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Pantelleria: Smede, Nautilus e il prezzo del carburante

Nautilus

Caro carburanti e diatriba Smede-Nautilus: a Pantelleria si può ragionare con le logiche di interesse privatistico invece che comunitario?

di Fla­vio Silvia

Nel con­si­glio comu­na­le del 24 otto­bre 2023 si è discus­so anche del caro car­bu­ran­ti. Una cri­si che sta col­pen­do in pri­ma per­so­na i pan­te­schi e tut­ta l’e­co­no­mia iso­la­na. Un rin­ca­ro di cir­ca 50 cen­te­si­mi rispet­to alla ter­ra fer­ma. Que­sta gra­vo­sa tema­ti­ca è sta­ta al cen­tro di vari dibat­ti­ti social negli ulti­mi gior­ni. Dibat­ti­ti che ovvia­men­te sono spes­so figli di disin­for­ma­zio­ne e lascia­no comun­que il tem­po che tro­va­no, ma che fan­no capi­re l’u­mo­re dei cit­ta­di­ni isolani.

La cri­si riguar­dan­te il caro car­bu­ran­ti, così come quel­la dei tra­spor­ti, è spes­so al cen­tro di un for­te dibat­ti­to, soprat­tut­to in vir­tù del males­se­re crea­to a chi usu­frui­sce dei ser­vi­zi. C’è chi denun­cia l’im­mo­bi­li­smo del­la strut­tu­ra ammi­ni­stra­ti­va e chi invo­ca un inter­ven­to nazio­na­le o regio­na­le. Ciò che è ovvio è che la sola for­za del­le varie ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li non è suf­fi­cien­te per supe­ra­re que­sto impasse.

Gli sce­na­ri che però sono venu­ti fuo­ri dal Con­si­glio Comu­na­le, in cui il Sin­da­co D’An­co­na ha rela­zio­na­to sul­la vicen­da, iden­ti­fi­ca­no anche in un pre­sun­to scre­zio tra la Sme­de e la Nau­ti­lus uno dei mol­te­pli­ci fat­to­ri che con­tri­bui­sco­no alla insta­bi­li­tà dei prez­zi sui carburanti. 

Il sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona ha così ricostruito le vicende in Consiglio Comunale

A quan­to emer­ge­reb­be dal­la rela­zio­ne del Sin­da­co, la Sme­de avreb­be chie­sto a Nau­ti­lus, la dit­ta che si occu­pa del­lo stoc­cag­gio dei car­bu­ran­ti sul­l’i­so­la, una quo­ta­zio­ne sui prez­zi del gaso­lio fina­liz­za­to ad un acqui­sto del­lo stes­so. Nau­ti­lus non avreb­be però for­ni­to alcu­na docu­men­ta­zio­ne alla socie­tà che si occu­pa di ener­gia elet­tri­ca, che a quel pun­to, avreb­be pre­fe­ri­to azien­de diver­se da Nau­ti­lus per acqui­sta­re il prodotto. 

Con una docu­men­ta­zio­ne del 3 ago­sto 2023 Nau­ti­lus avreb­be infor­ma­to il Comu­ne sul­la situa­zio­ne gra­vo­sa del depo­si­to costie­ro, che in quel momen­to risul­ta­va vuo­to. Nau­ti­lus avreb­be anche pre­fi­gu­ra­to che l’au­men­to dei prez­zi sareb­be ser­vi­to pro­prio al fine di copri­re i costi del depo­si­to costiero. 

Per cer­ca­re di risol­ve­re la dia­tri­ba tra i due atto­ri del­la vicen­da, il Sin­da­co indi­ce una riu­nio­ne per gior­no 5 set­tem­bre. Su spe­ci­fi­co invi­to del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le, Nau­ti­lus accet­ta di non appli­ca­re gli aumen­ti pre­fi­gu­ra­ti fino alla fine di set­tem­bre. Con­te­stual­men­te però, il Sin­da­co inter­pel­la il Pre­fet­to e l’A­RE­RA sul­la que­stio­ne, segna­lan­do l’im­por­tan­za stra­te­gi­ca del depo­si­to costie­ro e chie­den­do alle auto­ri­tà se ci fos­se un “pre­sun­to abu­so di posi­zio­ne domi­nan­te”. 

