Site icon Pantelleria Notizie - Punto a Capo Online

Emergenza rifiuti scongiurata in Sicilia e a Pantelleria. A che prezzo?

rifiuti

La soluzione per i rifiuti trovata in Sicilia rischia di costare molto alle tasche dei siciliani e dei panteschi e senza aiuti dalla Regione

di Ange­lo Parisi

Lo scor­so 8 giu­gno ave­va­mo dato noti­zia del­la sen­ten­za del Con­si­glio di Giu­sti­zia Ammi­ni­stra­ti­va che ave­va dispo­sto la chiu­su­ra del­la disca­ri­ca Oikos di Mot­ta S. Anastasia.

Come ave­va­mo spie­ga­to, la con­se­guen­za imme­dia­ta di quel­la sen­ten­za è sta­ta anche la chiu­su­ra degli impian­ti del­la Tra­pa­ni Ser­vi­zi che ser­ve tut­ti i Comu­ni del­la ex Pro­vin­cia di Tra­pa­ni, non­ché altri Comu­ni siciliani.

Comu­ni come Maza­ra del Val­lo e Mar­sa­la han­no dovu­to inter­rom­pe­re la rac­col­ta per qual­che gior­no. Se non si fos­se tro­va­va una solu­zio­ne in tem­pi rapi­di, tut­ti gli altri Comu­ni avreb­be­ro dovu­to fare altrettanto.

A quan­to abbia­mo appre­so, la Tra­pa­ni Ser­vi­zi e le SRR (Socie­tà per la Rego­la­men­ta­zio­ne del ser­vi­zio di gestio­ne Rifiu­ti), inte­res­sa­te, han­no tro­va­to una solu­zio­ne che ha per­mes­so alla Tra­pa­ni Ser­vi­zi di ritor­na­re ad ope­ra­re, scon­giu­ran­do lo stop dei conferimenti.

Ma a che costo?

Da quan­to abbia­mo appre­so, la solu­zio­ne con­si­ste nel tra­sfe­ri­re par­te dei rifiu­ti pres­so un’altra disca­ri­ca in Sici­lia e par­te al di fuo­ri del­la Regione.

Il pro­ble­ma è che il costo di tale solu­zio­ne, come ha comu­ni­ca­to il Sin­da­co di Cala­ta­fi­mi Sege­sta sul­la sua pagi­na Face­book, è pari a 318,42 euro a ton­nel­la­ta, oltre IVA. Il rin­ca­ro, rispet­to a pri­ma, è di cir­ca 100 euro a ton­nel­la­ta.

Se questa soluzione dovesse diventare definitiva, come temiamo, per un Comune come Pantelleria si tradurrebbe in un incremento del costo annuo di 100 mila euro.

Tali risor­se dovran­no esse­re recu­pe­ra­ti con la tarif­fa e, quin­di, dal­le tasche dei cittadini.

Que­sto aumen­to si som­me­rà a quel­lo pre­vi­sto per il nuo­vo affi­da­men­to del ser­vi­zio. Infat­ti, il nuo­vo ban­do, come annun­cia­to dall’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne in cam­pa­gna elet­to­ra­le, dovrà pre­ve­de­re il man­te­ni­men­to dell’attuale ser­vi­zio por­ta a por­ta spin­to. Tale scel­ta com­por­te­rà già da sola un ade­gua­men­to dei costi, visto che l’at­tua­le ser­vi­zio è frut­to di un con­trat­to del 2014. Quin­di il tut­to potreb­be tra­mu­tar­si in un salas­so per cit­ta­di­ni e atti­vi­tà panteschi.

Alcu­ni Sin­da­ci dei Comu­ni inte­res­sa­ti han­no chie­sto alla Regio­ne di far­si cari­co di tale incre­men­to o, alme­no, di rico­no­sce­re un con­tri­bu­to che pos­sa coprir­ne una parte.

Ma visti i pro­ble­mi eco­no­mi­ci del­la Regio­ne, temia­mo che tale richie­sta non rice­ve­rà alcu­na risposta.

Exit mobile version