Elezioni, ecco come si vota alle nazionali

Elezioni, ecco come si vota alle nazionali

24/09/2022 0 Di Flavio Silvia

di Fla­vio Silvia

 

Il 25 set­tem­bre i cit­ta­di­ni ita­lia­ni saran­no chia­ma­ti al voto per eleg­ge­re i pro­pri rap­pre­sen­tan­ti alla Came­ra e al Sena­to del­la Repub­bli­ca. Si andrà a vota­re con la leg­ge elet­to­ra­le attual­men­te in vigo­re: il Rosa­tel­lum. Il Rosa­tel­lum è una leg­ge elet­to­ra­le entra­ta in vigo­re nel novem­bre del 2017, in occa­sio­ne del­le ele­zio­ni poli­ti­che di mar­zo 2018. 

Etto­re Rosa­to, idea­to­re del­la leg­ge ave­va idea­to un siste­ma elet­to­ra­le misto, quin­di com­po­sto da due siste­ma: quel­lo mag­gio­ri­ta­rio e quel­lo pro­por­zio­na­le. I seg­gi per l’at­tua­le leg­ge elet­to­ra­le ven­go­no asse­gna­ti per un ter­zo con i col­le­gi uni­no­mi­na­li, in cui vie­ne elet­ta una sola per­so­na e per due ter­zi con col­le­gi plu­ri­no­mi­na­li in cui i rap­pre­sen­tan­ti saran­no due o più. 

Per entram­bi i rami del Par­la­men­to son pre­vi­ste del­le can­di­da­tu­re uni­no­mi­na­li, quin­di rego­la­te secon­do un siste­ma mag­gio­ri­ta­rio e plu­ri­no­mi­na­li, in cui inve­ce si fa capo ad un siste­ma proporzionale. 

 

Dopo il taglio dei parlamentari

Come noto, il taglio dei par­la­men­ta­ri, in segui­to al refe­ren­dum avve­nu­to il 20 e il 21 set­tem­bre 2020, ha note­vol­men­te cam­bia­to le car­te in tavo­la. Ades­so, i par­la­men­ta­ri elet­ti con siste­ma mag­gio­ri­ta­rio sono 221 men­tre ver­ran­no elet­ti 367 tra depu­ta­ti e sena­to­ri con il siste­ma pro­por­zio­na­le. Men­tre per le cir­co­scri­zio­ni este­re ver­ran­no elet­ti 8 depu­ta­ti e 4 sena­to­ri, per un tota­le di 600 par­la­men­ta­ri (400 depu­ta­ti e 200 sena­to­ri). 

 

Soglia di sbarramento

Il Rosa­tel­lum pre­ve­de una soglia di sbar­ra­men­to per entra­re di fat­to in par­la­men­to fis­sa­ta al 3% per sin­go­li par­ti­ti e al 10% per le coa­li­zio­ni. Per quan­to riguar­da i par­ti­ti che non supe­ra­no la soglia di sbar­ra­men­to, se si sono can­di­da­ti soli i voti con­qui­sta­ti andran­no per­si men­tre se si sono pre­sen­ta­ti con una coa­li­zio­ne, i voti andran­no river­sa­ti pro­por­zio­nal­men­te ai par­ti­ti che fan­no par­te del­la coa­li­zio­ne. Quin­di di fat­to il Rosa­tel­lum è una leg­ge che pre­mia le coalizioni. 

 

Come si vota

Al seg­gio elet­to­ra­le ver­ran­no con­se­gna­te all’e­let­to­re 2 sche­de: una per la Came­ra dei Depu­ta­ti e l’al­tra per il Sena­to del­la Repub­bli­ca. A dif­fe­ren­za del­le scor­se ele­zio­ni baste­rà ave­re 18 anni per vota­re per entram­be le com­po­nen­ti del Par­la­men­to. Nel­la stes­sa sche­da si vote­rà sia per la com­po­nen­te uni­no­mi­na­le che per quel­la pro­por­zio­na­le. Qui sot­to vi alle­ghia­mo un fac-simi­le per riu­sci­re a com­pren­de­re al meglio. 

