Le Frecce Tricolori hanno incontrato Pantelleria al Castello: curiosità, entusiasmo e tante domande per la squadra acrobatica più amata dagli italiani e non solo…
di Francesca Marrucci
Si è tenuta il 27 luglio scorso nel Castello di Pantelleria, l’incontro tra il T. C. Massimiliano Salvatore, delle Frecce Tricolori con i cittadini e turisti panteschi.
Durante l’incontro, il Tenente Colonnello Salvatore ha illustrato la storia delle Frecce Tricolori, dal primo volo a Rivolto nel 1961 ad oggi, attraverso esibizioni e sorvoli, successi e accoglienze trionfali ed entusiastiche non solo da parte degli italiani, ma anche all’estero.
Un successo che però è dovuto ad un duro lavoro, ad esercitazioni quotidiane e ad un percorso di formazione che prevede la rotazione dei membri ogni 5–10 anni.
“Il nostro compito è quello di rappresentare la nostra Forza Armata attraverso le acrobazie aeree,” ha affermato il T. C. Salvatore, e questo compito diventa ancor più significativo nel 2023, anno del centenario dell’Aeronautica Militare.
Le Frecce Tricolori, oltre all’attività acrobatica svolgono importanti attività solidaristiche, rivolte soprattutto ai giovani e alle scuole, ma in questi giorni, dopo aver lasciato Pantelleria, si sono recate anche all’Ospedale Oncologico di Reggio Calabria, per portare un messaggio di speranza ai pazienti del nosocomio.
Sono state tantissime le informazioni fornite dal Comandante ‘Solista’ della squadra attuale delle Frecce, sollecitato anche dalle domande dei presenti, così che abbiamo potuto sapere che dietro quei 10 velivoli che ammiriamo in cielo, c’è una squadra di circa 100 persone che si occupa delle pubbliche relazioni, dell’organizzazione e della manutenzione, figure indispensabili per far sì che ogni evento si svolga nel modo migliore.
I velivoli in volo sono divisi in 3 sezioni: quella anteriore, quella posteriore, più comunemente chiamata ‘rombetto’ e il solista. Il solista della squadra attuale, lo abbiamo anticipato, è proprio il T. C. Salvatore che ricopre il ruolo da 5 anni ed è in pattuglia dal 2013 e ormai sta per lasciare il suo posto.
Le Frecce Tricolori riescono a fare, nel programma completo, ben 27 manovre in 27 minuti, le stesse, con piccole modifiche da 60 anni. Ogni anno cambiano 1 o 2 piloti, in un ciclo a rotazione che vede protagonisti i piloti di caccia. Questi, ormai esperti di velivoli quasi completamente automatizzati, devono fare un training specifico per volare con i velivoli delle Frecce, gli MB339, che sono invece più ‘manuali’, adatti proprio all’addestramento, bisposto, veloci e maneggevoli. Dopo 6 mesi di addestramento, un pilota può volare nella sua prima manifestazione pubblica, il 1° maggio, tra le più emozionanti della sua carriera, a detta di molti.
Questi velivoli sono utilizzati dagli anni ’80, prima invece c’erano dei caccia, ma ormai anche queste macchine stanno giungendo al periodo di obsolescenza e saranno sostituite con altre.
Il volo delle Frecce è prettamente un volo a vista e la distanza in formazione tra gli aerei è tra i 2 e i 4 metri in verticale. I programmi completi di acrobazie avvengono a 1.500 metri di altezza, ma a seconda del meteo e delle condizioni del luogo, il programma può essere adattato in lunghezza e in questo caso anche in altezza di esecuzione: in basso (a 1.000 metri) e in piatto (a soli 300 metri da terra). Ovviamente più il programma è corto più è difficile.
Tanta curiosità ed entusiasmo ha accompagnato l’incontro, con un saluto iniziale del Sindaco D’Ancona e del Comandante Linzalone che poi hanno ringraziato le Frecce per la loro disponibilità a fine serata.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.