Un esclusivo reportage in prima persona del backstage della bellissima presentazione del libro Cuccurummà più sfilata che hanno animato ieri Borgo Italia
In attesa del nostro servizio integrale, la protagonista ci racconta gli attimi prima dell’inizio…
di Lucia Boldi
Un attimo prima gli abiti Africa erano in fila ordinata sullo stand e l’attimo dopo non si capisce più nulla: risa, agitazione, ansia.
Ognuna cerca il proprio nome sull’etichetta dei vestiti. Betelehem, una nuvola di riccetti fitti fitti su un viso caffellatte e i denti bianchissimi, sembra una quindicenne ma afferma con un piglio da manager di aver trovato il tempo per le prove tra un check-in e un checkout dei suoi dammusi. Cerca l’abito con l’anello rigido al collo, scelto per lei fra tutti gli altri.
Sofia, biondissima, arriva con un’acconciatura frutto di ore di lavoro, con lacca, intrecci e cotonatura, assolutamente non in linea con il mood Africa: sarà costretta a pettinarsi e a farsi un semplice chignon avvolto nella rafia, ma reagirà con grazia e un sorriso allegro. Dovrebbe sfilare con Gabriella, ma Gabriella non arriva.
Oddio dov’è Gabriella? Avrà avuto mica un’emergenza in ospedale? Lei è la pediatra dell’isola.
Marina è la più adulta e ha un’eleganza particolare, si muove quasi danzando, leggera ed eterea. Racconta che ai suoi nipotini di 6 e 2 anni ha già insegnato a sfilare, perché un bel portamento è importante nella vita. Suo marito, elegantissimo, fa un baciamano d’altri tempi, profuma di yacht, di champagne e di ostriche francesi. Si respira un’aria allegra, ci si spoglia tutte insieme e ci si aiuta con i bottoni, i lacci, la rafia nei capelli. Helena è una vera indossatrice e svetta di venti centimetri su tutte le altre.
Gabriella, è arrivata Gabriella?
È la seconda in uscita! Telefoniamo! Chiara è agitata, è molto timida e non riesce a sorridere, ha dei calzini neri ai piedi. Chiara ricordati di toglierli prima di uscire sui Kilim! Vittoria chiede perché un solo orecchino, Stefania slaccia un bottoncino di troppo e Rebecca aspetta pazientemente, non chiede nulla e osserva. Sembra l’unica a mantenere la calma. La adoro già.
Ketty ha portato i suoi orecchini, Silvia la rafia, Sikelia fa ammutolire tutte: sedici anni di bellezza pura. Una Brooke Shields più bella dell’originale. L’unica che lascerò con i capelli sciolti. Ha preparato qualche passo di danza e mi fido che sarà leggiadro e chic come lei.
Ecco Gabriella! Scusate, scusate, scusate… Forza! Indossa l’abito! È tardi! In quattro secondi è pronta, sorride.
Ragazze, al dodicesimo secondo di musica uscite rispettando l’ordine assegnato!
Le amo, sono magnifiche, si stanno mettendo in gioco senza freni, l’emozione si percepisce negli sguardi, nei gesti, nella voce.
Esco dal negozio, mi accomodo sulla sedia in ebano africano. Ho già tolto le scarpe, piedi nudi è la parola d’ordine. Indosso gli occhiali. Adesso reciterò la parte della scrittrice. Prendo un respiro lungo.
Iniziamo…
ALCUNE IMMAGINI DAL BACKSTAGE
Lucia Boldi, nata a Palermo nel 1961, ama definirsi una collezionista di storie e di emozioni. Da giovanissima ha firmato articoli di attualità per il giornale L’Ora. Negli anni ottanta, nella storica via Libertà, ha aperto una boutique, diventata presto luogo di nicchia per le appassionate di moda. Per quasi quarant’anni ha ricercato la bellezza nei vestiti e fatto emozionare tante donne grazie alla linea ardita di un abito, alla consistenza eterea di un caftano in seta o alla forma originale di una collana. Quando la moda ha smesso di darle il batticuore, ha scoperto che con la penna poteva ricreare lo stesso incanto. Scegliere le collezioni o scrivere libri sono due attività che, a suo dire, si somigliano: si tratta sempre di esprimere la propria personalità e i propri sentimenti, anche se in maniera diversa. Cucurummà è il suo romanzo d’esordio.