Pantelleria, Guardia Costiera: Rilevata presenza Velella Velella in porto e nelle zone costiere

Pantelleria, Guardia Costiera: Rilevata presenza Velella Velella in porto e nelle zone costiere

20/03/2023 0 Di Redazione

 

 

La Guar­dia Costie­ra di Pan­tel­le­ria nel­l’am­bi­to del­le atti­vi­tà di pat­tu­glia­men­to del ter­ri­to­rio e degli spec­chi acque di com­pe­ten­za ha rile­va­to, e ci tie­ne ha far­lo sape­re a quan­ti usu­frui­sco­no del bel­lis­si­mo mare iso­la­no, un’im­por­tan­te pre­sen­za di Velel­la Vellella.

La Velel­la Velel­la, det­ta anche bar­chet­ta di San Pie­tro o di San Gio­van­ni, è una colo­nia di idro­zoi del­la fami­glia Por­pi­ti­dae da un inten­so colo­re blu mol­to bel­la da vede­re. Spes­so vie­ne ritro­va­ta in tut­ti gli ocea­ni, sul­le rive o al mas­si­mo a 1–2 cm di pro­fon­di­tà nel­l’ac­qua, con una pre­fe­ren­za per le acque cal­de o tem­pe­ra­te. Come gli altri cni­da­ri (celen­te­ra­ti), Velel­la velel­la è un ani­ma­le car­ni­vo­ro. Cat­tu­ra la sua pre­da, gene­ral­men­te planc­ton, tra­mi­te i ten­ta­co­li che con­ten­go­no del­le tossine.

Que­ste tos­si­ne, pur essen­do effi­ca­ci con­tro la pre­da, sono inno­cue per gli esse­ri uma­ni, poi­ché non rie­sco­no a pene­tra­re nel­la pel­le e non cau­sa­no nes­su­na rea­zio­ne alla cute del­l’uo­mo. Ciò det­to, è comun­que pre­fe­ri­bi­le evi­ta­re di toc­car­si gli occhi dopo aver avu­to con­tat­ti con una Velel­la Velella.