Pantelleria, 25 novembre: una poesia per Annalisa, fiore di pietra e di vento

Pantelleria, 25 novembre: una poesia per Annalisa, fiore di pietra e di vento

25/11/2023 0 Di Giusy Andaloro

Pantelleria Notizie, per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, pubblica una toccante poesia di Giusy Andaloro dedicata ad Annalisa Fontana, perché la violenza sulle donne non c’è solo il 25 novembre

Fiore di pietra e di vento

Anna­li­sa, dol­ce donna,

fio­re di pie­tra e di vento,

ascol­ta la mie parole,

che sin­ce­re erom­po­no dal cuore

 

Il tuo deli­ca­to sorriso,

un’e­co lontano,

nell’isola del vento

come una dol­ce melodia

eter­na­men­te risuona.

 

Nel­lo zefi­ro che sof­fia tra i vigneti,

nel­le onde che s’infrangono

sugli sco­gli neri e scuri,

nei colo­ri del cie­lo e del mare,

nei pro­fu­mi del­la Per­la Nera,

il tuo respiro…

 

La tua fle­bi­le voce,

un can­to d’amore

che si dis­sol­ve in pro­fon­di­tà abissali,

come una nota di pianoforte

che tin­tin­na nel silenzio,

come una luce di speranza

che illu­mi­na la not­te più buia.

 

La tua fie­ra risata,

una cal­da carezza

che leni­sce le anime

dei tuoi amo­re­vo­li figli

e come una fon­te d’acqua

dis­se­ta i loro cuori.

 

Il tuo gio­va­ne corpo,

una fra­gi­le reliquia

di pura bellezza.

 

La tua bre­ve e inten­sa vita,

un’e­le­gia d’amore

e di pro­fon­do dolore.

 

Un ful­mi­ne a ciel sereno.

Un gri­do di dolore.

Un silen­zio assordante.

Un cor­po esanime.

Una vita spezzata.

 

La gelo­sia,

un ura­ga­no di follia,

nel­le sue sof­fo­can­ti spire

ti ha avvolta.

 

Ora ripo­si in ter­ra silente,

vit­ti­ma di un odio cie­co e crudele,

come un fio­re reciso

che sfio­ri­sce nel gelo.

 

Ma da una dimen­sio­ne altera

spie­ghi le tue ali,

alzi la voce,

rom­pi ogni catena,

assa­po­ri la libertà.

 

Una voce lon­ta­na ti sostiene,

s’innalza inquie­ta con­tro la violenza,

con­tro l’oppressione,

con­tro l’ingiustizia,

con­tro la sopraffazione.

 

Una voce, come un can­to di pace.

Una voce, come un gri­do di guerra.

Una voce, come una preghiera.

 

È la voce di tut­te le don­ne del mondo,

che invo­ca­no una nuo­va coscien­za collettiva,

per sot­trar­re lin­fa vitale

alle vio­len­ze, alle umiliazioni,

a tut­te le for­me di oppressione,

agli orro­ri, agli abu­si, alle atrocità,

che can­cel­la­no ogni dignità.

 

È la voce di chi non ha più voce,

ma che con­ti­nua a parlare,

come un ven­to impetuoso

che non si fer­ma mai.

 

Anna­li­sa,

la tua vita non è sta­ta vana,

un’ode all’amore

la tua inti­ma essenza,

un rag­gio di luce

in un mon­do di dolore.

 

Il tuo sor­ri­so è un ricor­do struggente

che tra­vol­ge ogni esse­re coscien­te e

l’invita a non dimenticare

che rispet­ta­re le donne

è un dove­re morale,

è un atto d’amore,

è un modo per ren­de­re il mondo

un posto migliore.

 

Giu­sy Andaloro

Poe­sia dedi­ca­ta ad Anna­li­sa Fon­ta­na, vit­ti­ma di femminicidio

Gra­zie Giu­sy! ♥️