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PANTELLERIA: GUARDIA COSTIERA E IRSA-CNR INSIEME PER LA RICERCA SULLA PINNA NOBILIS

Nei gior­ni 20 e 21 otto­bre 2022 il per­so­na­le dell’Ufficio Cir­con­da­ria­le Marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria, in col­la­bo­ra­zio­ne con i diving loca­li di Pan­tel­le­ria Green Divers e Dive‑X, ha for­ni­to sup­por­to logi­sti­co e ope­ra­ti­vo ai ricer­ca­to­ri subac­quei dell’Istituto di Ricer­ca sul­le Acque (IRSA) del Con­si­glio Nazio­na­le del­le Ricer­che (CNR), coa­diu­va­ti dal loro col­la­bo­ra­to­re Gio­van­ni Squi­tie­ri, foto­gra­fo pro­fes­sio­ni­sta video-sub. Le immer­sio­ni scien­ti­fi­che svol­te nel­le acque dell’isola era­no fina­liz­za­te alla ricer­ca di esem­pla­ri vivi di Pin­na nobi­lis. Que­sta spe­cie e la con­ge­ne­re Pin­na rudis, sono dei mol­lu­schi bival­vi ende­mi­ci del Mediterraneo.

Il gran­de inte­res­se per Pin­na nobi­lis è det­ta­to dall’essere diven­ta­ta una spe­cie a gra­ve minac­cia di estin­zio­ne in segui­to a este­si even­ti di moria di mas­sa in tut­to il Medi­ter­ra­neo a cau­sa dell’infezione di alcu­ni micror­ga­ni­smi patogeni.

In rela­zio­ne a que­sto, la ricer­ca e il moni­to­rag­gio di esem­pla­ri vivi è attual­men­te l’unica stra­te­gia attua­bi­le per rac­co­glie­re infor­ma­zio­ni uti­li a met­te­re in atto inter­ven­ti di salvaguardia.

Gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne con la Guar­dia Costie­ra e i diving loca­li di Pan­tel­le­ria, era giun­ta noti­zia del­la pre­sen­za di indi­vi­dui in salu­te e quin­di i ricer­ca­to­ri del CNR IRSA, da parec­chi anni impe­gna­ti nel­lo stu­dio di que­ste spe­cie, han­no volu­to inda­ga­re in pri­ma per­so­na sul­la situa­zio­ne pre­sen­te nei fon­da­li dell’isola.

Le immer­sio­ni effet­tua­te gio­ve­dì 20 otto­bre, in col­la­bo­ra­zio­ne con il diving Green Divers di Anto­nel­lo D’Aietti, che ha mes­so a dispo­si­zio­ne dei ricer­ca­to­ri la loro imbar­ca­zio­ne e for­ni­to le risor­se neces­sa­rie a svol­ge­re le immer­sio­ni in sicu­rez­za, insie­me al sup­por­to del gom­mo­ne del­la Guar­dia Costie­ra, han­no por­ta­to all’individuazione di un tota­le di 7 esem­pla­ri in buo­na salu­te di Pin­na nobi­lis e Pin­na rudis, oltre ad un cer­to nume­ro di indi­vi­dui mor­ti del­le due spe­cie, in pros­si­mi­tà del­la loca­li­tà di Cala di Levan­te e Cala Tra­mon­ta­na. Nel­le immer­sio­ni effet­tua­te il gior­no suc­ces­si­vo in loca­li­tà Cam­po­bel­lo, sot­to la super­vi­sio­ne del Coman­do marit­ti­mo pan­te­sco e con il sup­por­to del diving Dive‑X di Eddie Famu­la­ro, sono sta­ti indi­vi­dua­ti altri due indi­vi­dui in buo­na salu­te di Pin­na rudis.

Que­sti risul­ta­ti inco­rag­gian­ti, in una zona da cui non era­no sta­ti segna­la­ti dal­la comu­ni­tà scien­ti­fi­ca esem­pla­ri in salu­te del­le due spe­cie, han­no evi­den­zia­to la neces­si­tà di inten­si­fi­ca­re le atti­vi­tà di ricer­ca e quan­to sia pre­zio­sa la col­la­bo­ra­zio­ne tra gli Enti di Ricer­ca Scien­ti­fi­ca, la Guar­dia Costie­ra e i diving locali.

Nel pros­si­mo futu­ro i diving loca­li han­no assi­cu­ra­to ai ricer­ca­to­ri la loro con­ti­nua atten­zio­ne alla sco­per­ta di altri indi­vi­dui in salu­te e al con­trol­lo di quel­li già indi­vi­dua­ti, in atte­sa di poter svol­ge­re osser­va­zio­ni più mira­te con la geo­re­fe­ren­zia­zio­ne degli esem­pla­ri e il pre­lie­vo non inva­si­vo di tes­su­ti per le ana­li­si gene­ti­che, neces­sa­rie per otte­ne­re infor­ma­zio­ni più appro­fon­di­te sul­le spe­cie in que­stio­ne ed even­tua­li feno­me­ni di ibridazione.


Nel­la foto di copertina:

La con­chi­glia di un esem­pla­re di Pin­na nobi­lis di gran­di dimen­sio­ni ritro­va­ta a 22 metri di pro­fon­di­tà in loca­li­tà Fara­glio­ne di Tra­ci­no (Cala di Levan­te – Pantelleria)

(foto di Gio­van­ni Squitieri)

Due esem­pla­ri di Pin­na rudis in buo­na salu­te osser­va­ti ad una pro­fon­di­tà di 18 metri, sui fon­da­li di Cala Tra­mon­ta­na, lun­go il lito­ra­le nord-orien­ta­le di Pantelleria

(foto di Gio­van­ni Squitieri)

 

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