Le impressioni a caldo del Maestro Cossyro dopo la dedicazione del suo altare a Salemi e video servizio della celebrazione con l’intervento dell’artista
di Francesca Marrucci
Si è svolta venerdì scorso alla parrocchia Maria Santissima del Paradiso presso la Contrada Pusillesi, a Salemi, la cerimonia di dedicazione del nuovo altare realizzato dall’artista pantesco Michele Cossyro, su commissione dell’amministratore parrocchiale don Salvatore Cipri. La cerimonia è stata presieduta dal vescovo monsignor Angelo Giurdanella.
Il Maestro Cossyro ha realizzato l’opera in poco più di due mesi nel suo studio romano, assemblandola poi a Salemi, ed era presente durante la consacrazione. Al suo ritorno sull’isola, lo abbiamo sentito per avere una dichiarazione a caldo e l’emozione del Maestro non ha tardato a trasparire.
“Non importa in quanti musei o città sono esposte le tue opere, ogni volta che c’è una cerimonia di questo genere,” ci ha detto il Maestro Cossyro, “non puoi non emozionarti. Ogni volta è un’emozione diversa. Un po’ come lasciare andare un figlio… ed è bello perché si lascia una traccia nella Storia e ti senti utile per la collettività.”
Il Maestro Cossyro è intervenuto durante la cerimonia e ha spiegato il concept su cui ha lavorato per l’altare, incentrando tutto sul Cristo e la luce.
Nel nostro servizio qui di seguito, trovare alcune immagini dei momenti più salienti della cerimonia e l’intervento per intero del Maestro. Ci scusiamo se alcune immagini sono mosse, ma sono quelle riprese dal pubblico.
La descrizione dell’altare di Cossyro
L’opera-altare è ispirata alla Trasfigurazione del Signore, dove viene esaltata la luce assoluta di Dio.
L’annuncio della morte è rappresentato attraverso particolari dell’opera: sui lati c’è la lancia di Longino (quella con cui Gesù è stato trafitto al costato dopo essere stato crocefisso), poi ancora i dadi, la spugna imbevuta con l’aceto ma anche le iniziali dell’iscrizione Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum scritte in tre lingue (latino, ebraico e greco), i tre chiodi, la fune e un particolare della corona di spine. Sul frontale c’è il viso di Cristo con un braccio alzato.
È stata utilizzata ceramica rossa, poi trattata con l’ingobbio bianco e, infine, con la tecnica a lustro in oro zecchino. Questo nuovo altare sostituisce quello che fu realizzato negli anni appena dopo il terremoto del 1968, durante i lavori di consolidamento della chiesa. Costruita nel 1850 come ampliamento della piccola cappella che già esisteva, la parrocchia Maria Santissima del Paradiso diventa il luogo di culto per i tanti salemitani che durante l’estate si trasferiscono nella contrada Pusillesi.
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