Dopo la buona notizia delle scorse ore sulla firma del contratto per la realizzazione della nuova nave che servirà Pantelleria e Lampedusa, arriva la doccia fredda dello stop dei servizi integrativi regionali
Pantelleria tre corse in meno a settimana: sempre più sola e isolata
di Angelo Parisi
Caronte & Tourist – Siremar ha annunciato ieri con una nota di essere impossibilitata a proseguire con il servizio integrativo regionale. Questo significa lo stop a partire da oggi dei collegamenti con le isole Eolie, Ustica, Egadi e Pantelleria.
Di cosa stiamo parlando?
Le isole minori siciliane sono servite da un servizio nazionale e da un servizio integrativo regionale. Nel caso di Pantelleria quest’ultimo prevede tre corse settimanali durante la bassa stagione e sei corse settimanali durante l’alta stagione. Le corse sono effettuate dalla nave Lampedusa.
Le cause dello stop
Da quanto afferma Caronte & Tourist, lo stop è una conseguenza dei sequestri che hanno interessato la compagnia negli scorsi mesi.
La Procura di Messina nel mese di giugno aveva contestato la legittimità dei contratti sottoscritti con la Regione riguardanti alcune tratte, contestando l’agibilità delle navi utilizzate per il servizio.
Per questo motivo aveva disposto il sequestro di crediti, immobili, partecipazioni e mezzi navali per un ammontare di 29 milioni di euro.
Il sequestro aveva interessato anche il Sansovino che operava sulla tratta Trapani – Pantelleria, anche se la nave non era tra quelle che, secondo la Procura, non rispettavano i requisiti previsti dal bando regionale.
Dopo tale sequestro, la Caronte & Toruist aveva risolto i contratti decidendo di continuare ad operare fino al 30 settembre sulle tratte interessate – Ustica, Eolie e Egadi – in regime di libero mercato, senza percepire alcun contributo dalla Regione.
Le azioni della Regione
Dopo la risoluzione, la Regione ha avviato le procedure per un nuovo affidamento dei servizi, invitando diverse compagnie, ma da quanto è dato sapere, gli avvisi sono andati deserti e nessuna compagnia ha presentato un’offerta.
A seguito di ciò, la Regione aveva chiesto al consorzio SNS (Società Navigazione Siciliana), controllata dalla Caronte & Tourist, di inserire i servizi integrativi verso le Eolie, Egadi, Pantelleria e Ustica come estensione della convenzione con il Ministero dei trasporti con decorrenza 11 ottobre.
La risposta di Caronte & Tourist
“Dobbiamo purtroppo rappresentare l’impossibilità di assumere nuovi impegni contrattuali a fronte delle modalità di attuazione – da parte del PM e della GdF delegata – del sequestro preventivo disposto a nostro carico con decreto del 23 maggio scorso emesso dal GIP del Tribunale di Messina”.
Così Caronte & Tourist, per tramite del consorzio SNS, ha risposto alla richiesta della Regione.
Le ragioni sarebbero dovute anche all’ulteriore sequestro di 2,8 milioni di euro avvenuto negli scorsi giorni, pari all’importo che la Regione stava liquidando per i servizi resi nel secondo trimestre del 2023 per i lotti relativi a Pantelleria e alle Pelagie, non interessate dal procedimento penale, liberando una delle navi sequestrate.
La compagnia evidenzia che l’intendo della Procura, manifestato con quest’ultima azione, è quello di continuare a sequestrare gli introiti fino al raggiungimento dell’importo indicato nel decreto di sequestro.
In questo modo, secondo la Caronte & Tourist, la compagnia dovrebbe sopportare gli ingenti costi non potendo contare sugli introiti che sarebbero oggetto di sequestri continui.
La conseguenza di tutto ciò è che dall’11 ottobre, cioè ieri, il servizio integrativo regionale è sospeso a data da destinarsi.
In sostanza, al momento Pantelleria ha così perso tre collegamenti settimanali con la Sicilia
Un colpo per le isole minori siciliane, certo, ma soprattutto per Pantelleria, la più lontana e la più penalizzata da questa situazione. Già gli aumenti dei costi prima dell’estate avevano sollevato lamentele e polemiche nella popolazione, a seguire il problema della navetta mancante da Trapani (di cui abbiamo scritto qui) e ora anche tre corse settimanali in meno.
Non si è fatto in tempo a rallegrarsi per l’annuncio della realizzazione della nuova nave che servirà Pantelleria e Lampedusa delle scorse ore, che arriva quest’altra doccia fredda.
La situazione dell’isola peggiora, per quanto riguarda i trasporti e questo non solo non agevola il turismo, ma penalizza fortemente chi vive e lavora a Pantelleria. L’impressione di molti cittadini sui social è ormai che l’isola sia sempre più sola e isolata e molti esprimono rassegnazione.
Foto di Tommaso Brignone
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.