Ecco il discorso e la poesia letti dall’Assessora alle Pari Opportunità Benedetta Culoma alla fine della Marcia Silenziosa di mercoledì scorso: “Bisogna continuare ad operare sul territorio per prevenire la violenza sulle donne”
Vi ringrazio intanto per la partecipazione, vedervi così numerosi significa condividere questo momento di profondo dolore ma anche di volontà di cambiare il nostro modo comune di porsi per combattere in maniera concreta la violenza sulle donne.
Mi sono chiesta in questi giorni se ci può essere un percorso possibile considerato che già le diverse amministrazioni hanno lavorato con Associazioni di settore, Istituzioni pubbliche aderendo a progetti pensati per accogliere e sostenere le donne nel percorso di uscita dalla violenza che le soffoca, le umilia, le distrugge.
Per ridare alle donne il rispetto e la dignità che viene loro negata con la violenza, di qualsiasi forma o gravità non basta più riconoscere i segnali, denunciare, attivare misure repressive, allontanare gli aguzzini… Dobbiamo saper andare oltre e la strada da fare è ancora molta purtroppo.
Me lo ha ricordato la poesia “Senza te” di Renata Morbidelli che con voi voglio condividere…
Questa poesia mi ha fatto pensare alla paura e allo sgomento di Anna Elisa di fronte al suo aguzzino..
Senza te!
di Renata Morbidelli
Resto immobile e in silenzio.
Anche se è amaro il mio sorriso,
ti guardo negli occhi e rido!
È finito il tempo delle lacrime,
delle notti passate a pensare
di essere io quella sbagliata,
di meritarmi i tuoi insulti e
tutto quel dolore
che mi hai inferto
nel corpo e nell’anima!
Ci sono segni,
fuori e dentro di me,
che non andranno più via,
ma se prima me ne vergognavo,
se tendevo a nasconderli,
ora li mostro senza vergogna!
Non mi fai più paura!
Non mi toccano le tue parole,
piene di disprezzo e di odio!
Non mi sfioreranno più le tue mani,
che non hanno più carezze per me …
e forse non ne hanno mai avute!
Mi sono guardata dentroe, al di là di tutto,
oltre il dolore e lo strazio,
ho visto me:
il fiore che sono
e me ne voglio prendere cura …
senza te!
Adesso vorrei pensare con voi a un percorso possibile perché saper andare oltre il dolore e lo sgomento di fronte a continue e violente prevaricazioni, sempre più ripetitive e incalzanti, significa ricercare insieme forme efficaci di prevenzione ed operare sul territorio nella quotidianità, creare consapevolezza attorno al fenomeno della violenza sulle donne nella nostra comunità, nelle nostre scuole, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi sociali, nei circoli, per sensibilizzare, formare, crescere insieme.
Ci dobbiamo impegnare in un percorso formativo educante, dare vita ad una profonda svolta culturale basata sul rispetto reciproco, costruire una coscienza sociale collettiva e affrontare finalmente uniti, uomini e donne, il contrasto alla violenza di genere, ai luoghi comuni, al linguaggio sbagliato per scardinare stereotipi culturali.
Abbiamo bisogno di tutti e di ciascuno perché solo insieme possiamo guardare al futuro con speranza e fiducia…
È questo che vi chiedo… lavoriamo insieme!
Benedetta Culoma
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