Abbiamo intervistato la Direttrice del Parco Sonia Anelli sulla recente ordinanza riguardante il Lago di Venere che ha suscitato polemiche e preoccupazione nella cittadinanza
Ha risposto alle nostre domande (anche se non a tutte) e soprattutto a quella che più si sente tra la cittadinanza: si posso ancora fare i fanghi?
di Angelo Parisi
L’Ordinanza Sindacale firmata nei giorni scorsi dal Sindaco D’Ancona ha allarmato moltissimi cittadini e turisti riguardo la possibilità di poter usufruire del Lago di Venere.
Il timore, espresso da quasi tutti, era quello di non potersi più bagnare nelle acque del Lago o di non poter fare i fanghi.
Per cercare di fare chiarezza, lo scorso 14 luglio abbiamo intervistato la Direttrice del Parco Nazionale, Dott.ssa Sonia Anelli.
Direttrice, può spiegare quali sono le ragioni per cui ha richiesto l’emanazione di un’ordinanza sindacale?
Nelle more dell’emanazione del Regolamento del Parco, in corso di redazione, abbiamo chiesto al Sindaco l’emanazione di un’ordinanza sindacale al fine di evitare comportamenti che, se protratti nel tempo, possano danneggiare il delicato equilibrio dell’habitat, specialmente la vegetazione
Ritiene che tale strumento sia quello più idoneo? Non sarebbe stato più opportuno un Regolamento di fruizione?
Nessuna risposta.
L’ordinanza sindacale è stata emanata ai sensi dell’art. 50 del TUEL che tratta di emergenze a seguito di situazioni di degrado ambientale, di ordine pubblico, di rumori, di orari delle attività, di quiete pubblica, ma non di salvaguardia e tutela di un bene ambientale. Non pensa che ciò possa renderla inefficace in caso di un eventuale ricorso a seguito di una sanzione?
Altre Aree Protette, nelle more di approvazione del Regolamento del Parco, hanno chiesto al Sindaco di emanare ordinanze, pertanto in questa fase; l’Ordinanza sindacale è lo strumento più adatto, appunto, come specificato sopra, per evitare il degrado dell’habitat. Si specifica, come da nostro comunicato stampa che l’Ordinanza è stata emanata in collaborazione con i Carabinieri Forestali e i Vigili Urbani.
I divieti imposti dall’ordinanza appaiono più restrittivi rispetto a quanto previsto dalla vigente disciplina di tutela del Parco. Ad esempio nell’ordinanza non vengono salvaguardate le attività di studio e ricerca, vietandole di fatto. Non pensa che ciò possa comportare un problema?
No, la ricerca scientifica è sempre possibile previa autorizzazione da parte dell’Ente Parco, come disciplinata dalla Legge 394/91 e dell’allegato A del DPR 28 luglio 2016 d’istituzione del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria” (Disciplina di tutela del Parco nazionale «Isola di Pantelleria»).
Un’attrattiva turistica di Pantelleria è rappresentata dalla possibilità di farsi i fanghi al Lago, come dimostrano le tantissime foto di persone famose che sono presenti sull’isola. Il contenuto dell’ordinanza ha spaventato tutti al punto che molti ritengono che non sarà più possibile farlo. Ci può dire se sarà ancora possibile fare i fanghi al Lago?
Il punto 5 dell’Ordinanza si ricollega naturalmente al divieto generale (art. 3 comma d) della Disciplina di tutela del Parco nazionale) che vieta appunto “…il prelievo di materiali di interesse geologico, paleontologico ed archeologico ad eccezione di quello eseguito, per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione dell’Ente Parco…”
Prelievo s’intende nell’accezione di “portarselo a casa”.
Pensate di spiegare e chiarire meglio, ad esempio con la diffusione di infografiche, ciò che è possibile fare e non fare a seguito dell’ordinanza?
Si, stiamo provvedendo con alcuni pannelli informativi. La presenza dell’info point, presidiato da personale adeguatamente formato ed informato, garantisce inoltre un’attività di sportello informativo durante le ore lavorative.
Ribadiamo che il principio di leale collaborazione nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e tra quest’ultime ed il cittadino sia fondamentale per giungere ad una equilibrata tutela e promozione per lo sviluppo sostenibile
L’Ordinanza sindacale, di concerto con la Disciplina di tutela del Parco Nazionale «Isola di Pantelleria», il tutto all’interno del Quadro di riferimento della Legge Quadro sulle aree protette e della Direttiva UE Habitat, mirano ad indirizzare il cittadino ad una fruizione turistica responsabile e consapevole dello straordinario ecosistema del Bagno dell’Acqua.
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.