi appar­te­nen­ti alla mede­si­ma for­za poli­ti­ca. Nico­la La Grut­ta dopo una serie di incon­tri, ci ha con­ces­so una bre­ve intervista.

Non è la sua prima volta sull’isola, ma cosa ha scoperto di nuovo su Pantelleria?

I pun­ti di for­za di Pan­tel­le­ria sono sen­za dub­bio la pre­sen­za di una bio­di­ver­si­tà che coin­vol­ge sia la vege­ta­zio­ne, ma anche le api sono di una spe­cie uni­ca, quin­di le pro­du­zio­ni agri­co­le, la pro­du­zio­ne di mie­le. Sia­mo sta­ti nell’azienda di Den­ny Alman­za ed è sta­to vera­men­te illu­mi­nan­te. Que­ste pro­du­zio­ni sono di nic­chia, ma in real­tà sono del­le pro­du­zio­ni real­men­te impor­tan­ti, per­ché Pan­tel­le­ria, Patri­mo­nio dell’Unesco, rie­sce a dare la sua impron­ta nel mon­do attra­ver­so que­ste pro­du­zio­ni che sono uni­che. L’a­ver cono­sciu­to la Pro­fes­so­res­sa Anto­niet­ta del Museo del Cap­pe­ro e Den­ny Alman­za sono sta­te due espe­rien­ze mol­to inte­res­san­ti, che dan­no la misu­ra rispet­to al fat­to che la poli­ti­ca e le isti­tu­zio­ni devo­no asso­lu­ta­men­te inte­res­sar­si di un luo­go così lon­ta­no, ma le distan­ze non devo­no esse­re d’ostacolo, la poli­ti­ca e le isti­tu­zio­ni han­no il dove­re di accorciarle.

Quali sono i problemi più urgenti che insistono sul territorio di Pantelleria e intende prendere a cuore?

È impro­po­ni­bi­le che in Afri­ca il car­bu­ran­te abbia un costo, men­tre in Sici­lia il car­bu­ran­te ne abbia un altro. In que­sta ter­ra di mez­zo, a Pan­tel­le­ria, il car­bu­ran­te costa 2,10 euro, quan­do inve­ce in pro­vin­cia di Tra­pa­ni costa 1,80 euro. Tut­to quel­lo che c’è sull’isola costa il 30% in più del­la ter­ra fer­ma. Pan­tel­le­ria non può esse­re il fana­li­no di coda dell’Italia, ma deve rice­ve­re la giu­sta atten­zio­ne. Non devo­no esser­ci cit­ta­di­ni di serie A e cit­ta­di­ni di serie B. Que­ste sono le istan­ze e le richie­ste che cer­che­rò di por­ta­re in Regio­ne. Cre­do che il voto non si chie­da, ma vada meri­ta­to, io cer­che­rò di meri­tar­me­lo por­tan­do con impe­gno, dedi­zio­ne e tena­cia que­ste e altre istan­ze alle sedi isti­tu­zio­na­li all’ARS. 

Siamo al 26 settembre. Se sarà eletto, quale sarà il suo primo impegno nei confronti dell’isola?

Sto giran­do per azien­de, per nego­zi, per atti­vi­tà pic­co­le e medie, tut­te natu­ral­men­te mani­fe­sta­no del­le pro­ble­ma­ti­che riguar­dan­ti il costo del­le bol­let­te, che al momen­to risul­ta esse­re una emer­gen­za, non solo regio­na­le, ma nazio­na­le. La solu­zio­ne? Un reco­ve­ry fund ener­ge­ti­co, per­ché se si ritar­da anco­ra a veni­re incon­tro a fami­glia e azien­de, quest’ultime chiu­de­ran­no. Se non pos­so­no paga­re la bol­let­ta, che in que­sto momen­to si è tri­pli­ca­ta, la rateiz­za­zio­ne non ser­vi­rà a nul­la. Quin­di, il Gover­no nazio­na­le in siner­gia con il Gover­no regio­na­le e isti­tu­zio­ni tut­te devo­no imme­dia­ta­men­te atti­var­si affin­ché que­sto gran­de maci­gno sul­la testa di ognu­no ven­ga in qual­che modo cal­mie­ra­to. Si può inter­ve­ni­re sull’IVA, sui costi vivi di gestio­ne del­la rete ener­ge­ti­ca. È il momen­to che la poli­ti­ca aiu­ti tut­te le azien­de che non pos­so­no e non devo­no chiu­de­re, per­ché que­sta è la pri­ma emer­gen­za. Biso­gna fare un discor­so di soli­da­rie­tà, per­ché le azien­de con que­sti costi ener­ge­ti­ci, le azien­de ener­gi­vo­re e quel­le anche meno impe­gna­te dall’energia, se arri­ve­rà la pri­ma, secon­da, ter­za bol­let­ta chiu­de­ran­no e sarà una cata­stro­fe. Poi, a mio avvi­so, la solu­zio­ne per non ritro­var­ci mai più in que­sta situa­zio­ne è una rivo­lu­zio­ne ener­ge­ti­ca. Io abi­to nel cen­tro sto­ri­co e non mi han­no fat­to met­te­re i panel­li foto­vol­tai­ci, per­ché ci sono del­le leg­gi regio­na­li che mi impe­di­sco­no di met­ter­li. La Sovrain­ten­den­za, in base alla nor­ma­ti­va, dice che non pos­so­no esse­re mes­si. Fac­cia­mo una puli­zia di que­ste leggi!

