Nella storia millenaria di Roma, una città eterna che cattura l’anima di chiunque vi ponga piede, si è scritta una pagina indimenticabile per l’isola di Pantelleria. Il protagonista? Dario Ferrante, l’atleta che con orgoglio e dedizione ha portato in giro per le strade della Capitale italiana e non solo, il nome e l’onore della nostra amata isola.
La Maratona di Roma, evento intriso di storia e tradizione, ha visto la partecipazione di migliaia di atleti, ma è stato Dario a distinguersi con il suo straordinario impegno. Con un tempo ufficiale di 2 ore, 37 minuti e 20 secondi, si è classificato al 35º posto assoluto su 40 mila partecipanti, raggiungendo il 27º posto nella categoria maschile e l’8º posto tra gli italiani. Un risultato che parla da sé e che riempie di orgoglio non solo Dario stesso, ma anche tutta la comunità pantesca.
Il Percorso
I runners sono partiti alle ore 8:30 da via dei Fori Imperiali, quest’anno più vicina al Colosseo. Dopo il passaggio davanti all’Anfiteatro Flavio e all’Arco di Costantino si è andati verso la Basilica di San Paolo. A via Valco di San Paolo, tra via Ostiense e via Marconi, nel tragitto verso la Piramide Cestia, si è toccato il punto più a sud della corsa. Poi la svolta verso Testaccio, Lungotevere Aventino, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere dei Tebaldi fino a via della Conciliazione.
Il percorso quindi ha preso la direzione di Castel Sant’Angelo e giù verso il Foro Italico. Sul Ponte Duca D’Aosta la svolta e il ritorno verso il centro. I maratoneti sono andati verso Piazza del Popolo e le Chiese Gemelle per poi percorrere i 7 km delle meraviglie: via del Corso e via del Babuino. Dopo aver costeggiato il Circo Massimo c’è stato l’ultimo km passando di nuovo davanti l’Arco di Costantino e il Colosseo, i metri finali con il traguardo sempre ai Fori Imperiali.
Le parole di Dario riflettono la sua determinazione e la sua passione per la corsa. Nonostante le sfide del percorso, con gli ultimi chilometri su sampietrini e curve continue nel centro di Roma, Dario ha affrontato ogni ostacolo con grinta e determinazione. La sua soddisfazione e il suo orgoglio nel rappresentare Pantelleria in una delle maratone più prestigiose d’Italia sono tangibili.
Ma c’è di più dietro a questo successo sportivo. Dario non è solo un atleta, ma un ambasciatore della nostra isola, portando con sé i valori di impegno, sacrificio e resilienza che caratterizzano la nostra comunità. La sua partecipazione alla Maratona di Roma non è solo un’impresa sportiva, ma un simbolo di ciò che gli abitanti di Pantelleria possono realizzare quando si dedicano con passione a un obiettivo. In un momento in cui il mondo intero si ferma per ammirare lo spettacolo della Maratona di Roma, Pantelleria può vantarsi di avere un figlio che si distingue tra i migliori atleti del Paese. Dario Ferrante ha scritto e siamo sicuri scriverà, una pagina importante nella storia sportiva dell’isola, e continuerà a ispirare i panteschi con il suo coraggio e la sua determinazione.
Che sia correndo su sampietrini romani o tra le strade di Pantelleria, Dario Ferrante dimostra che con impegno e dedizione si possono superare ogni ostacolo e raggiungere nuove vette. L’isola di Pantelleria può essere fiera di avere un rappresentante così valoroso, e continuerà a sostenerlo in ogni sua impresa futura. In questo giorno che rimarrà per sempre eterno, come Roma stessa, celebriamo l’orgoglio e la dedizione di Dario, un atleta che ha reso Pantelleria protagonista sul palcoscenico nazionale della corsa. La sua storia continua a ispirare e a illuminare il cammino di tutti i panteschi che sognano di realizzare grandi imprese.