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Caronte&Tourist Isole Minori: occorrono depositi GNL nei porti

Caronte&Tourist Siremar Nerea

Caronte & Tourist Isole Minori. Giovedì 11 aprile il primo rifornimento di GNL della “Nerea” presso il molo Ronciglio del Porto di Trapani

L’AD Vincenzo Franza: “Noi fin qui obbligati a far viaggiare le nostre navi più moderne a gasolio. Occorre pensare a depositi di GNL nei nostri porti a servizio di navi e Tir”

“La Elio è entra­ta in ser­vi­zio nel­lo Stret­to nel 2018, la Nerea pochi mesi fa, la Pie­tro Mon­del­loentre­rà in ser­vi­zio entro il 2024 e una quar­ta uni­tà si aggiun­ge­rà pros­si­ma­men­te. Sono tut­te navi a dop­pia pro­pul­sio­ne, gaso­lio più GNL, o addi­rit­tu­ra dota­te come nel caso del­le ulti­mis­si­me arri­va­te di un pac­co bat­te­rie che può assi­cu­ra­re la pro­pul­sio­ne elet­tri­ca in entra­ta o in usci­ta dai por­ti e con­sen­ti­re di tene­re i moto­ri ter­mi­ci spen­ti duran­te le soste in ban­chi­na. Noi insom­ma sia­mo anda­ti avan­ti e con­ti­nuia­mo a far­lo lun­go quel­la stra­da chia­ma­ta tra­spor­to eco­so­ste­ni­bi­leche abbia­mo imboc­ca­to già anni fa, tra le pri­me com­pa­gnie di navi­ga­zio­ne nel Medi­ter­ra­neo. Non con i risul­ta­ti che ci sarem­mo aspet­ta­ti, biso­gna dire, se è vero che anni di bat­ta­glie per ave­re un depo­si­to di GNL a ser­vi­zio del­le navi ma anche dei TIR che ope­ra­no nell’Area del­lo Stret­to non han­no por­ta­to a nul­la. E noi – essen­do eco­no­mi­ca­men­te inso­ste­ni­bi­le far giun­ge­re il gas dal nord Ita­lia – sia­mo sta­ti fin qui costret­ti a far viag­gia­re la nostra Elio a gasolio”.

C’è un po’ di ama­rez­za nel­le paro­le con le qua­li Vin­cen­zo Fran­za, AD di Caron­te & Tou­ri­st Iso­le Mino­ri, com­men­ta il pri­mo bun­ke­rag­gio con gas natu­ra­le lique­fat­to (GNL) del­la Nerea, l’ultima arri­va­ta del­la flot­ta in atto in ser­vi­zio tra Tra­pa­ni e Pan­tel­le­ria, in pro­gram­ma gio­ve­dì 11 pres­so il molo Ron­ci­glio del por­to di Trapani.

In atte­sa del­la indu­stria­liz­za­zio­ne del­la pro­du­zio­ne di car­bu­ran­ti anco­ra più per­for­man­ti e puli­ti, il GNL è sta­to indi­vi­dua­to come il car­bu­ran­te di lar­ga repe­ri­bi­li­tà in gra­do di assi­cu­ra­re signi­fi­ca­ti­vi tagli alle emis­sio­ni cli­mal­te­ran­ti e noci­ve (ridu­zio­ne del 45% di ani­dri­de car­bo­ni­ca, del 60% di ossi­di di azo­to e del 99% di ossi­di di zol­fo, oltre a un abbat­ti­men­to del 99% del particolato).

Tut­ta­via lacu­ne pro­ce­du­ra­li, costi di tra­spor­to e assen­za di infra­strut­tu­re han­no reso dif­fi­col­to­so o addi­rit­tu­ra impos­si­bi­le l’approvvigionamento non solo per le navi ma anche per le sem­pre più nume­ro­se flot­te di TIR con­ver­ti­te­si al GNL.

Ades­so un pri­mo segna­le di svol­ta, reso pos­si­bi­le dal­la fles­sio­ne del prez­zo del GNL.

Il meto­do di bun­ke­rag­gio è quel­lo Truck to Ship, cioè da camion a nave, assai uti­liz­za­to nei por­ti del nord Euro­pa ma poco in Ita­lia. È un meto­do che assi­cu­ra fles­si­bi­li­tà e repli­ca­bi­li­tà, spe­cial­men­te in luo­ghi dove man­ca un’in­fra­strut­tu­ra fis­sa per il GNL e che potrà esse­re uti­liz­za­to anche per rifor­ni­re le navi di bio­gas, car­bu­ran­te 100% soste­ni­bi­le deri­va­to dagli scar­ti orga­ni­ci, ver­so cui Caron­te & Tou­ri­st sta già con­cen­tran­do la sua attenzione.

“Dopo aver tra­smes­so un’i­stan­za for­ma­le per il rifor­ni­men­to di GNL nel por­to di Tra­pa­ni – si leg­ge in una nota di C&T – abbia­mo par­te­ci­pa­to atti­va­men­te al tavo­lo di lavo­ro per defi­ni­re gli aspet­ti pro­ce­du­ra­li del­le moda­li­tà del bun­ke­rag­gio alla pre­sen­za del­le figu­re tec­ni­che spe­cia­liz­za­te nel­la valu­ta­zio­ne dei siste­mi di sicu­rez­za. Ad ulte­rio­re per­fe­zio­na­men­to del model­lo, il 21 mar­zo è sta­to effet­tua­to il cosid­det­to Dry-Run, cioè una pro­va gene­ra­le ese­gui­ta ad auto­bot­te vuo­ta, che ha avu­to un esi­to asso­lu­ta­men­te posi­ti­vo. Gene­ro­so e deci­si­vo, in tut­te le fasi, è sta­to il sup­por­to che a Tra­pa­ni i tec­ni­ci e i respon­sa­bi­li dell’AdSP del Mare di Sici­lia Occi­den­ta­le, del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to dei Vigi­li del Fuo­co ci han­no assicurato”.

“Abbia­mo sem­pre soste­nu­to – con­clu­de Fran­za – che chi fa impre­sa dovreb­be avver­ti­re su di sé una respon­sa­bi­li­tà aggiun­ti­va per il ter­ri­to­rio e la col­let­ti­vi­tà. E che que­sta respon­sa­bi­li­tà andreb­be oggi decli­na­ta in sen­so anco­ra più ampio, per­ché è anche dell’ambiente che oggi dob­bia­mo pren­der­ci cura. Ecco per­ché noi valu­tia­mo con gran­de inte­res­se e favo­re la costi­tu­zio­ne o la ricon­ver­sio­ne del­le flot­te azien­da­li – navi o TIR che sia­no – da gaso­lio a gas natu­ra­le liqui­do. Ma ser­vo­no le infra­strut­tu­re, ser­vo­no i depo­si­ti di GNL”.

 

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