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Una pantesca scrive al Sindaco: che succede con il Canile?

canile pantelleria

Una cittadina pantesca scrive all’Amministrazione Comunale sulla situazione del Canile ospitato nel Mattatoio e ci ha chiesto di dare risalto alla sua lettera, che pubblichiamo

 
Spet­ta­bi­le signor Sin­da­co, gen­ti­le Amministrazione,
In che modo ave­te inten­zio­ne di garan­ti­re l’as­si­sten­za agli ani­ma­li ran­da­gi e dome­sti­ci del­l’i­so­la vista l’or­di­nan­za di chiu­su­ra del­l’am­bu­la­to­rio vete­ri­na­rio dislo­ca­to su vostra dispo­si­zio­ne pres­so il mat­ta­to­io comu­na­le e visto che sul­l’i­so­la non esi­sto­no altri ambu­la­to­ri veterinari?
Vi sarà ovvio che non tut­ti gli inter­ven­ti di assi­sten­za vete­ri­na­ria pos­so­no esse­re pre­sta­ti a domi­ci­lio; inol­tre pres­so l’am­bu­la­to­rio sono pre­sen­ti dei mac­chi­na­ri per la dia­gno­sti­ca che in alcu­ni casi rap­pre­sen­ta­no un sal­va­vi­ta per gli ani­ma­li, per non par­la­re degli inter­ven­ti chi­rur­gi­ci di rou­ti­ne o di urgen­za che sicu­ra­men­te non pos­so­no esse­re effet­tua­ti pres­so i box del cani­le o pres­so le abi­ta­zio­ni dei cittadini.
Inol­tre, la chiu­su­ra del­l’am­bu­la­to­rio rap­pre­sen­ta una gra­ve inter­ru­zio­ne alle azio­ni di ste­ri­liz­za­zio­ni dei gat­ti ran­da­gi, con il con­se­guen­te aumen­to dei gat­ti ran­da­gi stes­si, a vani­fi­ca­re i con­ti­nui sforzi.
È vero che le pro­ble­ma­ti­che ine­ren­ti il mat­ta­to­io sono di vec­chia data, per cui ere­di­ta­te dal­la ammi­ni­stra­zio­ne pre­ce­den­te, però già dal mese di giu­gno era sta­to evi­den­zia­to che il mat­ta­to­io era l’u­ni­ca solu­zio­ne pos­si­bi­le per il tra­sfe­ri­men­to del­l’am­bu­la­to­rio. L’ob­bli­go del­l’a­spet­to auto­riz­za­ti­vo veni­va gesti­ta da chi è respon­sa­bi­le dei lavo­ri pres­so il cani­le e da chi è respon­sa­bi­le del mattatoio.
Vi chie­do con urgen­za che ven­ga­no effet­tua­ti le neces­sa­rie ed effi­ca­ci azio­ni affin­ché l’am­bu­la­to­rio ven­ga rimes­so in atti­vi­tà con le dovu­te autorizzazioni.
Mol­ti cit­ta­di­ni sono giá a disa­gio sen­za l’am­bu­la­to­rio. La cit­ta­di­nan­za si sen­te sem­pre più in isolamento.
Por­go distin­ti saluti,
Amy Bur­ke
Dot­to­res­sa in Chiropratica
Salu­te PNL
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