Pantelleria 2050: solidarietà a LeAli dopo attacco del Sindaco

Pantelleria 2050: solidarietà a LeAli dopo attacco del Sindaco

17/11/2023 0 Di Redazione

Pantelleria2050 esprime solidarietà a LeAli per Pantelleria per le parole usate dal Sindaco D’Ancona in Consiglio Comunale

Pan­tel­le­ria 2050 espri­me la sua soli­da­rie­tà ai Con­si­glie­ri Comu­na­li del Grup­po di mino­ran­za Lea­li per Pan­tel­le­ria per le paro­le usa­te dal Pri­mo Cit­ta­di­no nel cor­so del­la sedu­ta del Con­si­glio Comu­na­le di ieri 15 novembre.

Fra­si come: “Voi la dove­te smet­te­re di stru­men­ta­liz­za­re” o “Noi non abbia­mo biso­gno dei vostri input” pro­nun­cia­te da un Pri­mo Cit­ta­di­no in tono alte­ra­to in seno al Con­ses­so Civi­co e rivol­te ai Con­si­glie­ri di oppo­si­zio­ne sono depre­ca­bi­li e dimo­stra­no il desi­de­rio di tap­pa­re la boc­ca ai mem­bri demo­cra­ti­ca­men­te elet­ti e smi­nuir­ne l’operato politico.

Dispia­ce che il Sin­da­co sem­bri non cono­sce­re le rego­le ele­men­ta­ri del­la demo­cra­zia e il ruo­lo del Con­si­glie­re Comunale.

Dispia­ce anche che ven­ga per­mes­so al Sin­da­co di pro­nun­cia­re tali paro­le, nel silen­zio del­la Pre­si­den­za del Con­si­glio. Pre­si­den­za che, inve­ce, sem­bra solo inten­ta a cen­su­ra­re i Con­si­glie­ri di mino­ran­za, finan­che nel cor­so del­le dichia­ra­zio­ni di voto.

Quan­do un argo­men­to non pia­ce, si rispon­de nel meri­to con altri argo­men­ti, non si fan­no tace­re i Con­si­glie­ri con un inop­por­tu­no “Ades­so basta!

Il Con­si­glie­re Comu­na­le ha il dirit­to e il dove­re di pre­sen­ta­re pro­po­ste al Con­si­glio Comu­na­le, il qua­le le esa­mi­na e poi, attra­ver­so il voto, deci­de se sono meri­te­vo­li di appro­va­zio­ne o meno. Ogni Con­si­glie­re Comu­na­le di oppo­si­zio­ne, poi, ha il dirit­to ed il dove­re di incal­za­re la mag­gio­ran­za e la Giun­ta su ogni argo­men­to che ritie­ne oppor­tu­no, sen­za che qual­cu­no pro­vi, con tono inti­mi­da­to­rio, a tap­par­gli la bocca.

Fin dall’inizio dell’attuale Con­si­lia­tu­ra, il Sin­da­co e la mag­gio­ran­za non han­no fat­to altro che par­la­re di “col­la­bo­ra­zio­ne”. Ma ad oggi non si è com­pre­so cosa inten­da­no con que­sto ter­mi­ne. For­se col­la­bo­ra­zio­ne signi­fi­ca che la mino­ran­za deve con­di­vi­de­re e appro­va­re tut­te e sole le pro­po­ste del­la mag­gio­ran­za? For­se col­la­bo­ra­zio­ne signi­fi­ca non incal­za­re la Giun­ta sui temi che fan­no par­te del pro­gram­ma e sui qua­li ha chie­sto e otte­nu­to i voti?

Cri­ti­ca­re la Giun­ta per­ché ha fer­ma­to il ricor­so al TAR che inte­res­sa il Pun­to Nasci­ta dell’ospedale di Pan­tel­le­ria e chie­de­re che il Sin­da­co rife­ri­sca in aula e spie­ghi le ragio­ni, è for­se un pec­ca­to mor­ta­le? E poi, per­ché rin­via­re sem­pre alle Commissioni?

Il ruo­lo del­le Com­mis­sio­ni non è quel­lo di sosti­tui­re il Con­si­glio Comu­na­le, soprat­tut­to se sono com­po­ste da tre Con­si­glie­ri e se le sedu­te non sono tra­smes­se in strea­ming, ma di pre­pa­ra­re gli atti per il Con­si­glio Comunale.

È in quel­la sede che si discu­to­no gli atti, si pre­sen­ta­no le pro­po­ste, si pre­sen­ta­no gli emen­da­men­ti e si deci­de cosa vota­re e cosa no.

Inve­ce si cer­ca di rin­via­re ogni atti­vi­tà alle Com­mis­sio­ni Con­si­lia­ri e di rele­ga­re al Con­si­glio Comu­na­le il mero ruo­lo di rati­fi­ca di deci­sio­ni pre­se nel chiu­so di quat­tro mura.

Per­ché mai nes­su­na sedu­ta di Com­mis­sio­ne è sta­ta tra­smes­sa in strea­ming da que­sta Giunta?

Si teme che i cit­ta­di­ni pos­sa­no ascol­ta­re ciò che dico­no i mem­bri del­la Com­mis­sio­ne e i com­po­nen­ti del­la Giun­ta? Si teme che ogni cit­ta­di­no pos­sa rive­de­re e ria­scol­ta­re, anche a distan­za di tem­po, ciò che ognu­no ha detto?

Il Sin­da­co ha par­la­to spes­so di con­di­vi­sio­ne con la comu­ni­tà, ma la con­di­vi­sio­ne non si fa man­te­nen­do le Com­mis­sio­ni acces­si­bi­li a pochi elet­ti e cer­can­do di zit­ti­re ogni voce cri­ti­ca. Il con­fron­to è il sale del­la demo­cra­zia. Chi lo teme mostra solo debolezza.

Pantelleria2050