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Ci scrive un lettore: il destino tragico di una cicogna a Pantelleria
20/09/2023Ci scrive Stefano Scaltriti, dalla Bosnia dove è attualmente impegnato in scavi archeologici, per denunciare il mancato intervento per una cicogna lasciata morire al sole a Pantelleria.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e testimonianze dei lettori sul caso e si è interessato anche Italo Cucci in quanto Commissario del Parco, ma la cicogna è rimasta 10 ore sotto al sole sofferente fino a che non è morta.
“Triste e surreale fine per un uccello che nell’immaginario popolare richiama la natività e che invece ha trovato la morte su un’isola dove non è possibile nascere nemmeno agli abitanti.”
Buongiorno Direttrice,
vorrei scrivere in merito a quello che mi è successo l’altro ieri 18 settembre.
Mi trovo in Bosnia per una settimana di scavi archeologici come volontario. Qui, i nostri enti pubblici dovrebbero venire a prendere esempio di come si può gestire e sviluppare l’archeologia su un territorio, ma questo è un tema che approfondirò in altra occasione, se me ne darai l’occasione.
Tornando alla questione che mi spinge a scrivere, l’altro ieri, all’ora di pranzo ricevo un messaggio da un mio caro amico di Pantelleria.
Sapendo che alcuni anni fa, insieme ad amici e l’appoggio della LIPU di Trapani, eravamo stati in grado di salvare un fenicottero rosa (qui il video del recupero: https://www.youtube.com/watch?v=QrS_cS9KPtw), mi chiedeva come fare per salvare una cicogna in evidente stato di malessere sita dentro al perimetro dell’aeroporto.
Gli ho risposto di chiamare l’Ente Parco e lui mi risponde che l’aveva già fatto e che lì lo avevano indirizzato alla forestale, la quale lo aveva a sua volta indirizzato al responsabile, il quale in quel momento non era in servizio. Una specie di presa in giro kafkiana. E intanto, chiama questo, chiama quello, nessuno di questi Enti è intervenuto.
È iniziato così un tam tam su Messanger per individuare il modo per portare soccorso alla povera cicogna. Io dalla Bosnia e il mio amico da Pantelleria. Ma poco e niente siamo riusciti a fare e il risultato è che cicogna è morta nel primo pomeriggio, dopo aver passato più di 10 ore sotto al caldo cocente che, mi dicono, è reso ancora più insopportabile dallo scirocco in questi giorni.
Triste e surreale fine per un uccello che nell’immaginario popolare richiama la natività e che invece ha trovato la morte su un’isola dove non è possibile nascere nemmeno agli abitanti.
Mi chiedo come sia possibile che dopo più di 5 anni dall’istituzione del Parco Nazionale, lo stesso Ente non sia stato in grado di mettere a regime un qualsiasi modo per tutelare il transito aviario sull’isola, stesso transito che costringe noi panteschi a non poter produrre energia pulita con il fotovoltaico.
Le mie considerazioni e mente fredda, perché a caldo sarebbero di ben altro tono, sono:
– quando la burocrazia borbonica e farinosa che continua a caratterizzare enti ministeriali, regionali, provinciali, paesaggistici, archeologici, naturalistici, ecc. ecc. comincerà a funzionare sul serio e a smettere di fare a scarica-barile, litigando e andando in conflitto tra loro?
- quando inizieranno a capire che la natura non aspetta la carta bollata? La natura va avanti e se non si smetterà questa lotta intestinale di carte, cartelle e faldoni e si inizierà una vera cooperazione per il bene comune e della società, faremo tutti, o stiamo già facendo, la fine della povera cicogna.
Grazie per lo spazio concessomi.
La saluto con tristezza.
Stefano Scaltriti
Caro Stefano,
abbiamo ricevuto anche noi l’appello accorato degli animalisti dell’isola in Redazione e abbiamo provveduto a girarlo, con la foto che qui pubblichiamo, al Commissario del Parco Italo Cucci che ha promesso di interessarsi alla questione.
Purtroppo la cicogna era sofferente già dal mattino alle 7.00, ma nessuno è intervenuto. Un’altra lettrice ci ha segnalato che in mattinata hanno anche decespugliato (si vede dalla foto) intorno all’animale, ma nessuno l’ha soccorsa o portata al riparo.
A noi l’appello è arrivato solo alle 15.00, quando lo abbiamo girato al Commissario Cucci, che subito ha richiamato la Forestale, ma poco dopo ci è arrivata notizia che ormai la cicogna era morta.
L’impressione di molti è stata che essendo l’animale forse malato sia stato lasciato morire lì sotto al sole, speriamo sia un’impressione sbagliata.
Certamente, si pone ancora una volta la necessità di un presidio LIPU sull’isola, in specie ora che non c’è più nemmeno un responsabile locale.
Francesca Marrucci
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