Intervista a Florinda Valenza che ci racconta i 50 anni del Circolo Ogigia di Pantelleria…
Pantelleria: intervista a Florinda Valenza, Presidente del Circolo Ogigia
13/12/2023Intervista a Florinda Valenza, nuovo Presidente del Circolo Ogigia
di Francesca Marrucci
Dicembre è il mese delle feste natalizie, ma anche il mese, a Pantelleria, dove si accendono i preparativi per il tradizionale Carnevale. Sette settimane di balli, organizzati dai Circoli di Pantelleria, associazioni con la loro sede che perpetuano questa tradizione di anno in anno da più di 100 anni!
Retaggio prettamente maschile, l’amministrazione dei Circoli, da qualche anno vede avvicendarsi alla guida degli stessi anche le donne, segnale del cambiamento socio-culturale della società pantesca.
Uno di questi, l’Ogigia ha da poco eletto il suo nuovo presidente, donna, Valenza Florinda, che abbiamo incontrato per parlare proprio dei Circoli nei nostri giorni.
Signora Valenza è stata eletta Presidente del Circolo Ogigia, uno dei circoli più grandi dell’isola, tra i più giovani. Che significa per lei questa elezione?
Essere alla guida di un Circolo a Pantelleria è un grande onore e una grande responsabilità. Impegnarsi nei confronti dei soci a portare avanti l’attività di un’associazione che, tra le altre cose, possiede o ha, come nel nostro caso, in affitto un immobile dove svolgere le attività sociali è molto impegnativo. Richiede tempo e dedizione e anche aiuto da parte soprattutto dell’amministrazione che coadiuva il Presidente. L’organizzazione del carnevale è l’attività principale del Circolo, che impegna presidente e amministrazione per almeno tre mesi, tra il prima, il durante ed il dopo.
Il circolo Ogigia è uno dei più giovani circoli dell’isola. Nato nel 1969, ha festeggiato il 7 dicembre i suoi 54 anni. È un circolo giovane, vivace e attivo che oltre all’organizzazione del Carnevale, si cimenta in tante altre attività di svago, culturali e dopo lavoro.
Qual è la storia di questo Circolo, che qualcuno ancora chiama il “Circolo dei nobili”?
Il Circolo nacque nel 1969 dalle ceneri proprio del “Circolo dei nobili”, un circolo dove si associavano tutte quelle persone che, appartenenti ad un determinato ceto sociale, avevano in comune interessi e cultura. I fondatori, tutti avvocati, bancari, notai, direttori, medici ecc., lo resero molto esclusivo, per creare un ambiente a loro “familiare” per incontrarsi, discutere, ballare, divertirsi. Per entrare a far parte del Circolo Ogigia bisognava far parte di una certa classe sociale e non era semplice superare l’esame d’ammissione. Ecco perché veniva chiamato il “Circolo dei nobili” .
Da molti anni questa distinzione “netta” tra i ceti sociali non vi è più, i parametri di ammissione non sono più gli stessi ed il Circolo, anche dovendo rispettare le normative del settore, è accessibile a chiunque ne faccia domanda e superi cmq il vaglio dell’assemblea, come previsto dallo statuto.
Il Circolo ha mai avuto una Presidente donna prima di lei?
Sì, un’altra Presidente donna c’è stata pochi anni fa, dal 2015 al 2018, Rosanna Andreoni, una pietra miliare del circolo Ogigia. Io sono la seconda nella storia del circolo.
Cosa significa per la storia del Circolo Ogigia?
Il Circolo è un piccolo spaccato di quello che è la società, in questo caso, la società di Pantelleria, e aver eletto per la seconda volta un Presidente donna significa che la società sta cambiando nella direzione dell’eguaglianza e del rispetto verso le donne. In particolar modo, ci tengo a sottolinearlo, dal 2018 anche se il Presidente dal 2018 al 2023 era un uomo, l’amministrazione ha contato e tutt’oggi conta ben 4 donne e un uomo. Quindi un’amministrazione con le quote rose ben superiori alla media!
Quali sono i progetti immediati e soprattutto gli obiettivi che lei e il suo direttivo vi ponete?
I progetti sono tanti, si modificano e aggiungono man mano che si presentano le occasioni. I progetti immediati, oltre alle attività già in essere, sono due: l’attivazione di corsi di scacchi (vedi qui), un gioco che veniva praticato nel circolo trent’anni fa, con l’aiuto di un istruttore di origini pantesche che è tornato nella sua terra natìa, ed un corso di scrittura autobiografica e creativa, tenuto dalla professoressa Antonietta Valenza, professoressa di lettere e scrittrice pantesca. Tutti i progetti che vengono sviluppati hanno l’obiettivo principale che è quello di offrire alla società pantesca una valida offerta di intrattenimento, di arricchimento culturale, di svago, di socialità che ci riporti verso dei valori che si stanno perdendo nella società odierna. Abbiamo proposto il progetto di scacchi al bando di democrazia partecipata arrivando ottavi e quindi aggiudicandoci il finanziamento per poter organizzare i corsi. Collaboriamo da tempo con le amministrazioni comunali per sviluppare le attività culturali e organizzare il carnevale con le nostra maschere e i nostri carri.
Chi sono i membri del direttivo?
I membri del direttivo che sono 5 sono: Presidente la sottoscritta, Vicepresidente Sonia Delli Paoli, Segretario Alessandro Garsia, Tesoriere Camilla Brignone, consigliere Graziella Pavia. Come detto prima 4 donne e un uomo.
Come vede il futuro dei Circoli di Pantelleria?
Il futuro dei Circoli di Pantelleria dipende esclusivamente dai panteschi. Sono loro che li mantengono vivi con il loro supporto economico, la loro partecipazione alla vita del circolo, alle serate di Carnevale, alle varie iniziative che i circoli mettono in essere. Per poter sopravvivere i Circoli, hanno bisogno del sostegno di tutti e di fare rete tra di loro per aiutarsi a vicenda e condividere progetti e problematiche per meglio affrontarle e svilupparli.
I Circoli di Pantelleria sono tra gli ultimi baluardi della tradizione pantesca ed hanno l’importante compito di preservarla e traghettarla negli anni a venire.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.