Pantelleria, PNRR: 25 progetti finanziati. L’eccezione italiana d’eccellenza

Pantelleria, PNRR: 25 progetti finanziati. L’eccezione italiana d’eccellenza

14/04/2023 0 Di Redazione

25 progetti relativi al Pnrr già finanziati e 17 già messi a gara, con i cantieri pronti a partire e a tagliare il traguardo nettamente in anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno 2026 prevista per la fine lavori

Il fio­re nel deser­to del Pnrr, che vede da un capo all’al­tro del­l’I­ta­lia tan­ti pro­get­ti fer­mi ai box e mol­ti­pli­car­si le gri­da d’al­lar­me degli ammi­ni­stra­to­ri che temo­no di man­ca­re l’ir­ri­pe­ti­bi­le occa­sio­ne di svi­lup­po, si chia­ma Pan­tel­le­ria, la pic­co­la iso­la a sud ove­st del­la Sici­lia, che pun­ta a cam­bia­re fac­cia gra­zie alle risor­se del pia­no nazio­na­le di ripre­sa e resilienza.
Gra­zie ai fon­di arri­va­ti dal­l’Eu­ro­pa, Pan­tel­le­ria vedrà il suo cen­tro sto­ri­co mes­so com­ple­ta­men­te a nuo­vo, un asi­lo nido rea­liz­za­to recu­pe­ran­do un edi­fi­cio abban­do­na­to e 70 uni­tà abi­ta­ti­ve di edi­li­zia popo­la­re total­men­te ristrut­tu­ra­te ed efficientate.
E anco­ra una serie di pro­get­ti, nel­l’am­bi­to del pro­gram­ma ‘Iso­le ver­di’, che pre­ve­do­no ope­re di effi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co e idri­co, inter­ven­ti di mobi­li­tà soste­ni­bi­le, miglio­ra­men­to del­la gestio­ne del ciclo rifiu­ti, all’in­se­gna del­l’e­co­no­mia cir­co­la­re e pro­du­zio­ne di ener­gia rinnovabile.
Il segre­to per il sin­da­co 5 stel­le Vin­cen­zo Cam­po, sta rac­chiu­so in pochis­si­mi, ma sem­pli­ci ingre­dien­ti: duro lavo­ro, com­pe­ten­za ed one­stà “E soprat­tut­to – dice – uno staff tec­ni­co-ammi­ni­stra­ti­vo inter­no che non ci costrin­ge a rivol­ger­ci all’e­ster­no per redi­ge­re i pro­get­ti e seguir­li. Ave­re uno staff che ope­ra in hou­se è una gran­dis­si­ma cosa e i risul­ta­ti si vedo­no. Spe­ria­mo di pote­re segui­re i pro­get­ti fino alla loro ese­cu­zio­ne”.
Gli fa eco Ange­lo Pari­si, l’As­ses­so­re ai Lavo­ri Pub­bli­ci che sta seguen­do pas­so pas­so l’e­vo­lu­zio­ne dei progetti.
Il caso Pan­tel­le­ria – dice Pari­si – dimo­stra che più spes­so di quan­to si cre­de vole­re è pote­re, maga­ri guar­dan­do un po’ più le car­te e meno l’o­ro­lo­gio, visto che spes­so si è sta­ti costret­ti a ricor­re­re allo straor­di­na­rio. Lo staff che si è occu­pa­to del­la pro­get­ta­zio­ne, tra l’al­tro, non è nem­me­no nume­ri­ca­men­te gran­de, si trat­ta di sei tra tec­ni­ci ed ammi­ni­stra­ti­vi che han­no anche dovu­to fare fron­te alle altre pra­ti­che comu­na­li”.
Per­de­re il tre­no del Pnrr – dice Anto­nio De Luca, capo­grup­po M5S all’Ars – sareb­be una scia­gu­ra, spe­cie per la Sici­lia, che ha l’ir­ri­pe­ti­bi­le occa­sio­ne di recu­pe­ra­re un po’ di quel gran­de gap che la sepa­ra dal resto del Pae­se, gra­zie ai fon­di otte­nu­ti in Euro­pa da Giu­sep­pe Con­te. Dob­bia­mo fare il pos­si­bi­le e anche di più per evi­ta­re che si per­da­no risor­se e per far appro­va­re il mag­gior nume­ro di pro­get­ti pos­si­bi­le. Il caso Pan­tel­le­ria dimo­stra che ciò è fat­ti­bi­le. Anche la Regio­ne deve dar­si da fare, e subi­to Per que­sto chie­de­re­mo l’i­sti­tu­zio­ne di una com­mis­sio­ne spe­cia­le all’Ars per affron­ta­re in modo net­to, chia­ro e tra­spa­ren­te lo sta­to dei lavo­ri con­nes­si al Pnrr e i pro­ble­mi che si stan­no riscon­tran­do”.