 

 

Fac-simile Camera dei Deputati

Fac-simile Senato

 

Quel­li in alto sopra ogni lista sono i can­di­da­ti uni­no­mi­na­li, colo­ro quin­di, che ver­ran­no elet­ti su base mag­gio­ri­ta­ria, di con­se­guen­za chi rice­ve­rà più voti per ogni col­le­gio ver­rà elet­to. Le liste subi­to sot­to sono i can­di­da­ti per la par­te pro­por­zio­na­le. Que­st’ul­ti­mi ver­ran­no elet­ti in pro­por­zio­ne ai voti otte­nu­ti da ogni lista o coa­li­zio­ne da cui sono soste­nu­ti. Inol­tre, que­sti can­di­da­ti ver­ran­no elet­ti in ordi­ne di lista. Quin­di il “capo­li­sta” avrà più pos­si­bi­li­tà di esse­re elet­to. Affian­co ad ogni lista sono pre­sen­ti i sim­bo­li dei par­ti­ti che sosten­go­no quei candidati. 

 

Regole del voto

Per vota­re, i cit­ta­di­ni con dirit­to di voto devo­no recar­si al seg­gio elet­to­ra­le di iscri­zio­ne che cor­ri­spon­de alla sezio­ne rela­ti­va al luo­go di resi­den­za. Al momen­to del voto, l’elettore deve mostra­re la tes­se­ra elet­to­ra­le e la car­ta di iden­ti­tà o altro docu­men­to similare.

I cit­ta­di­ni che si reche­ran­no ai seg­gi per vota­re in occa­sio­ne del­le ele­zio­ni poli­ti­che non avran­no l’obbligo di indos­sa­re la masche­ri­na. Sarà obbli­ga­to­rio inve­ce l’utilizzo del­la masche­ri­na chi­rur­gi­ca da par­te degli scru­ta­to­ri e dei Pre­si­den­ti di seggio.

 

Le possibilità

La pro­pria pre­fe­ren­za di voto si indi­ca con una cro­ce sul nome del can­di­da­to uni­no­mi­na­le o sul par­ti­to scel­to. Abbia­mo sostan­zial­men­te 3 opzioni: 

  1. L’e­let­to­re fa una cro­ce sul can­di­da­to all’u­ni­no­mi­na­le, il voto ver­rà pro­por­zio­nal­men­te ripar­ti­to ai par­ti­ti che sosten­go­no la coa­li­zio­ne, se inve­ce il par­ti­to è sin­go­lo otter­rà tut­ti i voti del can­di­da­to nel­l’u­ni­no­mi­na­le per la par­te proporzionale;
  2.   Se l’e­let­to­re ha pre­fe­ren­ze a chi desti­na­re il pro­prio voto per la par­te pro­por­zio­na­le, potrà pro­ce­de­re effet­tuan­do una cro­ce sul sim­bo­lo del par­ti­to. Così facen­do darà il pro­prio voto al par­ti­to e alla lista col­le­ga­ta per il plu­ri­no­mi­na­le e al can­di­da­to all’u­ni­no­mi­na­le col­le­ga­to per la com­po­nen­te maggioritaria;
  3.  L’e­let­to­re fa una cro­ce sia sul can­di­da­to all’u­ni­no­mi­na­le che per un par­ti­to per quan­to riguar­da la par­te plu­ri­no­mi­na­le. In quel caso come nel caso pre­ce­den­te la pro­pria pre­fe­ren­za andrà al can­di­da­to per il mag­gio­ri­ta­rio e alla lista per il proporzionale. 

 

Cosa non fare 

Non è ammes­so il voto disgiun­to: Quin­di se ad esem­pio l’e­let­to­re deci­de di dare il pro­prio voto ad un can­di­da­to all’u­ni­no­mi­na­le non potrà di con­se­guen­za vota­re un par­ti­to diver­so da quel­le che sosten­go­no il can­di­da­to vota­to, per la par­te pro­por­zio­na­le. Nel­la par­te pro­por­zio­na­le non si deve bar­ra­re un nome can­di­da­to al plu­ri­no­mi­na­le per­chè si trat­ta di liste bloc­ca­te, di con­se­guen­za i can­di­da­ti ver­ran­no elet­ti in ordi­ne di lista.