Abbiamo incontrato il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, mentre era a Roma, martedì scorso, per vari incontri nei Ministeri. Ci ha raccontato chi ha incontrato e a quale scopo in un’intervista, rispondendo anche alle critiche per aver incontrato Ministri leghisti.
di Flavio Silvia
Il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, insieme all’Assessore Leonardo Ferreri, si sono recati a Roma, dove li abbiamo incontrati, per una serie di incontri istituzionali con alcuni dei nuovi Ministri nominati. Abbiamo chiesto al Primo Cittadino di dirci scopo e risultati di queste interlocuzioni.
Sindaco Campo, chi avete incontrato a Roma e per quali motivi?
Martedì, in mattinata, siamo stati al Ministero Affari Regionali dove abbiamo incontrato il Ministro Calderoli; poi siamo andati alla Camera dove abbiamo incontrato l’Onorevole Santillo, colui che ha presentato, su nostra iniziativa, un emendamento sul fotovoltaico agli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa, poi approvato e con lui abbiamo di nuovo continuato a parlare di trasporti.
Infatti, proprio martedì è stata depositata un’interrogazione da parte degli On. Santillo e Carmina, con altri firmatari del Movimento 5 Stelle, sulla questione trasporti aerei, continuità territoriale, ritardo nel bando… insomma, chiediamo al Ministro conto di quella che è la situazione che riguarda i trasporti aerei e tutte le difficoltà che stiamo vivendo.
Dopo Calderoli (Lega) e Santillo (M5S), chi avete incontrato?
Dopo Santillo, nel primo pomeriggio siamo andati al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili dove abbiamo incontrato il Viceministro Rixi per parlare dei lavori di completamento del porto di Pantelleria e successivamente al Ministero dell’Agricoltura, sempre per la questione zibibbo e identità con il territorio pantesco. Abbiamo in corso interlocuzioni importanti che spero nei prossimi mesi potranno sfociare in azioni concrete a protezione del nostro zibibbo.
Infine, abbiamo incontrato l’ufficio legislativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze per proseguire quella che era la discussione già fatta la mattina con Calderoli. Questi sono stati gli incontri, una giornata piena.
Con i nuovi Ministri avete dovuto ricominciare tutto daccapo? I discorsi avviati con il Governo precedente sono ancora in piedi?
Il passaggio determinante, Ministro Calderoli agli Affari Regionali al mattino e poi al MEF nel pomeriggio, era quello di continuare il percorso che avevamo iniziato con la Ministra Gelmini e anche con legislativo del MEF l’istruttoria sulla Zona Franca Doganale, perché quella extra doganale è un po’ più complicata nell’iter, ma soprattutto iniziare con dei provvedimenti di defiscalizzazione che possano interessare IVA e accise, da inserire in legge di bilancio adesso e di avere già delle agevolazioni e dei risparmi come in terra ferma sui carburanti.
Questa cosa l’avevamo già iniziata con il precedente Governo ed è indispensabile continuare a tenerla in piedi, perché nessuno ci regala niente. Se non siamo noi a chiedere con insistenza e a farci promotori dei bisogni dell’isola, non ci sarà nessuno che si ricorderà di noi e lo dimostrano decenni di oblio in cui ci hanno relegato le Amministrazioni e i governi precedenti.
Perché l’iter avviato con lo scorso Governo sulle agevolazioni fiscali non è più andato in porto?
Gli emendamenti del Movimento 5 Stelle erano sulle accise e quelli della Lega sull’IVA, entrambi erano stati classificati come importanti, però poi in Commissione non li hanno considerati, perché alla fine il Governo ha preso una direzione diversa, ovvero quella di dare soldi a tutti a pioggia. Per salvare i provvedimenti, hanno cercato di spostarli più in là, però ci sono le intenzioni sia degli Affari Regionali che del MEF. Il Ministro Calderoli con il suo ufficio e i suoi collaboratori si sono presi l’impegno di poter inserire in legge di bilancio questo importante aiuto che serve a tutti noi.
Con Rixi, invece, abbiamo parlato soprattutto del porto di Pantelleria. Gli abbiamo presentato il progetto del Comune di come dovrà essere in futuro il porto. Il precedente Governo Regionale aveva intenzione di finanziarlo, però poi con l’arrivo della pandemia le risorse sono state dirottate sull’emergenza e siamo rimasti esclusi.
