Tomorrow, Monday 28 October at 11am, Pantelleria will give its greetings and, in a sense,…
Un pantesco a New York: tra diplomazia e nuove sfide personali
12/04/2024Un pantesco a New York, sì perché il nostro collaboratore Flavio Silvia, ha partecipato ad un progetto di scambio culturale sulla diplomazia internazionale nella Big Apple.
Ecco il suo diario di viaggio per noi
di Flavio Silvia
Il cuore palpitante della diplomazia internazionale, New York City, ha recentemente ospitato una stimolante e coinvolgente simulazione diplomatica delle Nazioni Unite. Tra il 21 e il 29 marzo 2024, giovani provenienti da ogni angolo del globo si sono riuniti presso l’Hotel Hilton, a pochi passi da Times Square, per partecipare a un progetto che non solo ha offerto un’immersione nella diplomazia internazionale, ma ha anche aperto finestre sul vibrante tessuto culturale della città.
Per molti partecipanti, incluso me stesso, le aspettative erano alle stelle.
Preparati con cura dall’associazione WSC Italia, eravamo pronti ad affrontare sfide e scambi culturali che solo una città come New York poteva offrire. E non siamo rimasti delusi. La città stessa ci ha accolto con il suo skyline mozzafiato e l’atmosfera elettrica che sembrava provenire direttamente da un set cinematografico. Camminare per le strade di New York è stato come entrare in un mondo di sogno, dove ogni angolo nascondeva una nuova scoperta.
Ma il fulcro della nostra esperienza è stata la simulazione stessa.
Incaricato di rappresentare la Repubblica del Togo all’interno della General Assembly delle Nazioni Unite, mi sono trovato immerso in un intenso dibattito su questioni cruciali per la comunità internazionale. In questo contesto sono stato chiamato, all’interno delle varie commissioni, a fare degli interventi pubblici presentando la posizione del Togo sulle questioni in oggetto. Posizioni che dovevano essere espresse in seguito ad uno studio approfondito del background del Paese africano che avevo fatto nei mesi precedenti e che ovviamente dovevano tenere conto delle caratteristiche della nazione che ero chiamato a rappresentare.
Il nostro obbiettivo, come nella realtà, era di scrivere insieme ai Paesi che componevano le varie commissioni, una risoluzione che poi sarebbe stata votata all’interno della commissione stessa. Ovviamente, per fare ciò, è stato necessario andare in cerca dei voti degli altri delegati all’interno della commissione.
In qualità di Rappresentante del Togo abbiamo collaborato a due bozze di risoluzione poi approvate in commissione, divenendo così promotori e firmatari delle stesse. Da discutere c’erano argomenti delicati come il ruolo della scienza e delle tecnologie nella sicurezza internazionale e il disarmo, così come la relazione tra disarmo e sviluppo. È stato un privilegio partecipare a conversazioni che potrebbero plasmare il futuro del nostro pianeta. Ma soprattutto che mi hanno accresciuto sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista professionale.
Ma non è stata solo la simulazione a rendere questa esperienza indimenticabile.
È stato l’interazione con i miei coetanei provenienti da tutto il mondo che ha reso tutto così speciale. Condividere idee, punti di vista e culture con ragazzi dal Brasile al Texas, ha ampliato i miei orizzonti in modi che non avrei mai immaginato. E nonostante le sfide linguistiche, che per me, da italiano, sono state significative, l’inglese è diventato un ponte che ha reso possibile connettersi con il mondo.
Fuori dalla sala conferenze, ho avuto la fortuna di esplorare New York. Dalla Statua della Libertà al memoriale dell’11 settembre, dall’Empire State Building al Ponte di Brooklyn, ho visto e sentito la storia pulsante della città in ogni luogo visitato.
Ma il momento più emozionante è arrivato durante la cerimonia di chiusura nel prestigioso Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite.
Mentre riflettevo sull’esperienza straordinaria vissuta, ho realizzato quanto sia stato fortunato a fare parte di questo viaggio. E mentre dico addio a New York, porto con me non solo ricordi indelebili, ma anche nuove amicizie che arricchiranno la mia vita per sempre.
Voglio ringraziare con affetto tutti coloro che hanno reso possibile questo viaggio, dai miei compagni di avventura ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto.
Ma in mezzo a tutta questa gioia, non posso dimenticare di ringraziare coloro che sono stati al mio fianco fin dall’inizio: i miei genitori. Il loro sostegno incondizionato e l’amore infinito mi hanno dato la forza di affrontare ogni sfida, comprese le difficoltà linguistiche e le pressioni della simulazione.
Non solo hanno sostenuto il mio viaggio con il loro appoggio emotivo, ma hanno anche reso possibile questa esperienza con il loro immancabile sostegno finanziario. Senza di loro, questo viaggio non sarebbe stato possibile e non sarei diventato la persona che sono oggi. Per questo e per molto altro, voglio ringraziarli di cuore, sapendo che il loro amore e la loro fiducia mi accompagneranno sempre ovunque vada.
Vorrei ringraziare con affetto le nuove persone che ho conosciuto durante il viaggio: Alessandro, Cinzia, Davide, Massimo, Sofia, Ludovica, Claudia, Garrett, Kate, Juan, Sonia e molti altri che non sto qui a nominare, ma che ricordo con molto affetto. New York, con la sua energia travolgente e il suo magnetismo unico, mi ha donato un’esperienza che rimarrà per sempre nel mio cuore e nella mia mente.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
Scrivere mi fa sentire libero, mi fa sentire vivo. Proprio per questo, oltre alla notizia in sé cerco di raccontare al lettore il mio punto di vista sull’argomento.
È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.