Quindi cosa fare di concreto?

Nel pro­gram­ma del Movi­men­to 5 Stel­le regio­na­le c’è il rece­pi­men­to di quel­lo che è sta­to un prov­ve­di­men­to nazio­na­le: il Gover­no ha mes­so a dispo­si­zio­ne di ogni cit­ta­di­no 8.500 euro per met­te­re i pan­nel­li foto­vol­tai­ci e in tut­ta Ita­lia su 20 regio­ni solo la regio­ne Puglia ha mes­so in atto que­sta pos­si­bi­li­tà. Se ne sta par­lan­do in Pie­mon­te, in Lom­bar­dia, ma lì non c’è il sole come da noi, da noi ci sono 11 mesi all’anno di sole.

Nel­la regio­ne sici­lia­na, Asses­so­ri, Gover­na­to­ri, nes­su­no degli uscen­ti par­la­men­ta­ri ha mes­so in cam­po que­sto prov­ve­di­men­to che già rap­pre­sen­te­reb­be una rivo­lu­zio­ne ener­ge­ti­ca. La pri­ma cosa da fare in Regio­ne sarà di atti­var­si imme­dia­ta­men­te per rece­pi­re que­sta opzio­ne del red­di­to ener­ge­ti­co, costi­tui­re un fon­do di 50 milio­ni di euro e, per­ché no, anche di più vista l’emergenza. Ogni fami­glia deve poter met­te­re i pan­nel­li e rispar­mia­re. È ora di met­te­re da par­te cer­te leg­gi che ormai sono obso­le­te, per­ché io ho il dirit­to di poter­mi lava­re, cuci­na­re, accen­de­re la luce, stu­dia­re, dare da man­gia­re ai miei figli e così via dicen­do. Que­sta è la pri­ma emer­gen­za di cui mi occu­pe­rò in Regio­ne. 

Deduco che stiamo parlando di energia rinnovabili. Nel M5S, siete sempre contrari all’energia nucleare?

Di base io riten­go di non ave­re le espe­rien­ze e le com­pe­ten­ze per par­la­re in manie­ra det­ta­glia­ta di ener­gia nuclea­re. Una cer­tez­za però ce l’ho: l’energia nuclea­re è un’energia che va con­si­de­ra­ta con mol­ta atten­zio­ne, per­ché sap­pia­mo benis­si­mo che le radia­zio­ni fan­no male e non c’è distin­zio­ne, come qual­che poli­ti­can­te fa, sul­le radia­zio­ni natu­ra­li e radia­zio­ni non naturali.

I disa­stri da radia­zio­ni sono sicu­ra­men­te un dan­no gra­vis­si­mo, per­ché pro­vo­ca­no il can­cro. Si deve rispet­ta­re il refe­ren­dum che anni fa ven­ne ha det­to NO al nuclea­re. Per­ché allo­ra non comin­cia­mo da subi­to una rivo­lu­zio­ne ener­ge­ti­ca con le rin­no­va­bi­li? Vedia­mo dove riu­scia­mo ad arri­va­re, met­tia­mo un pan­nel­lo sui tet­ti e del­le micro-pale eoli­che sui tet­ti di ogni cit­ta­di­no e poi discu­tia­mo del resto. 

Una proposta, quindi, potrebbe essere il micro-eolico?

Asso­lu­ta­men­te sì. Cono­sco per­so­ne che sul tet­to han­no pan­nel­li foto­vol­tai­ci in siner­gia a un siste­ma ibri­do con micro-eoli­co, han­no anche le bat­te­rie e tut­to l’anno, d’inverno e d’estate, con le pom­pe di calo­re rie­sco­no a goder­si una vita di qua­li­tà all’interno del­la loro casa. Non vedo per­ché non dob­bia­mo far­lo in ogni casa, in ogni abi­ta­zio­ne, in ogni nego­ziet­to, in ogni azien­da ita­lia­na e per­ché non dob­bia­mo far­lo subito?

Ci sono persone che si oppongono al micro-eolico o all’energia rinnovabile, perché c’è un fattore chiave, per esempio a Pantelleria, del vincolo paesaggistico. Per voi è un vincolo superabile? Bisogna scendere a compromessi per attuare il micro-eolico e attuare una possibile rivoluzione di energia rinnovabili? Se sì, solo energie rinnovabili o un mix con la nucleare? 

