Di ritorno da Casa Sanremo, abbiamo incontrato Charlotte, al secolo Sabina Esposito, che ci ha raccontato questa nuova avventura
di Francesca Marrucci
Dopo due anni Charlotte, la cantautrice pantesca all’anagrafe Sabina Esposito, ritorna con un nuovo brano, “Vorrei me”. Tornata dall’esperienza di Casa Sanremo, ci racconta questa nuova esperienza.
Cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone?
Questa canzone non è autobiografica, ma è come se la fosse. Nasce dall’esigenza di urlare al mondo di non fare scelte per “dovere”, ma per “volere” e soprattutto invita a farle partendo sempre da sé stessi. Viviamo in una società in cui ti viene detto cosa e quando devi fare le cose, chi devi essere, come devi essere, senza pensare che magari qualcuno potrebbe avere altri tempi, altre idee. Non siamo robot, ma persone, ciascuna con la propria autenticità. Ma forse a volte ce lo dimentichiamo anche noi.
Anche questa l’hai scritta in 45 minuti come il tuo primo inedito “All’improvviso”?
No, questa è nata una sera dopo aver visto per l’ennesima volta occhi riflessi allo specchio troppo colmi di lacrime, segreti e verità nascoste. ricoperti, poi tra la gente, da un bugiardo sorriso.
Come mai hai deciso di pubblicarla adesso?
In verità è accaduto tutto quasi per gioco. La mia vocal coach, Grazia Alonzo, ad ottobre mi ha suggerito di partecipare ad un concorso per brani inediti, “Canto dell’Isola Fest”. Ho pensato di parteciparvi con questo, consapevole della difficoltà di passare gli step nei concorsi. Quindi, non mi aspettavo più di tanto, invece mi sono ritrovata in finale! Visto che l’ho fatto ascoltare per quell’occasione ho deciso di pubblicarlo ufficialmente con il videoclip.
Una pubblicazione del videoclip che ha avuto 10000 visualizzazioni nel giro di poche ore. Una gran soddisfazione. Ma di soddisfazione ce n’è una ancora più fresca, mi riferisco alla partecipazione a Casa Sanremo. Ce ne vuoi parlare?
Confesso che non mi aspettavo per niente tutto questo, ancora oggi controllo le visualizzazioni ogni sera e vedendole aumentare rimango incredula. Incredula, ma felice di tutto questo feedback, arrivare alle persone è l’obiettivo di un cantante. Esserci riuscita con questo brano per me è una vittoria.
Su Casa Sanremo… anche qui mi sono detta: “ma sì, ci provo” e ho inviato il brano. Quando la candidatura si è rivelata la conferma della partecipazione a Casa Sanremo, con tanto di convocazione ufficiale, potete immaginare la mia gioia. È stata un’esperienza di crescita professionale non indifferente, anche perché vi confesso che non avevo capito che fosse una trasmissione televisiva!
Credevo si trattasse di una grossa opportunità per gli artisti emergenti su un importante palco, ma della diretta TV non avevo capito nulla, forse ero troppo occupata a realizzare la situazione che stavo vivendo… vi lascio quindi immaginare la mia faccia quando l’ho scoperto sul momento. Pubblico, esibizione, adrenalina, applausi, intervista, una masterclass sulla musica da Bach al pop… potrei continuare, ma non riuscirei a far capire tutto ciò che ho provato. Un’esperienza che sicuramente mi ha cambiato molto.
E adesso? Cos’hai in serbo?
Solo per scaramanzia non posso svelare nulla, ma ho nuovamente le valigie pronte per nuove avventure di crescita professionale.
Cosa ti aspetti?
Nulla, se vivi di aspettative vivrai deluso. Ho imparato a prendere ciò che arriva e metterci tutta me stessa, il resto si vedrà. Non avevo programmato neanche una cosa di tutto quello che mi è accaduto in cosi poco tempo, ma è stato un bene, non sarebbe stato cosi bellissimo e soddisfacente. Una bella rivincita inaspettata. I tempi di Dio non sono mai quelli dell’uomo.
Successi che ti hanno portato molta visibilità. Un messaggio che vorresti dare a chi ti segue?
Non permettete a nessuno di dirvi chi siete e cosa fare, guardatevi allo specchio e chiedetelo ai vostri occhi. Non fatevi condizionare da niente e nessuno, i limiti sono solo una questione mentale “voluta”. Siate Liberi! Scegliete voi sempre, prima di ogni cosa. È da li che parte la felicità, anche quella verso gli altri.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.