di Flavio Silvia
Domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare i due rami del Parlamento, ma non solo. Infatti, nel territorio siculo oltre alle succitate elezioni si svolgeranno le elezioni regionale per rinnovare l’ARS, Assemblea Regionale Siciliana ed eleggere il Presidente della Regione. Con l’occasione stiamo facendo un giro si interviste per porre domande su tematiche nazionali e regionali ai rappresentanti politici nazionali e regionali. Questo sarà il nostro ultimo appuntamento, abbiamo sentito ai nostri microfoni Angelo Fumuso (IV), rappresentante quindi del Terzo Polo.
Calenda qualche giorno prima di allearsi con Renzi aveva firmato un patto con il PD continuava ad affermare pubblicamente che non si sarebbe alleato con Renzi perché ?
Questa affermazione è come il famoso “Stai sereno Enrico”. Bisogna precisare che le politiche, sia di Azione che di Italia Viva sono similari, per non dire uguali. Cosa le rende differenti? Sono loro due, i due leader politici. Il passo indietro di Matteo è stata la mossa decisiva. Renzi e Calenda sono una coppia vincente, che ha già avuto responsabilità di Governo. Ricordiamo infatti che Renzi ha nominato Calenda ministro, l’ha aiutato nella campagna elettorale di Roma, l’ha fatto entrare in Renew Europe e ha sempre ammesso di apprezzare il personaggio politico. La cosa che più mi è piaciuta è la rivendicazione da parte di Calenda del referendum perso: “ Le questioni che abbiamo posto, sono tutte lì che aspettano ancora oggi una risoluzione.” Ma venendo alla tua domanda bisogna dire che il povero Enrico non ne indovina una: campo largo, campo stretto, campo minato. Basta leggere i commenti di tutti i direttori di testata, un conto è fare una alleanza il cui unico scopo è essere contro qualcuno. Un conto è volere fare un’alleanza di programma avendo al centro Draghi e la sua agenda. Non si può fare un’alleanza tutti assieme anche se diversi e farla passare come un ‘alleanza di programma, l’alleanza scoppia ! Ed è quello che è avvenuto, non puoi fare un’alleanza programmatica con Carlo Calenda sulla base dell’agenda Draghi e l’indomani fare la stessa alleanza con Fratoianni che aveva votato per 55 volte no a tutte le leggi del governo Draghi. L’altra nota stonata è il rapporto del PD con i 5 stelle. Dopo la caduta del governo Draghi per l’azione di Conte, Letta ha rotto l’alleanza, definendoli inaffidabili!
Infatti Renzi parla di un PD “grillinizzato” e si chiede perché votare PD che segue le riforme dei 5 Stelle, invece di votare direttamente il primo. Sia Renzi che Calenda a mio avviso hanno fatto una scelta coraggiosa perché ha rinunciato a diversi seggi in più, e sicuramente più sicuri, rispetto alla scelta di far nascere questo terzo Polo.
Il Terzo Polo ha pubblicamente affermato che il loro obiettivo è il 10%, lo credi raggiungibile? Quali pensi sarà il risultato elettorale del Terzo Polo?
Ai miei tempi da ragazzo circolavano, durante i periodi elettorali, delle false liste regionale usate dagli onorevoli per accalappiare i voti di tanti ragazzi. Ora succede la stessa cosa per i sondaggi. C’è troppa differenza tra i sondaggi dei giornali della destra e giornali della sinistra, vedremo. Su questa elezione pesa il 40% degli indecisi. In questi giorni decideranno se andare a votare e per chi votare. Già la metà di loro potrebbe sovvertire le sorti e le previsioni dei sondaggi. Ricordo l’allegro esercito del PCI che doveva sbaragliare il nemico delle elezioni, ed invece fu perdente. C’è troppo voto liquido! Oggi al 30% e dopodomani nemmeno al 10%. Sò solo una cosa, l’aria di ottimismo che sento dagli amici, dal nord al Sud, dovuta al fatto che le persone si avvicinano con facilità ai nostri tavolini ‚fanno domande e tanti prima di parlare ci garantiscono che hanno scelto il terzo Polo. Il 10 il 12 per cento, non lo so vedremo però c’è una bella aria intorno al terzo Polo.
Mario Draghi ha detto di non essere disponibile ad un ulteriore esperienza di Governo, perché insistere con questa candidatura che a questo punto sembrerebbe “forzata”?
Non tiriamo Draghi dalla manica della giacchetta. Vedremo come andranno i risultati delle elezioni e in base a questo si deciderà. Un uomo dell’istituzione come Draghi non può sovvertire o influenzare l’esito delle elezioni parlando nel campo politico che non gli conviene. Ed è quello che ha fatto. Ricordiamo, che pochi giorni fa Draghi ha ricevuto una onorificenza come l’economista dell’anno a New York. L’uomo che tutto il mondo ci invidia, noi lo disprezziamo e ne abbiamo fatto cadere il governo. Draghi è un uomo di Stato e non si tira indietro se lo stato lo chiama.
Qual è la politica del Terzo Polo in fatto di immigrazione?
