Ecco le prime dichiarazioni e commenti politici a Pantelleria sulla situazione del sequestro delle navi…
Sequestro Siremar: altre reazioni politiche e i sindaci scrivono a Mattarella
20/06/2023Arrivano altre dichiarazioni politiche sulla questione sequestro traghetti Siremar e anche i Sindaci delle isole minori siciliane fanno appello al Presidente della Repubblica
di Francesca Marrucci
Stanno arrivando in Redazione altre dichiarazioni politiche sulla vicenda delle navi sequestrate della Siremar, vicenda alla quale oggi abbiamo già dedicato un articolo descrittivo, uno con le prime dichiarazioni politiche e uno relativo alle ragioni del sequestro.
Vi riportiamo le dichiarazioni giunte nel pomeriggio.
Angelo Casano (Leali per Pantelleria) così ha commentato la notizia: “Intervenga il governo regionale. Bloccare un servizio pubblico essenziale come i collegamenti marittimi lede i diritti dei nostri concittadini oltre che provocare in piena stagione turistica danni incalcolabili alla nostra comunità. Dalla stampa apprendo che il sindaco D’Ancona avrebbe scritto al prefetto. Ha fatto bene, ma occorre intervenire con immediatezza di concerto con il governo regionale al fine di ripristinare al più presto il servizio e garantire il diritto alla mobilità della nostra gente.”
Cristina Ciminnisi, deputata ARS del M5S con i deputati regionali del M5S Jose Marano e Adriano Varrica, componenti della IV commissione dell’Ars, così hanno commentato il sequestro: «È veramente assurdo che debba essere la magistratura a scoprire intollerabili inefficienze nel sistema dei trasporti marittimi che di recente hanno portato al sequestro di numerosi traghetti che collegano la terraferma con le isole minori. I siciliani non possono essere ostaggio delle evanescenti e fallimentari politiche del governo regionale. Chiederemo subito la convocazione di una seduta della commissione Ambiente e Trasporti dell’Ars, nella quale l’assessore Aricò venga a riferire sull’incresciosa vicenda. Nel frattempo il governo trovi subito valide alternative ai mezzi fermati per non fare pagare ai siciliani le inefficienze del proprio operato».
«I sequestri dei traghetti che collegano le Eolie con la terraferma e da ultimo il sequestro del Sansovino che collega Pantelleria a Trapani - afferma Cristina Ciminnisi – sono atti dovuti della magistratura, ma di fatto non solo comprimono il diritto alla mobilità degli isolani, ma rischiano anche di compromettere seriamente la stagione turistica nel pieno del suo svolgimento. La vicenda pone in tutta la sua evidenza la fragilità del sistema dei trasporti navali siciliani, di fatto operanti in una sorta di regime di monopolio che le politiche della Regione non hanno mai contribuito a superare».
«Preoccupa inoltre - conclude Ciminnisi – il silenzio e l’inattività della Regione Siciliana di fronte all’ennesimo collasso dei trasporti da e per le isole minori a causa di una flotta ormai vetusta e prossima al disarmo, oggi fermata da una inchiesta giudiziaria, ma il più delle volte ferma per ragioni tecniche, guasti e riparazioni. Dal governo regionale attendiamo risposte esaustive e azioni immediate e una netta inversione di marcia rispetto alle fallimentari politiche del passato più o meno recente»
Anche i Sindaci delle isole minori siciliane hanno scritto al Presidente della Repubblica: “Con riferimento al sequestro delle navi operato a danno della Caronte&Tourist, si rappresenta la difficile e incresciosa situazione che si è venuta a determinare nelle isole Siciliane, tutte dipendenti dal trasporto tramite navi per il rifornimento dei generi di prima necessità, per la sopravvivenza delle popolazioni isolane e per il sostegno al fragile tessuto economico e sociale isolano.
La grave situazione di emergenza che si è venuta a determinare ha subito creato forti criticità su più fronti che si pongono all’attenzione delle SS.LL., affinché si possano trovare soluzioni operative immediate per il ripristino dei collegamenti navali fondamentali per il mantenimento della continuità territoriale e per garantire un normale svolgimento della vita economica e sociale delle comunità delle isole.
Tale situazione di emergenza appare maggiormente inquietante in considerazione delle
vicende giudiziarie che hanno investito prima il sistema dei trasporti veloci e ora quelli via nave nell’ambito della Regione Siciliana.”
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
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