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Google Earth e l’importanza della memoria, anche a Pantelleria
19/02/2024Google Earth e l’importanza della memoria, anche a Pantelleria
Come cambia il territorio nel tempo? Come appare dopo un incendio o dopo una riqualificazione? Qual è l’aspetto dell’isola dopo gli ultimi anni?
di Angelo Parisi
Chi di noi non ha usato almeno una volta il noto programma Google Earth? O Google Maps? Credo che tutti, almeno una volta, li abbiamo utilizzati o per cercare un sito o per conoscere il percorso da seguire per raggiungerlo.
I due strumenti utilizzano una serie di foto scattate dai satelliti, dagli aerei o da altri mezzi al livello del suolo. Queste immagini, naturalmente, vengono periodicamente aggiornate perché i luoghi cambiano. Cambiano le strade, i sensi di marcia, si costruiscono nuove case, quartieri o infrastrutture. Una foto aerea di una città scattata 50 anni fa, non è uguale a quella scattata oggi.
Guardare in sequenza le foto aeree scattate in epoche differenti, però, ci permette di comprendere il modo in cui si sviluppano e cambiano i luoghi. Google Earth permette di farlo, grazie ad uno strumento che consente, una volta che ci siamo posizionati su un sito, di poter scorrere il tempo e, così, vedere le foto del passato.
Qualche giorno fa ci siamo accorti che le foto aeree di Pantelleria sono state aggiornate e, così, abbiamo “giocato” un po’ scorrendo la linea del tempo all’indietro per cercare di vedere il modo in cui sono cambiati alcuni siti. Tra le modifiche più apprezzabili, quelle che ci hanno colpito sono tre. Così pubblichiamo le foto del prima e del dopo di queste tre zone.
Punta della Croce
Il primo sito a colpirci è stato quello di Punta della Croce, la zona di fronte al Cimitero di Pantelleria che in passato è stata utilizzata prima come luogo in cui realizzare i massi a protezione della mantellata del Porto Nuovo e poi come deposito temporaneo delle barche con cui i migranti approdano sull’isola.
Quell’area è stata oggetto di bonifica e riqualificazione nel corso degli scorsi anni e oggi è sede di un parcheggio e di un’area in cui sarà possibile far parcheggiare i mezzi pesanti che arrivano sull’isola per portare le merci, oltre che rappresentare un nuovo ingresso del porto nuovo.
Raffrontando le foto scattate nel marzo del 2021 e quella scattata a novembre del 2023 è possibile fare il raffronto tra il prima ed il dopo.
La Scuola d’infanzia di Rekhale
Stesso discorso si può fare per la scuola dell’infanzia di Rekhale che in questi anni è stata oggetto di riqualificazione.
Il raffronto tra la foto scattata a marzo del 2021 e quella scattata a giugno del 2023 ci consente di apprezzare le modifiche e le migliorie: si apprezzano gli spazi gioco all’aperto, gli orti didattici, le aiuole, i pannelli fotovoltaici e solari termici che hanno consentito di incrementare l’efficienza energetica della struttura.
Cala Tramontana
Le modifiche, però, non sono sempre positive. In alcuni casi il raffronto tra il prima ed il dopo ci mostra il danno prodotto dagli eventi.
È il caso dell’area che si trova a nord di Cala Tramontana che quest’estate è stata colpita da un incendio che ha distrutto i campi. Non vogliamo entrare nel merito della dolosità o meno dell’evento, ma semplicemente mostrare l’effetto del fuoco sui territori e provare così a scuotere un po’ la sensibilità di tutti, per cercare di fare in modo che il territorio venga curato, quanto meno per limitare gli effetti del fuoco.
Dal raffronto tra la foto scattata nel mese di agosto del 2019 e quella scattata a ottobre del 2023 si può vedere come il colore verde della zona sia diventato nero.
Questo esercizio che abbiamo provato a fare ci serve anche per dimostrare l’importanza della memoria. Infatti, molto spesso, a causa della quotidianità, tendiamo a dimenticare ciò che è successo anche pochi giorni prima, non riuscendo a cogliere i cambiamenti. Per questo, ciò che ci circonda sembra immutato.
Per questo un archivio, in questo caso fotografico, ci può essere d’aiuto per ricordare il passato e raffrontarlo con il presente, oltre ad aiutare a trasmettere la conoscenza a chi non ha vissuto quei momenti o quei luoghi. Infine, l’immagine ci fa capire in modo diretto l’impatto drammatico che incendi e abusivismo hanno sull’isola e a cercare di impedire altri episodi simili per il territorio.
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.