Mi sembra che il blocco navale della Meloni, sia una cavolata enorme. Come si fa a controllare centinaia e centinaia di miglia di mare? Lo stesso ex giudice Nordio, candidato nelle liste Fdl, ha detto che è solo una trovata elettorale. Premesso che non si può non accogliere le richieste di aiuto di migranti in mare, in pericolo di vita e che gli accordi con la Libia sono scandalosi.
Abbiamo visto tutti le foto dei lager dove i libici ci tengono i migranti in transito nel loro territorio, le foto delle loro violenze, le foto del deserto dove li portano, quelli respinti a morire. Abbiamo visto le tante donne incinte arrivare in Italia, frutto degli stupri di massa dei libici. E’ una barbaria, lì si celebra la morte dell’umanità!
E’ quasi un fenomeno biblico l’immigrazione di questi milioni di persone che si spostano verso il continente europeo. Basta ricordare quando fu bloccata la via del mare e l’immigrazione avvenne attraverso la marcia a piedi nei territori balcanici sotto la neve. Noi siamo per un immigrazione legale! Bisogna ritornare agli aiuti in patria individuando anche paesi che possono collaborare in questo. Fare gli hotspot lì, fare dei corsi di riqualificazione lì per immetterli poi nel mercato del lavoro in Europa. Il fenomeno dell’immigrazione è un fenomeno ripeto di portata biblica e non lo possiamo bloccare, ma lo possiamo e lo dobbiamo controllare. Aiutare nei loro stati ‚chi si muove per fame e mancanza di lavoro.
Nei giorni scorsi ho parlato telefonicamente con l’onorevole Ivan Scalfarotto proprio di questo. Ci siamo ripromessi di sentirci dopo queste elezioni per parlare dell’attuale condizione della Caserma Barone del fenomeno dell’accoglienza a Pantelleria.
Gaetano Armao è un nuovo con un background di destra, i componenti del Terzo Polo, vengono storicamente da un’altra area politica, come mai si è arrivati a questa decisione?
Queste domande sono tendenziose, ma rappresentano l’essenza dell’immaginario collettivo che si fa e si pone il pubblico, a cui ben volentieri rispondo. Se il Terzo Polo parla con la sinistra allora è di sinistra! Se invece parla con la destra, è di destra! Consentimi di ribaltare l’equazione e di dire che i simili cercano i propri simili e che i riformisti cercano i riformisti. Ben diceva Carlo che il Terzo Poro dal punto di vista ideologico racchiude in se le migliori espressioni ideologiche del secolo passato: Il liberalismo, il socialismo, il riformismo e la cultura e i valori del Partito Popolare italiano. I riformisti ci sono a sinistra, ma ci sono anche nel centro, quello che tanti non capiscono. Ma non c’è solo il riformismo che ci unisce, ma ci sono i valori dell’Europeismo, del’Atlantismo, e della difesa dei valori e delle conquiste liberali, cristiane e sociali degli ultimi decenni.
Mariastella Gelmini, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Andrea Cangini, Giusy Versace, Annalisa Barone, Rossella Sessa e Paolo Russo hanno lasciato Forza Italia perché si sentivano traditi nei valori in cui credevano e che gli avevano fatto abbracciare questo partito. E lo stesso Berlusconi, in questi giorni, che fa marcia indietro e che romperà l’alleanza di centro destra nel momento in cui i rapporti tra Salvini e Putin e della Meloni con Orban, andassero avanti. In questo contesto, vi stupisce che Gaetano Armao, abbia scelto il Terzo Polo?
Probabilmente avremo nel nostro Paese la prima Presidente del Consiglio donna, cosa ne pensi ?
Che un Presidente del Consiglio possa essere una donna sarebbe una cosa bella, Come desidererei un sindaco donna nella prossima Amministrazione Comunale qui a Pantelleria. Ma detto questo, devo anche sottolineare come la candidatura della Meloni non rientra, del tutto o per niente, nei tratti di una politica femminile. E questo perché il partito da cui viene Fdl, che ha preso il testimone del MSI, è un partito al maschile e quindi lei per farsi strada in questo partito, ha preso e continua ad avere tratti e politiche maschiliste. Ma questo non lo dico solo io, l’hanno sottolineato in tante donne politiche e non. E se prendiamo il Congresso sulla famiglia di Verona, di qualche anno fa, direi che sui contenuti sui valori sulle proposte per il mondo femminile e sui diritti sociali delle donne, ce n’è ben poco. La visione della donna in questo contesto è molto limitativa.
Quanto influenzeranno le elezioni nazionali su quelle regionali, o viceversa?
Non c’è dubbio che elezione nazionali hanno un po’ messo sotto traccia il valore delle elezioni regionali. Il fatto che la Regione Siciliana sia una Regione a statuto speciale e le varie competenze che lo Stato ha passato alle Regioni, dà l’idea del potenziale di azione che ha la nostra regione nella risoluzione delle problematiche. Molte volte ci siamo bloccati proprio sul fronte regionale, e questo la dice lunga sul valore della Regione e le sue delle politiche locali fin qui fatte. Per cui in ultimo lancia un appello a chi non vuole andare a votare, a ripensarci per poi non piangere sulla mancata risoluzione delle problematiche future. Queste elezioni sono importanti a livello nazionale e importantissime a livello Regionale, non ce lo dimentichiamo.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.