Sappiamo che è messo in programmazione, però vogliamo un aiuto concreto anche da parte del Ministero, perché non è possibile nel 2022 non avere sull’isola un porto, a fronte solo di grossi sprechi di denaro.
Il Viceministro Rixi ci ha chiaramente detto che, da questo punto di vista, inizierà un’interlocuzione importante con il Governo Regionale. Ha dato compiti ai suoi uffici di preparare le relazioni su questa cosa, noi gli invieremo il progetto del porto e quindi su questo speriamo di riuscire a fare in modo, anche attraverso il Ministero e la Regione che è la prima ad avere la competenza, di poter vedere qualche risultato concreto per i prossimi anni.
Il porto è una delle progettualità che si trascina da decenni senza veder luce. Cosa le fa pensare che stavolta si riuscirà ad avviare l’iter burocratico per i lavori di completamento?
Il progetto del porto noi l’abbiamo già fatto e completato; chiaramente ci sono tutti i passaggi successivi che sono quelli delle autorizzazioni, per questo devo dire grazie all’Ufficio Tecnico del Comune che si è messo al lavoro e ha prodotto qualcosa di importante. Quello che abbiamo detto a Rixi è che sicuramente l’investimento è importante, perché riprendere e sistemare un porto, sia commerciale che turistico, richiede tanti finanziamenti, però è importante iniziare con la sicurezza del porto, almeno con il prolungamento della diga foranea al Molo Toscano e fare il braccio a San Leonardo. Questi sono due interventi importanti per dare sicurezza al porto, sicurezza alle navi quando devono attraccare e anche la possibilità di poter far arrivare sull’isola navi da crociera, per esempio. Inoltre, un intervento di questo tipo farebbe in modo che il porto possa avere più posti barca. Devo dire che il Viceministro si è dimostrato sensibile, speriamo di ottenere qualcosa prima dei sei mesi di scadenza del nostro mandato.
In generale, di che tempi parliamo?
Il porto lo stiamo aspettando da una vita; è chiaro che noi abbiamo già intavolato un lavoro con i precedenti Ministri, ma la conclusione del progetto adesso necessita di tutte le altre fasi autorizzative, studi e via dicendo; il Comune non può anticipare le grandi somme per le fasi preliminari, se non ha la certezza che c’è effettivamente un finanziamento e queste somme rientreranno.
Dobbiamo sbloccare innanzitutto la Regione, da troppo tempo dormiente. Anche il Viceministro è consapevole delle grosse problematiche che ci sono in Regione. Il fatto che il progetto sia già pronto già è un passaggio importante, perché se bisogna aspettare che lo facciano loro, i tempi sarebbero ancora più lunghi.
Il porto è di competenza regionale, quindi deve essere finanziato dalla Regione con i fondi comunitari e ora sarebbe importante per riuscire ad ottenere il finanziamento con il PNRR. Se non si riesce adesso, ottenere il risultato diventa sempre più difficile. Bisogna trovare quella linea di finanziamento del PNRR che ci permetterebbe di mettere in sicurezza il porto e poi piano piano le altre cose le andiamo a fare.
Ha in programma altri incontri nei prossimi giorni. Quali saranno?
Partecipo alla Convention delle Associazioni delle Città del Vino a Duino, poi a Bergamo c’è l’Assemblea ANCI e poi dovremmo incontrare il Ministro degli Interni, Piantedosi, la settimana prossima qui a Roma.
A chi vi critica perché siete andati a parlare con Ministri leghisti, cosa rispondete?
Quando si ricopre un ruolo istituzionale non si possono avere bandiere. Ognuno ha il suo sentire, io il mio non l’ho mai nascosto, ma così come io sono il Sindaco di tutti i cittadini, anche quelli che non mi hanno scelto, i Ministri leghisti devono rappresentare ed ascoltare tutti i cittadini, anche quelli del sud. Anzi, credo che le nostre istanze siano un buon primo passo per dimostrare quell’attenzione per il Meridione che la Lega dice di avere da qualche anno. Io non scelgo i miei interlocutori istituzionali, parlo con chi devo e spero che dall’altra parte, al netto delle proprie idee politiche, ci sia la stessa sensibilità e senso del dovere.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
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