Secon­do il Sin­da­co D’An­co­na, il depo­si­to costie­ro ha una ade­gua­ta capien­za per rifor­ni­re tut­ti gli atto­ri locali.

La minoranza…

In Con­si­glio Comu­na­le il grup­po LeA­li per Pan­tel­le­ria si è sof­fer­ma­to prin­ci­pal­men­te sugli sfor­zi che uffi­cial­men­te pos­so­no esse­re por­ta­ti avan­ti per con­tra­sta­re l’au­men­to dei prez­zi del car­bu­ran­te. Dal can­to loro infat­ti, come abbia­mo rac­con­ta­to nei gior­ni scor­si, rap­pre­sen­tan­ti del PD han­no pre­sen­ta­to inter­ro­ga­zio­ni e mani­fe­sta­to la pro­pria pre­oc­cu­pa­zio­ne in meri­to alla situazione.

Il Con­si­glie­re Ange­lo Casa­no ha pro­vo­ca­to la Mag­gio­ran­za, chie­den­do dove sia­no fini­ti tut­ti quei par­ti­ti che ades­so stan­no gover­nan­do il Pae­se e che tan­to ci tene­va­no a soste­ner­li duran­te la cam­pa­gna elet­to­ra­le, ora che l’i­so­la ha biso­gno di un aiu­to dal Par­la­men­to e dal­la Regione. 

Se la ver­sio­ne illu­stra­ta del sin­da­co fos­se con­fer­ma­ta si pre­fi­gu­ra­no dina­mi­che com­pli­ca­te. Sem­bre­reb­be che la deci­sio­ne da par­te di Sme­de di abban­do­na­re Nau­ti­lus in favo­re di altre azien­de, abbia influen­za­to il prez­zo che il con­su­ma­to­re sostie­ne al momen­to del­l’ac­qui­sto del car­bu­ran­te. In un regi­me di libe­ro mer­ca­to, que­sta non è una situa­zio­ne ano­ma­la. C’è però da dire che quel­lo di Pan­tel­le­ria è un regi­me mono­po­li­sti­co de fac­to, come spie­ga­to negli arti­co­li pre­ce­den­ti, essen­do Nau­ti­lus l’u­ni­ca socie­tà di stoc­cag­gio sull’isola.

È pur vero che Sme­de, deci­den­do di cam­bia­re for­ni­to­re, ha attua­to una scel­ta che rica­de per ordi­ne e gra­do nel qua­dro del­le scel­te com­mer­cia­li. Vien da sé che tut­ti si sono mos­si in manie­ra cor­ret­ta. Biso­gna però capi­re dove fini­sco­no gli inte­res­si di una azien­da e dove ini­zia­no quel­li dei cit­ta­di­ni. Il benes­se­re col­let­ti­vo è di per sé supe­rio­re a quel­lo di un sin­go­lo soggetto.

La situa­zio­ne è e rima­ne abba­stan­za com­ples­sa. Una cosa è cer­ta: chi ope­ra in un ter­ri­to­rio disa­gia­to e com­ples­so come quel­lo di Pan­tel­le­ria non può ope­ra­re come ope­re­reb­be in qual­sia­si altro luo­go del mon­do. Que­sto per un sem­pli­ce fat­to­re: l’in­su­la­ri­tà. I pan­te­schi non pos­so­no e non devo­no paga­re per il sem­pli­ce fat­to di vive­re in un ter­ri­to­rio che, è sem­pre più chia­ro, è tan­to bel­lo quan­to complesso. 

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