Il caro carburanti torna a preoccupare l’isola e anche il Sindaco ha scritto al Governo in merito al problema. Eppure la soluzione ci sarebbe…
di Angelo Parisi
Con un prezzo di oltre 2,4 euro al litro, Pantelleria è il luogo d’Europa dove il carburante costa di più.
Quali sono le ragioni?
Naturalmente, la ragione principale è l’insularità che impedisce di scegliere un distributore o un fornitore alternativo e costringe gli automobilisti a servirsi delle due sole pompe di benzina presenti sull’isola e i gestori delle pompe a servirsi dell’unico fornitore.
In pratica la ragione del caro carburanti è strettamente legata all’esistenza di un monopolio di fatto che decide il prezzo da praticare e a cui tutti devono adeguarsi.
Lo stop dei servizi di navigazione integrativi, poi, ha accentuato questa situazione. Infatti la riduzione del numero dei collegamenti con la Sicilia, riduce ai gestori delle pompe anche le possibilità di servirsi di fornitori alternativi rispetto al deposito costiero.
Quali sono le possibili soluzioni?
Come detto, la causa è strettamente legata alla presenza di un monopolio di fatto in un regime di libero mercato, dove per legge non si può imporre un prezzo minimo.
Quindi il problema andrebbe affrontato a monte.
In che modo?
Non applicando le regole del libero mercato in un luogo dove il libero mercato è impossibile da realizzare.
In pratica bisognerebbe ritornare al regime dei prezzi calmierati, come era una volta.
In fondo è ciò che avviene con l’energia elettrica, dove vige il regime della maggior tutela e il prezzo viene stabilito dall’ARERA. Basterebbe copiarlo per i carburanti.
Altra possibile soluzione, potrebbe essere quella di incidere sui prezzi, con un distributore di proprietà pubblica.
Il pubblico, infatti, a differenza del privato, può permettersi di azzerare gli utili. Questo da solo si tradurrebbe già in uno sconto che può arrivare fino al 25%, rispetto al prezzo praticato alla pompa dai distributori privati.
Il pubblico ha la possibilità di accedere alle convenzioni Consip.
Consip è la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione che, tra le altre cose, ha sottoscritto una serie di convenzioni con dei fornitori di carburanti extrarete ad un prezzo scontato rispetto al prezzo medio di mercato.
Si pensi che nel periodo compreso tra il 16 e il 22 ottobre, il prezzo di un litro di benzina, comprese le accise ed escluso l’IVA, praticato per la Sicilia è al massimo 1,424 euro. Mentre quello del gasolio è di 1,488 euro al litro.
Tale prezzo comprende anche il trasporto fino a destinazione.
Aggiungendo spese generali e IVA si arriverebbe così ad un prezzo alla pompa di 1,963 euro al litro per la benzina e di 2,051 euro al litro per il gasolio.
Praticare un prezzo del genere, costringerebbe gli altri attori ad abbassare il loro prezzo, pena la mancata vendita di carburante.
Ma tale soluzione, risolverebbe il problema solo nel breve termine. Infatti il prezzo di partenza dipende sempre da fornitori esterni e da fattori che non possono essere governati.
La soluzione definitiva al problema caro energia è e resta una sola: l’autoproduzione.
Autoproduzione che, visti i costi maggiori che si hanno sull’isola, è molto più conveniente rispetto al resto d’Italia.
Perché pagare l’energia ad un soggetto privato quando possiamo autoprodurla con le fonti rinnovabili?
La vera soluzione definitiva al caro carburanti, e al caro energia, è quella di installare un impianto a fonti rinnovabili e dotarsi di un mezzo elettrico che in questo modo verrebbe ricaricato azzerando il costo.
In effetti, già oggi la trazione elettrica è più conveniente rispetto a quella termica, anche senza impianti domestici a fonti rinnovabili.
Infatti un chilowattora di energia elettrica acquistata dalla rete costa, mediamente, intorno ai 30 centesimi. Considerato che con un chilowattora di energia elettrica si possono percorrere mediamente circa 5 km, il costo a km è pari a circa 6 centesimi. Con la migliore auto termica, anche prendendo in considerazione il prezzo praticato da un distributore di proprietà pubblica, un chilometro può arrivare a costare circa 10 centesimi.
Utilizzare un auto elettrica già oggi consentirebbe un risparmio di circa il 40% sul costo del “combustibile”. Risparmio che può arrivare al 100% se l’energia elettrica viene autoprodotta in casa.
La strada è ormai tracciata.
L’unica soluzione per ridurre il costo dei carburanti è non acquistarli.
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.