Biso­gna fare innan­zi­tut­to una dif­fe­ren­za tra eoli­co e micro-eoli­co. Quest’ultimo non è impat­tan­te come l’eolico e det­to que­sto di base non sono con­tra­rio né all’eolico né al micro-eoli­co. Di con­tro, pri­ma di par­la­re di uno scem­pio nel pae­sag­gio con l’eolico puro, pri­ma vor­rei vede­re e leg­ge­re atten­ta­men­te le car­te. Poi è tut­ta una que­stio­ne di prio­ri­tà, valu­tia­mo ogni situa­zio­ne, valu­tia­mo i pun­ti in cui si pos­so­no met­te­re le pale eoli­che. Non vedo per­ché ci deb­ba esse­re que­sto ostra­ci­smo puro, visto che Pae­si e pae­sag­gi anche più fra­gi­li dei nostri in Euro­pa ospi­ta­no par­chi eoli­ci su ter­ra e in mare. Per­ché non dota­re anche Pan­tel­le­ria di un siste­ma che con­sen­ta di ave­re ener­gia elet­tri­ca dall’eolico? C’è, però, una cosa su cui dob­bia­mo sta­re atten­ti, il pas­sag­gio da una tipo­lo­gia di ener­gia ad un’al­tra, in alcu­ni casi e in base a come vie­ne mes­sa in cam­po una leg­ge, non è altro che il pas­sag­gio da un pro­prie­ta­rio ad un altro. Dob­bia­mo pun­ta­re alla liber­tà ener­ge­ti­ca, non dob­bia­mo pas­sa­re dal­le mul­ti­na­zio­na­li dell’energia alle mul­ti­na­zio­na­li dell’energia eoli­ca o foto­vol­tai­co. Dob­bia­mo pun­ta­re ad un siste­ma che fac­cia sì che l’ec­ce­den­za del pan­nel­lo foto­vol­tai­co di casa non ven­ga ridi­stri­bui­ta in rete, ma vada a rim­pin­gua­re il fon­do crea­to, in modo tale che diven­ti vera­men­te un fon­do di rota­zio­ne per acqui­sta­re nuo­vi pan­nel­li e così via. È una cosa che si fa anche in altri ambi­ti e va fat­ta subito.

Con il senno di poi è stato giusto rompere l’alleanza con il PD in Sicilia soprattutto? 

Chi mi cono­sce lo sa, sono da 11 anni atti­vi­sta poli­ti­co del Movi­men­to 5 Stel­le. La cosa che più odio è fare gos­sip poli­ti­co, quin­di potrai far­mi tut­te le doman­de riguar­do il pro­gram­ma e le cose che voglia­mo e voglio fare, ma tut­to quel­lo che con­cer­ne il gos­sip poli­ti­co, l’alleanza e la non allean­za, per­met­ti­mi di dire che non mi inte­res­sa, non ne voglio par­la­re e cre­do che così come la buo­na­ni­ma Casa­leg­gio affer­ma­va: “Un’idea non è di destra o di sini­stra. È un’idea. Buo­na o cattiva”.

Qua­lun­que sia l’alleanza e qua­lun­que sia il Gover­no, io non farò altro che pro­por­re e ripro­por­re idee che spe­ro sia­no buo­ne e accet­ta­te da tut­ti, per­ché cre­do nel sen­so alto del­la poli­ti­ca. Quan­do ero con­si­glie­re comu­na­le, dal 2014 al 2019, a Maza­ra del Val­lo tut­ti dice­va­no che ero con­si­glie­re di oppo­si­zio­ne, per­ché non ero sta­to elet­to nel­le fila del­la mag­gio­ran­za e quin­di distin­gue­va­no tra mag­gio­ran­za e oppo­si­zio­ne. Io, inve­ce, dice­vo a tut­ti di esse­re con­si­glie­re dei cit­ta­di­ni, per­ché non mi sen­ti­vo né di mag­gio­ran­za né di oppo­si­zio­ne, ma mi sen­ti­vo di rap­pre­sen­ta­re e por­ta­re la voce dei cittadini.

I numeri contano però. I sondaggi attualmente ci dicono che con un’alleanza con il PD si sarebbe riusciti a governare in Sicilia.

I nume­ri con­ta­no sul­le idee, sul­le pro­po­ste e sui pro­get­ti. Noi era­va­mo dati ad una per­cen­tua­le bas­sis­si­ma e come è visi­bi­le a tut­ti, gra­zie a Giu­sep­pe Con­te che, di gior­no in gior­no, pone temi, pro­po­ste, cose impor­tan­ti per la popo­la­zio­ne tut­ta, i nume­ri stan­no cre­scen­do. Non mi occu­po mai di son­dag­gi, non mi impor­ta nul­la del gos­sip poli­ti­co, ma mi inte­res­sa­no le pro­po­ste, le idee e su quel­le farò il mio per­cor­so e di tut­to il Movi­men­to. 

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