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Pantelleria, bomba Via Roma: il Sindaco spiega cosa succederà

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Sono in corso le interlocuzioni per decidere come e quando procedere al disinnesco della bomba trovata sotto al Palazzo Marrone di Via Roma

La nota della Prefettura e la nostra intervista al Sindaco D’Ancona sul procedere della situazione

di Fran­ce­sca Marrucci

A Pan­tel­le­ria fer­vo­no can­tie­ri e lavo­ri, ma in una zona così mas­sic­cia­men­te inte­res­sa­ta dai bom­bar­da­men­ti duran­te la Secon­da Guer­ra Mon­dia­le, capi­ta pur­trop­po di ritro­va­re in un can­tie­re una bom­ba ine­splo­sa e dimen­ti­ca­ta, ma poten­zial­men­te peri­co­lo­sa. È suc­ces­so spes­so in que­sti ulti­mi anni, ma spe­cial­men­te in mare, nel­le zone davan­ti alla costa, che sono sta­te anch’es­se ogget­to di mas­sic­ci bom­bar­da­men­ti, ma sta­vol­ta si trat­ta di un edi­fi­cio in pie­no cen­tro urba­no: quel brut­tis­si­mo palaz­zo mar­ro­ne di Via Roma che quan­do fu costrui­to dove­va fun­ge­re da Cen­tro Anziani.

Dopo il finan­zia­men­to del pro­get­to che lo riguar­da­va, il palaz­zo mar­ro­ne deve esse­re demo­li­to e rico­strui­to con cri­te­ri eco­so­ste­ni­bi­li per ospi­ta­re un asi­lo nido, ma ecco che nel por­ta­re avan­ti le veri­fi­che di rito, si è sco­per­ta la bom­ba sep­pel­li­ta pro­prio nel ter­re­no che lo circonda.

Que­st’e­di­fi­cio non è sta­to for­tu­na­to dal­l’i­ni­zio, ogget­to di un incen­dio, lascia­to abban­do­na­to per anni, la strut­tu­ra ormai caden­te e peri­co­lo­sa, aggiun­ge al tri­ste elen­co dei suoi record nega­ti­vi anche questo.

Il pro­ble­ma è che la bom­ba deve esse­re disin­ne­sca­ta e resa inno­cua, non solo per pro­ce­de­re ai lavo­ri, ma per la sicu­rez­za dei pan­te­schi che vivo­no nel­la zona.

Ci è pervenuta in Redazione una nota informativa della Prefettura che ci informa di quanto segue:

In segui­to al rin­ve­ni­men­to di un ordi­gno bel­li­co ine­splo­so nel cen­tro abi­ta­to del Comu­ne di Pan­tel­le­ria, lo scor­so 17 gen­na­io, l’area di can­tie­re è sta­ta recin­ta­ta ed è tut­to­ra vigi­la­ta h24 a cura del­le for­ze dell’ordine.

Al fine di pro­gram­ma­re le ope­ra­zio­ni di disin­ne­sco, si è tenu­ta in Pre­fet­tu­ra, lo scor­so 22 gen­na­io, una pri­ma riu­nio­ne di coor­di­na­men­to con la par­te­ci­pa­zio­ne dei rap­pre­sen­tan­ti del Comu­ne di Pan­tel­le­ria, del­le For­ze del­l’or­di­ne, del IV Reg­gi­men­to Genio Gua­sta­to­ri di Paler­mo, dei Vigi­li del Fuo­co e del­la Cro­ce Ros­sa Italiana.

Si trat­ta di una bom­ba d’aereo ame­ri­ca­na vero­si­mil­men­te risa­len­te al secon­do con­flit­to mon­dia­le, rin­ve­nu­ta in un can­tie­re edi­le nell’ambito di lavo­ri di demo­li­zio­ne di un edi­fi­co in pie­no cen­tro abitato.

Pre­fet­tu­ra di Trapani”

Il Sindaco D’Ancona ci aggiorna sulla situazione

Fabri­zio D’Ancona

Il Sin­da­co Fabri­zio D’An­co­na che sta seguen­do le ope­ra­zio­ni, ha rispo­sto ad alcu­ne nostre doman­de sul­la situa­zio­ne in cor­so, anche per­ché non sono poche le per­so­ne che vivo­no nel quar­tie­re a chie­der­si come pro­ce­de­ran­no ora le cose.

Sindaco, sicuramente non si tratta di una situazione facile. Come sta partecipando e seguendo il Comune gli sviluppi di questa vicenda?

Abbia­mo già avu­to diver­se inter­lo­cu­zio­ni con la Pre­fet­tu­ra e pro­prio oggi sono giun­ti sul­l’i­so­la dei rap­pre­sen­tan­ti del­l’E­ser­ci­to del Nucleo Arti­fi­cie­ri per un sopral­luo­go e una veri­fi­ca del­lo sta­to dei luo­ghi. Poi pro­gram­me­ran­no il da far­si, cer­ta­men­te c’è la neces­si­tà di despo­let­ta­re l’or­di­gno e ren­der­lo inno­cuo. Doma­ni, poi, ci sarà un’al­tra riu­nio­ne in Pre­fet­tu­ra per sta­bi­li­re il cro­no­pro­gram­ma del­le operazioni.

Come procederanno poi le operazioni? Ci sarà un’evacuazione della cittadinanza della zona interessata?

Pre­su­mi­bil­men­te ci sarà una riu­nio­ne inter­for­ze qui in Comu­ne lune­dì pros­si­mo, ma anco­ra non è sta­ta fis­sa­ta. Par­tia­mo dal fat­to che una bom­ba simi­le par­te da un peri­co­lo poten­zia­le che può riguar­da­re un rag­gio di 900 metri. Que­sto signi­fi­ca eva­cua­re cir­ca 2.200 per­so­ne. Quin­di stia­mo aspet­tan­do che ci dica­no come pro­ce­de­re, per­ché è pos­si­bi­le che il rag­gio di eva­cua­zio­ne sia limi­ta­to inve­ce a cir­ca 500 metri. In que­sto caso l’e­va­cua­zio­ne del­la cit­ta­di­nan­za riguar­de­reb­be cir­ca 1.500 persone.

Dove dovranno spostarsi queste persone?

Stia­mo anco­ra valu­tan­do i luo­ghi pos­si­bi­li, per­ché ovvia­men­te dipen­de­rà tut­to dal rag­gio di eva­cua­zio­ne che ver­rà sta­bi­li­to. Li con­di­vi­de­re­mo con la pre­fet­tu­ra e insie­me poi indi­vi­due­re­mo le zone più sicu­re e adat­te allo scopo.

Quanto dureranno le operazioni?

Se tut­to pro­ce­de in manie­ra tran­quil­la, l’o­pe­ra­zio­ne di disin­ne­sca­men­to potreb­be con­clu­der­si in un’o­ra. Nel peg­gio­re dei casi in 6 ore, comun­que un disa­gio tem­po­ra­neo, ma stret­ta­men­te neces­sa­rio alla sicu­rez­za del­la comunità.

C’è una data per questa operazione?

In que­sta fase sia­mo anco­ra facen­do ipo­te­si di lavo­ro. Per­so­nal­men­te ho sug­ge­ri­to come data dome­ni­ca 11 feb­bra­io per­ché ci sareb­be meno impat­to sul­la comu­ni­tà, visto che le scuo­le e la mag­gior par­te dei luo­ghi di lavo­ro sono chiu­si, ma anche in que­sto caso la data sarà con­cor­da­ta con la Pre­fet­tu­ra e poi sarà comu­ni­ca­ta una vol­ta che sarà definitiva.

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