Pantelleria Notizie, per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, pubblica una toccante poesia di Giusy Andaloro dedicata ad Annalisa Fontana, perché la violenza sulle donne non c’è solo il 25 novembre
Fiore di pietra e di vento
Annalisa, dolce donna,
fiore di pietra e di vento,
ascolta la mie parole,
che sincere erompono dal cuore
Il tuo delicato sorriso,
un’eco lontano,
nell’isola del vento
come una dolce melodia
eternamente risuona.
Nello zefiro che soffia tra i vigneti,
nelle onde che s’infrangono
sugli scogli neri e scuri,
nei colori del cielo e del mare,
nei profumi della Perla Nera,
il tuo respiro…
La tua flebile voce,
un canto d’amore
che si dissolve in profondità abissali,
come una nota di pianoforte
che tintinna nel silenzio,
come una luce di speranza
che illumina la notte più buia.
La tua fiera risata,
una calda carezza
che lenisce le anime
dei tuoi amorevoli figli
e come una fonte d’acqua
disseta i loro cuori.
Il tuo giovane corpo,
una fragile reliquia
di pura bellezza.
La tua breve e intensa vita,
un’elegia d’amore
e di profondo dolore.
Un fulmine a ciel sereno.
Un grido di dolore.
Un silenzio assordante.
Un corpo esanime.
Una vita spezzata.
La gelosia,
un uragano di follia,
nelle sue soffocanti spire
ti ha avvolta.
Ora riposi in terra silente,
vittima di un odio cieco e crudele,
come un fiore reciso
che sfiorisce nel gelo.
Ma da una dimensione altera
spieghi le tue ali,
alzi la voce,
rompi ogni catena,
assapori la libertà.
Una voce lontana ti sostiene,
s’innalza inquieta contro la violenza,
contro l’oppressione,
contro l’ingiustizia,
contro la sopraffazione.
Una voce, come un canto di pace.
Una voce, come un grido di guerra.
Una voce, come una preghiera.
È la voce di tutte le donne del mondo,
che invocano una nuova coscienza collettiva,
per sottrarre linfa vitale
alle violenze, alle umiliazioni,
a tutte le forme di oppressione,
agli orrori, agli abusi, alle atrocità,
che cancellano ogni dignità.
È la voce di chi non ha più voce,
ma che continua a parlare,
come un vento impetuoso
che non si ferma mai.
Annalisa,
la tua vita non è stata vana,
un’ode all’amore
la tua intima essenza,
un raggio di luce
in un mondo di dolore.
Il tuo sorriso è un ricordo struggente
che travolge ogni essere cosciente e
l’invita a non dimenticare
che rispettare le donne
è un dovere morale,
è un atto d’amore,
è un modo per rendere il mondo
un posto migliore.
Giusy Andaloro
Poesia dedicata ad Annalisa Fontana, vittima di femminicidio
Grazie Giusy! ♥️
Nata e cresciuta a Milazzo, dove vive tuttora con la propria famiglia d’origine, Giusy Andaloro è laureata in Lettere e Filosofia. Abilitata per l’insegnamento in vari ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II grado) è insegnante di Lettere a tempo indeterminato presso la Scuola Secondaria di I grado “Zirilli” di Milazzo.
Trasferita in provincia di Milano nel ’99 per esigenze di lavoro, dopo un lunghissimo precariato meneghino, nel 2013 riesce ad ottenere il trasferimento a Pantelleria, estrema isola di confine, situata nel cuore del Mediterraneo a metà tra l’Italia e l’Africa.
La passione per la scrittura creativa l’ha rapita fin da quando era bambina e da sempre, oltre a scrivere per se stessa, cerca di trasmettere ai suoi alunni l’amore per la poesia e per la scrittura tout court.
L’arte poetica è una forma di comunicazione peculiare attraverso la quale è possibile rivelare agli altri istanti di vita vissuta e i turbamenti emotivi provati: l’intelletto decodifica emozioni, ordina percezioni e intuizioni, intesse relazioni, costruisce schemi e modelli e sa spingersi anche al di fuori di essi.
Attraverso il linguaggio della poesia s’impara pian piano ad avvertire e ad esplorare i meandri della propria anima e ciò risulta indispensabile per acquisire sicurezza, fiducia nelle proprie capacità e per costruire in modo solido la propria identità.
Cimentarsi a scrivere un componimento in versi non è altro che saper sfogliare tra le pagine della nostra mente, saper ascoltare e prestare attenzione alla flebile voce del nostro io interiore, riuscire a percepire le nostre emozioni e suggestioni, saper sognare sospesi tra cielo e terra, riuscire insomma ad essere “immensi” pur amando la semplicità che quotidianamente si cela nelle piccole cose.